Parole chiave come scegliere quelle più efficaci Le metriche SEO da considerare

Parole chiave: come scegliere quelle più efficaci? Le metriche SEO da considerare

Per la visibilità online della tua attività, scegliere le parole chiave più efficaci è fondamentale: ma come effettuare questa scelta? Scoprilo in questa guida.

Ogni volta che pubblichi un contenuto o un post sul blog del tuo sito aziendale, sicuramente lo fai con l’intento di aumentare la tua visibilità. Senza utilizzare parole chiave efficaci, però, le possibilità di farti trovare quanto un potenziale cliente ha bisogno dei tuoi servizi o dei prodotti che vendi si riducono drasticamente.

Ecco perché è fondamentare scegliere delle parole chiave realmente efficaci e pertinenti con le ricerche compiute dal tuo pubblico.

Devi, cioè, effettuare una ricerca e una selezione delle keyword pertinenti, concentrandoti soprattutto sulle parole chiave effettivamente usate da coloro che cercano attività, servizi e prodotti sui motori di ricerca.

Oggi ti aiuterò a capire come selezionare le migliori keyword sulle quali concentrarti in modo da creare dei contenuti che ti aiutino a migliorare il tuo fatturato.

Parole chiave, come scegliere quelle più efficaci: volumi e redditività

Il punto di partenza che devi considerare se ti stai chiedendo come scegliere le parole chiave più efficaci per la tua strategia SEO sono i tool di analisi.

Strumenti come Ubersuggest, SEOzoom e il Keyword Magic Tool di Semrush, ma anche il Keyword Planner di Google, permettono di analizzare le keyword e diversi parametri ad esse collegati.

Per trovare le keyword in grado di offrirti i risultati migliori, dovrai tener conto di tutti questi parametri, iniziando da quello definito come “Volume di ricerca”.

Si tratta della metrica SEO che indica il numero di ricerche mensili effettuate per una determinata parola chiave. È ovvio, quindi, che concentrarsi su keyword con volumi molto bassi non è profittevole.

Le parole chiave più efficaci sono quelle con un volume di ricerca mensile adeguato. Non necessariamente elevatissimo, è chiaro: lavorando su una keyword molto ricercata, come vedremo nel prossimo paragrafo, sarà anche molto difficile posizionarsi.

Considera poi che generalmente le keyword che generano tantissimo traffico non sempre sono ottimali in termini di conversioni. Il consiglio è quello di concentrarti su parole chiave più specifiche, le cosiddette Long Tail Keyword che sono quelle più adatte a generare conversioni.

I tool di analisi delle keyword ti restituiranno poi una seconda metrica SEO: la redditività. Si tratta del costo previsto per ogni clic (CPC) legato agli annunci relativi alla parola chiave che stai analizzando.

Se il CPC è elevato, quella keyword è quasi certamente in grado di garantirti delle conversioni.

Come scegliere le parole chiave più efficaci: attenzione alla Keyword Difficulty

Quando effettui una ricerca delle parole chiave più pertinenti per la tua attività, indipendentemente dal tool che deciderai di utilizzare, dovrai inoltre tenere in considerazione un terzo parametro fondamentale.

Mi riferisco alla Keyword Difficulty, chiamata anche KD. In sostanza, si tratta di quella metrica SEO che indica quanto è difficile posizionarsi tra i primi risultati in SERP per quella determinata keyword.

Si tratta di parole chiave che potrebbero sembrarti molto efficaci perché popolari e tanto ricercate. Eppure, se il tuo obiettivo è quello di posizionare i tuoi contenuti, non sempre vale la pena concentrarsi su parole chiave con una KD troppo alta.

Soprattutto se l’autorità di dominio del tuo sito aziendale non è elevatissima, difficilmente ti posizionerai nella prima pagina dei risultati di ricerca.

Non dimenticare l’analisi delle tendenze

Infine, quando dovrai scegliere le parole chiave più efficaci per i tuoi contenuti, non dimenticare di analizzare le tendenze.

