Blog del sito web aziendale ecco perché funziona davvero

Blog del sito web aziendale: ecco perché funziona davvero

Di solito, all’interno del sito web aziendale, non troviamo solamente la sezione dedicata all’impresa o al professionista e la pagina dei contatti. ormai frequente trovare anche un blog e, probabilmente, ti sarai già chiesto se questo funziona davvero e come sfruttarlo al meglio.

Te lo anticipo subito: il blog del sito web aziendale è uno strumento utilissimo in ambito marketing. Integrarlo nella tua strategia pubblicitaria online ti permetterà di raggiungere molti obiettivi, come un migliore posizionamento sul web e un maggior numero di opportunità di business.

Ovviamente, per ottenere benefici da questo strumento, dovrai però utilizzarlo adeguatamente.

Come il blog del sito web aziendale può fare la differenza

Molti brand e professionisti commettono un errore comune: considerano il blog del sito web aziendale come una semplice vetrina. In pratica, lo usano solo per pubblicare promozioni, offerte e prodotti.

È vero che il blog può essere utilizzato anche per questo, ma limitarsi a questa tipologia di uso non è profittevole.

Al contrario, dovrai concepire il blog aziendale come un vero e proprio strumento di marketing, da sfruttare per ottenere visibilità e per migliorare la tua web reputation.

Per raggiungere questi obiettivi, però, non basta pubblicare informazioni sui tuoi prodotti. Dovrai impegnarti a creare contenuti utili e di valore per i tuoi utenti.

Questo è il punto di forza del blog: ti consente di mantenere alto l’interesse del pubblico, offrendo contenuti che lo attraggono e lo fidelizzano. In questo modo, potrai consolidare il rapporto con i tuoi clienti e attirare nuovi contatti potenzialmente interessati ai tuoi prodotti o servizi.

Inoltre, i post del blog, se ottimizzati in ottica SEO, possono