I tool di analisi mettono generalmente a disposizione dei dati precisi relativi all’andamento nel tempo delle ricerche della keyword analizzata. Devi infatti sapere che alcune parole chiave risentono di stagionalità: ci sono, in pratica, dei periodi in cui le ricerche mensili aumentano mentre in altri potrebbero diminuire.

Conoscere l’andamento delle tendenze nel tempo ti permette di capire se vale la pena, per la tua attività, posizionarsi per quella determinata keyword.

Sei hai ancora dubbi sulla ricerca delle parole chiave più efficaci, contattaci subito. Effettueremo per la selezione delle keyword più profittevoli per il tuo business.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

google analytics a cosa serve

Google Analytics: cos’è, a cosa serve e come utilizzarlo al meglio

Se hai un’impresa o sei un professionista e possiedi il tuo sito web aziendale, l’analisi dei dati relativi al sito stesso è di basilare importanza. Forse non sai che esiste uno strumento totalmente gratuito, utilissimo e approfondito che mette a disposizione proprio Google: si tratta di Google Analytics.

Analytics consente ai propri utilizzatori l’analisi dettagliata del comportamento dei visitatori di un sito web. Fornisce diversi tipi di approfondimenti quali: le visite a determinate pagine web, la provenienza dei visitatori, perfino il dispositivo usato per accedere ad internet (es. pc, smartphone…)

Tutti dati che, se utilizzati al meglio, ti aiuteranno a migliorare e potenziare la tua strategia di web marketing.

Qualunque sia la natura del tuo sito, che sia un eCommerce o un sito aziendale informativo, Google Analytics ti aiuterà a potenziare i tuoi risultati.

Scopriamo come.

Cos’è Google Analytics

Analytics è il servizio di analisi web gratuito messo a disposizione da Google. L’utilizzo dello strumento ci consente di prendere visione di statistiche molto utili per l’ottimizzazione SEO oltre che per affinare le nostre strategie di marketing.

Puoi accedere a Google Analytics direttamente tramite il tuo account Google, collegandovi il tuo sito web. In questo modo sarai in grado di monitorare le prestazioni del tuo sito a vari livelli.

Potrai, per prima cosa, individuare le principali fonti che generano traffico al tuo sito. Se hai campagne attive, puoi anche avere informazioni sul successo (o l’insuccesso) di tali campagne.

Inoltre, puoi ottenere informazioni demografiche sui tuoi visitatori, oltre che l’analisi dettagliata del loro comportamento sul tuo sito.

Tutti dati che, ovviamente, puoi sfruttare per migliorare il rendimento del tuo sito web e/o delle tue campagne di web marketing. Grazie a questo tool siamo infatti in grado di ottimizzare al meglio le pagine del sito per aumentare le conversioni: in pratica, per trasformare un semplice visitatore in cliente.

Come funziona

Ti starai chiedendo come fa Google Analytics a monitorare il traffico al tuo sito web. Il suo funzionamento è abbastanza semplice: basta inserire una piccola parte di codice Javascript all’interno del sito aziendale.

Tale codice si attiva ogni qualvolta un utente approda al sito ed è in grado di registrare tutte le informazioni sui suoi comportamenti sul sito stesso.

In altre parole, grazie al codice Javascript inserito sul sito web, sarai in grado di monitorare costantemente le attività degli utenti.

Le informazioni vengono ottenute da Google Analytics da tre fonti principali:

  • i cookie;
  • la richiesta HTTP inviata dal browser;
  • il browser stesso, oltre che le informazioni di sistema dell'utente.

È attraverso queste specifiche fonti che Analytics ti fornirà le informazioni sui tuoi visitatori.

Come iniziare ad utilizzare Analytics

Impostare il codice Javascript e iniziare ad utilizzare Google Analytics non è difficile. Come già anticipato, ti basta possedere un account Google (o crearne uno nuovo, in maniera del tutto gratuita).

Tramite l’account, dovrai accedere al sito ufficiale di Analytics, inserendo alcune informazioni sul tuo sito aziendale. Le informazioni richieste sono la URL, il nome del sito ed il settore in cui operi.

Dopo aver inserito le informazioni, riceverai il tuo codice di monitoraggio, da inserire su tutte le pagine del tuo sito web. Completata questa operazione, sarai in grado di utilizzare Analytics.

Il tool ti permetterà di analizzare i dati suddividendoli in dimensioni e metriche.

Le metriche riguardano le azioni compiute sul sito, come ad esempio le visualizzazioni di pagina, il bounce rate, il tempo di permanenza degli utenti su un determinato contenuto. Si tratta, insomma, di misurazioni di tipo quantitativo.

Per quanto riguarda le dimensioni, invece, si tratta dell’insieme di caratteristiche possedute dagli utenti che visitano il tuo sito. Ci danno informazioni in merito alla provenienza geografica, ma anche al sesso ed all’età dell’utente.

A differenza delle metriche, le dimensioni descrivono i dati a livello qualitativo.

Hai ancora dubbi sull’utilizzo di Google Analytics per migliorare il tuo sito web? Contattaci subito per una consulenza.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

digital marketing

Digital Marketing e comunicazione online: perché non possiamo più farne a meno

Quando parliamo di comunicazione e di Digital Marketing, ci riferiamo a due strumenti la cui importanza dovrebbe essere assodata e pacifica per ogni professionista.

Eppure, c’è ancora chi sminuisce il valore della visibilità sul web e l’utilità di una corretta comunicazione online,

Fermiamoci un attimo e riflettiamo: per connetterci con clienti o altri professionisti con i quali stabilire partnership e collaborazioni, non è fondamentale curare sia la nostra comunicazione online, sia la nostra presenza e pubblicità sul web?

Anche se può sembrare tutto molto complesso, non lo è affatto. Scopriamo in che modo utilizzare questi strumenti digitali in modo del tutto professionale.

Digital Marketing: il sito web è il cuore della visibilità online

Quando parliamo di comunicazione e marketing digitale, il primo strumento che ci viene in mente è proprio il sito web. Infatti, oggigiorno, la maggior parte dei consumatori utilizza il web per orientare le proprie scelte d’acquisto e per mettersi in contatto coi professionisti di cui necessita.

Per questo, avere un proprio sito web è un must irrinunciabile per ogni professionista che vuole emergere con credibilità e competenza.

Un sito web aziendale è uno dei tanti punti di partenza di una strategia di Digital Marketing volta all’acquisizione di visibilità. Sappiamo bene, infatti, che il web garantisce la possibilità di mettere in luce la propria attività professionale e le proprie competenze specifiche. Questo rafforza la reputazione e il Personal Brand del professionista che viene, in questo modo, percepito come l’esperto del settore.

Ogni sito che si rispetti, infatti, deve prevedere una sezione destinata al blog dove pubblicare articoli di valore che mettano in mostra le competenze specifiche di quel professionista proprio in quel settore.

E dopo aver creato un proprio sito web che aiuti a migliorare la visibilità e un blog che consenta di mostrare il nostro valore come professionisti? È possibile tradurre il tutto opportunità di business, convertendo i nostri contatti in clienti mediante la landing page.

La landing page, o “pagina di atterraggio” conosciuta anche come “mini-sito, è una singola pagina web appositamente realizzata per indirizzare il traffico e per portare l’utente a compiere una specifica azione (Call to Action): vendita di un libro, iscrizione ad un webinar, iscrizione a newsletter, richiesta di una consulenza o altro.

Social Media e comunicazione online

Infine, una strategia di Digital Marketing integrata non può prescindere da una corretta comunicazione con il pubblico. Per curare questo aspetto abbiamo necessariamente bisogno dei Social Media.

Grazie alle piattaforme social, oltre a potenziare la nostra visibilità, possiamo entrare in contatto con un’ampia fetta di pubblico che ancora non ci conosce come professionisti.

I Social Media sono un ottimo mezzo a disposizione dei professionisti che intendono potenziare la propria comunicazione professionale. I Social Media permettono di mostrarci a coloro che ancora non ci conoscono. Uno degli aspetti fondamentali è che, mediante queste piattaforme, si instaura una comunicazione a due, una interazione, tra il professionista e i suoi potenziali clienti.

I Social non sono solo il luogo virtuale dove mostrare ai contatti il nostro valore, ma anche dove reperire feedback e commenti che possano aiutare a migliorare il nostro lavoro e i servizi che eroghiamo.

Non solo migliorano la consapevolezza del pubblico, ma anche mettono in luce la nostra peculiare professionalità.

Digital Marketing e Comunicazione online: conclusioni

Al termine di questa panoramica, possiamo trarre le dovute conclusioni. Ogni professionista che intende essere competitivo nel proprio settore di riferimento e che vuole essere percepito come l’esperto del settore deve seguire questo percorso:

  • Creare un sito internet con un blog costantemente aggiornato in modo da aumentare la propria visibilità e credibilità;
  • curare la comunicazione con i propri “follower” mediante i Social Media in modo da creare una interazione costante e con contenuti di valore

Concludo con un’affermazione che rappresenta lo slogan della mia agenzia di marketing “Emera” e, al contempo, riassume quanto abbiamo detto fino ad ora: Non basta sapere fare, bisogna anche far sapere”. Ogni professionista o azienda che si rispetti non può più rinchiudersi nella propria bolla e aspettare di essere contattato: deve farsi conoscere e mostrare al mondo il proprio sapere e le proprie competenze.

Un sito web istituzionale, una landing page mirata su un determinato servizio o prodotto da proporre e una gestione dei canali social accurata, costante e professionale rappresentano oggi l’opportunità migliore che abbiamo per far sapere chi siamo e cosa sappiamo fare e come possiamo essere di aiuto a chi sta cercando una professionalità come la nostra.

E per chi ha poco tempo o eventuali dubbi in merito alla cura della propria presenza online, basta chiedere consiglio ad un professionista del settore.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

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Digital Marketing e nuovi trend d’acquisto: come coniugarli

Se facevi parte del nutrito elenco di PMI e professionisti che non credevano del Digital Marketing, negli ultimi due anni e mezzo ti sarai sicuramente ricreduto.

La pandemia di Covid-19 ha infatti avuto un impatto enorme non solo sull’economia globale, ma anche sul modo di pensare agli acquisti.

I comportamenti d’acquisto dei consumatori, in effetti, sono molto cambiati ed hanno dato vita ad una realtà del tutto diversa a quella alla quale eravamo abituati.

Non preoccuparti: basta analizzare i nuovi trend che caratterizzano i recenti comportamenti dei consumatori per trovare delle soluzioni.

Abbiamo anche un valido alleato che può aiutarci a stare al passo con le nuove esigente ed il nuovo modo di acquistare dei nostri potenziali clienti. Stiamo parlando del marketing digitale.

Comportamento d’acquisto e nuovi trend sono destinati a resistere

Prima di capire come il marketing digitale può aiutarci con le nuove tendenze di mercato, bisogna comunque fare una preventiva considerazione. Le nuove abitudini dei consumatori si sono ormai stabilizzate.

Non si tratta di trend temporanei: sono destinati a mantenersi.

Chi crede, erroneamente, di poter tornare al mondo pre-pandemia, rischia di perdersi tutte le occasioni che il nuovo modo di acquistare ha da offrirci.

Non dobbiamo infatti pensare che, una volta consolidate, le nuove tendenze d’acquisto acquisite dai consumatori verranno abbandonate.

Il consumatore va sempre di fretta: troverà sicuramente più conveniente acquistare online un prodotto o un servizio. Qualora ne abbia la possibilità, eviterà di perdere tempo e di recarsi di persona presso un negozio di prossimità. O preferirà fissare un appuntamento con un professionista online, piuttosto che perdere tempo con una lunga telefonata.

Detto altrimenti, le abitudini che si sono diffuse durante la pandemia consentono di concludere acquisti e affari in modo più rapido per i clienti.

Non c’è dunque alcun modo per tornare indietro. Il cliente si è ormai abituato a fruire dei servizi online, senza doversi necessariamente recare di persona presso l’azienda o il professionista di cui ha bisogno.

Se dovessimo chiedergli di rinunciare a tale comodità, rischiamo di perdere il cliente.

Per fortuna, comunque, il Digital Marketing e le sue infinite possibilità, se sfruttate a dovere, ci vengono in aiuto.

Come adattarsi alle nuove abitudini grazie al digitale

Attenzione: con questo non voglio assolutamente dire che tutte le attività pubblicitarie che si possono svolgere offline dovranno essere tralasciate.

Al contrario, è importantissimo attuare una strategia omnicanale, che comprenda sia attività di marketing digitale che operazioni pubblicitarie offline.

Non possiamo assolutamente pensare di poter continuare a concludere affari come in epoca pre-Covid.

In ogni caso, adattarsi alle nuove abitudini dei consumatori utilizzando gli strumenti che il Digital Marketing ci mette a disposizione non è difficile come potrebbe sembrare.

Il primo passo è quello di iniziare a costruire la tua presenza online. Crea quindi un profilo aziendale o professionale sui maggiori Social Media, dove condividere informazioni interessanti che hanno a che fare con la tua attività.

Se possibile, stabilisci un budget da spendere in adv. La pubblicità a pagamento sui social può aiutarti a raggiungere tantissime persone che ancora non ti conoscono.

Se ti occupi di vendere prodotti al dettaglio, non limitarti a farlo solamente dentro le mura del tuo negozio: valuta l’apertura di un eCommerce.

Con un tuo eCommerce a disposizione, infatti, potrai abbattere le barriere spaziali e vendere i tuoi prodotti anche fuori dalla tua città. E, perché no, anche all’estero.

Se invece sei un professionista, pensa ad un sito web professionale, dove potrai presentare i tuoi servizi agli interessati.

Ricorda che, se hai bisogno di un professionista del digitale che ti aiuti nella costruzione della tua presenza online, puoi contattarci subito. Discuteremo insieme delle infinite possibilità del Digital Marketing e attueremo una strategia omnicanale su misura per la tua attività.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

internazionalizzazione di impresa

Internazionalizzazione sul web: rischi e opportunità per gli imprenditori di oggi

Se chiediamo ad un imprenditore che cosa intende per internazionalizzazione, quasi certamente risponderà che è la vendita dei propri prodotti all’estero. Probabilmente, una volta questa era la risposta corretta, oggi è un concetto obsoleto e limitativo.

Alle prime Olimpiadi dell’era moderna, Atene 1896, erano presenti atleti da 14 nazioni; alle ultime di Tokio, 205. Ciò vuol dire che esistono altre 204 nazioni al mondo dove un imprenditore ha modo di vendere o da cui acquistare prodotti o altri servizi e, si noti, in tempo reale.

La rete ci ha collegati e messi in condizione di farci vedere e conoscere in ogni parte del globo a chiunque sia dotato di una connessione e un po’ di curiosità.

Nuovi confini geografici

Il mondo nel 1896 sembrava enorme. Una traversata da un porto europeo a New York era imprevedibile all’epoca delle navi a vela; diventò di dieci, dodici giorni, con l’avvento dei transatlantici e il Titanic avrebbe dovuto coprire quel percorso in otto. Oggi un volo Roma Auckland ha la durata di un giorno. Decisamente molto meno degli ottanta che furono necessari a Phileas Fogg nel romanzo di Giulio Verne.

Per tornare alle Olimpiadi del 1896 gli atleti presenti erano 285, di cui solo un italiano: il maratoneta Carlo Airoldi che era addirittura giunto ad Atene a piedi da Milano. Ad assistere in diretta alle gare di Tokio che hanno visto partecipare undicimila atleti, c’erano potenzialmente tutti gli otto miliardi di abitanti della terra a vederli da un monitor.

Da quello stesso monitor da cui seguono le pubblicità di un’azienda o le storie degli influencer

Internazionalizzazione: il ruolo del web

Trasporti e connessioni più veloci vanno di pari passo così come il flusso costante di informazioni: ecco le chiavi dell’internazionalizzazione bidirezionale, in entrata e in uscita, che può essere gestita dalle aziende e dai professionisti. E tutto passa e si veicola tramite il web e, sempre più, sui canali social sui quali, la storia ancorché breve della rete ce lo insegna, un teenager che balla o lancia messaggi dalla sua stanza può diventare un’azienda di grandi dimensioni in pochissimo tempo.

Oggi nessun’azienda o professionista può fare a meno di una presenza online ma anche sui social, lo strumento principale per comunicare i messaggi, fidelizzare la clientela già esistente, generare nuovi lead e costruire la brand awareness e la brand reputation online. Questi due termini già sono valori di bilancio di un’impresa e saranno capitalizzati come asset patrimoniali.

Immaginiamo cosa vuol dire per un’azienda poter contare su milioni di follower che, ogni giorno, fanno click e condividono quel nome rispetto ad un’impresa che non ha presenza o diffusione sui social.

Essere presenti sul web: rischi e opportunità

Inoltre, sapersi muoversi ed essere presenti sul web è fondamentale per prendere visione delle diverse realtà sulle quali operare, le nuove tendenze e analizzare il comportamento dei vari competitor ma anche districarsi nella rete di possibili problemi legali per l’azienda che non sa proteggersi e i rischi che si possono correre affidandosi a consulenti non attenti a normative e a quelle cautele minime da porre in essere.

Per farlo è necessario che venga svolta un’attenta attività di programmazione, pianificazione e vengano individuati i partner giusti. È finita l’epoca del fai da te online o quella di affidarsi ai bravi smanettoni magari perché “costano poco.” I rischi sono quelli, ovviamente, di fallire nella creazione di un’identità digitale e della reputazione online, ma anche quelli di trovarsi in poco gradevoli contenziosi.

Infatti, non tutti si soffermano a pensare che il web è una questione di contenuti, di relazioni, di rapporti con altri e, conseguentemente, contratti da firmare per la propria sicurezza e normative a livello internazionale che solo specialisti del settore possono conoscere.

Una per tutte, il GDPR, il regolamento europeo sulla privacy che impone rigorose modalità di raccolta del consento al trattamento dati: in quanti non si rendono conto che chiedere, ad esempio, e-mail e cellulari potrebbe essere una violazione della norma che può portare pesanti sanzioni? E ancora quanti sono coloro che scoprono grazie ad una richiesta di pagamento che il loro responsabile comunicazione ha usato musiche senza preoccuparsi dei diritti di autore?

Oggi internet ci permette una presenza globale e di poterci far conoscere in tutto il mondo, ma non è possibile farlo senza il supporto di professionisti che ci seguano in questo percorso. Avvocati, social media manager, web agency e consulenti, devono essere preparati e qualificati, altrimenti i danni possono essere enormi.

Verificate sempre il team delle agenzie a cui vi affidate e leggete le recensioni dei clienti sui social.

Gianni Dell’Aiuto

Avvocato d’impresa

email marketing per piccole imprese

Email marketing per piccole imprese: tutti i vantaggi

Se sei il proprietario di una piccola impresa, qualunque sia il settore in cui operi, non devi sottovalutare l’email marketing per promuovere i tuoi prodotti e anche per aiutarti a costruire un brand forte intorno al nome della tua azienda.

Spesso i proprietari di piccole e medie imprese, purtroppo, sono convinti che l’email marketing sia efficace solo per le grandi aziende: questo, in realtà, è un grandissimo errore.

L'email marketing è infatti la forma più redditizia di Digital Marketing, e vanta un ROI del 4400%.

E la buona notizia è che questo enorme ROI non è riservato solo alle grandi aziende; anche le PMI, infatti, possono trarre notevoli vantaggi dall'e-mail marketing.

Anzi, ti dirò di più: le piccole imprese possono trarre ancor più vantaggio dall’utilizzo delle e-mail rispetto alle aziende di grandi dimensioni.

Email marketing per PMI: la costruzione della reputazione

Le piccole imprese, infatti, hanno la possibilità di creare fiducia in maniera più rapida rispetto ai grandi marchi, grazie alla trasparenza: bisogna essere il più trasparenti, onesti e aperti possibile con i clienti quando li contattiamo via e-mail.

Inoltre, assicurati di far sapere ai potenziali abbonati cosa aspettarsi in termini di contenuto prima di registrarsi. I clienti che si iscrivono alla tua newsletter perderanno fiducia nella tua azienda se scopriranno che il contenuto ricevuto è diverso da quello che avevi promesso loro.

Abbi poi cura di produrre contenuti esclusivi e di alta qualità per le tue e-mail: il web, infatti, è un luogo competitivo e, per vincere la competizione, è necessario fornire valore. Considera anche il fatto che i tuoi lead ricevono ogni giorno tantissime e-mail; tra queste, probabilmente ce ne sono anche alcune di aziende concorrenti.

Dimentica dunque il numero di e-mail e punta piuttosto sulla qualità e su e-mail che i tuoi iscritti vogliono effettivamente leggere.

Sviluppare una reputazione come esperto locale tramite il contenuto della tua e-mail aiuta nello sviluppo di relazioni più solide con i clienti, relazioni che sono vitali per le piccole imprese.

Gli step per una campagna e-mail efficace per PMI

Se vuoi usare l’e-mail marketing per la tua impresa di piccole dimensioni, però, devi costruire una strategia di successo senza saltare nessuno dei seguenti step:

  1. creare un elenco di contatti
  2. decidere le tipologie di e-mail che vuoi usare
  3. creare le tue e-mail

Prima di iniziare a inviare e-mail, è necessario, ovviamente, disporre di contatti a cui inviare tali e-mail. Per fare ciò, devi creare un modulo di iscrizione e posizionarlo in bella vista sul tuo sito web e sui tuoi canali social; è importante che gli utenti abbiano un vantaggio dall’iscrizione alla tua lista, altrimenti non saranno incentivati a lasciarti il loro indirizzo e-mail.

Ottenuti i lead, è il momento di decidere quali tipi di e-mail desideri inviare loro.

I tipi di e-mail che invii dipenderanno dal tipo di piccola impresa che hai. Di solito, è bene prevedere almeno una newsletter mensile via e-mail, cui si affiancheranno e-mail promozionali per offerte e/o eventi speciali, e-mail legate ai programmi fedeltà, e-mail transazionali (ossia tutte quelle e-mail che vengono inviate quando l’utente compie delle azioni, come ricevute eCommerce o notifiche di appuntamenti)

Dopo aver pianificato le e-mail che desideri inviare, dovrai occuparti del copy e del design delle e-mail.

Durante questo passaggio, dovrai tenere sempre a mente sia il tuo cliente sia l'obiettivo della tua campagna e-mail. Il messaggio dovrà essere chiaro, così come lo dovrà essere l’azione che vuoi che gli iscritti intraprendano. Per questo, ogni e-mail deve essere chiusa da un chiaro pulsante di invito all'azione (CTA), che corrisponde alla tua offerta nell'e-mail e che comunichi ai lettori cosa vuoi che facciano.

Una volta compiuti questi tre step fondamentali, non dimenticare di analizzare le prestazioni delle e-mail inviate: se noti che alcuni tipi di e-mail hanno un rendimento scarso, significa che dovrai apportare delle modifiche per le prossime campagne.

Hai bisogno di qualcuno che ti aiuti a impostare una campagna di e-mail marketing per la tua impresa? Affidati al nostro team, contattaci subito!

Laura Caracciolo, Social Media Manager

Campagna di marketing digitale efficace

Campagna di marketing digitale efficace? Ecco come pianificarla

Quando parliamo di campagna di marketing digitale, intendiamo l’insieme di iniziative strategiche volte a promuovere l’azienda sul web, sulla base di determinati obiettivi.

Generalmente, una campagna di Digital marketing ha come fine ultimo il raggiungimento di un maggior numero di consumatori, ma esistono anche campagne volte ad aumentare la consapevolezza circa uno specifico prodotto, o che mirano all’acquisizione di un feedback da parte dei clienti.

Ma come pianificare una campagna di Digital marketing di successo che sia realmente efficace?

Perché sia efficace, una campagna di marketing dovrà seguire degli step ben precisi.

La creazione di una campagna di marketing efficace potrebbe sembrare un’operazione complessa, ma in realtà, seguendo gli step che analizzeremo insieme, non dovrebbe essere troppo difficile.

Fondamentale, comunque, procedere con un’adeguata pianificazione: solo in questo modo il successo della campagna sarà garantito.

Campagna di successo: conosci il tuo pubblico

Molto spesso, coloro che si approcciano alla pianificazione di una campagna di Digital marketing, compiono un grave errore: partire dalla creazione dei contenuti.

Purtroppo, prima di creare ciò che il tuo pubblico vedrà, bisogna stabilire qual è l’azione che vorremmo far compiere al pubblico quando verrà a contatto con il contenuto proposto.

E, prima di questo, bisogna sapere esattamente con chi avrai a che fare e quali sono gli scopi che vorrai ottenere dalla tua campagna di successo.

Dunque, per prima cosa, dovrai stabilire gli obiettivi della tua campagna di Digital marketing. Devi, insomma, capire il perché vuoi condurre questa campagna e cosa vorresti che realizzasse per la tua attività.

Gli obiettivi più comuni che potresti ottenere da una campagna di Digital marketing sono:

  • promuovere un prodotto (o servizio)
  • aumentare l’autorità e la consapevolezza del marchio
  • pubblicizzare un evento
  • aumentare le entrate
  • generare coinvolgimento da parte del pubblico

È chiaro che ad obiettivo diverso corrisponderanno dei contenuti di tipologia differente.

In secondo luogo, dovrai tenere in considerazione il tuo pubblico di riferimento: l’allineamento con il tuo pubblico può garantire o distruggere il successo della campagna di Digital marketing.

Se infatti scegli il mezzo sbagliato o una creatività non adatta al tuo pubblico, i tuoi sforzi potrebbero essere vani e la campagna potrebbe non sortire gli effetti desiderati.

Ricorda, poi, che il tuo messaggio dovrà variare a seconda della specifica fase del Customer Journey in cui il pubblico si trova.

Chiediti sempre a chi ti rivolgi, quali sono gli interessi, gli hobby e le passioni del tuo pubblico, qual è il lavoro, il grado di istruzione e la situazione sentimentale di chi verrà a contatto col tuo contenuto.

Canali, budget e monitoraggio della campagna

Una volta individuati obiettivi e pubblico, lo step seguente riguarda il canale da utilizzare per raggiungere l’utenza. Quando si tratta di marketing digitale, i canali che possiamo sfruttare sono moltissimi: post organici e adv sui social media, annunci PPC sul web, sito web aziendale, e-mail marketing, … A questi, potremmo anche affiancare dei canali offline, costruendo una campagna di marketing di successo integrata.

È chiaro, comunque, che tutto questo avrà un costo: penultimo step della nostra campagna di Digital marketing di successo sarà stabilire quanto vogliamo spendere, stanziando un budget.

Dal tuo budget dipenderanno il ROI e i profitti che verranno generati dalla campagna.

In ultimo, a campagna avviata e a fine campagna occorrerà monitorare le metriche (che dipendono ovviamente dagli obiettivi che hai stabilito inizialmente).

Senza un adeguato monitoraggio, non potrai capire se la tua campagna è efficace, o se è il caso di effettuare delle modifiche in itinere.

Anche se ti abbiamo svelato tutti i segreti di una campagna di Digital marketing efficace hai ancora dei dubbi? Contattaci per chiarirli!

Laura Caracciolo, Social Media Manager

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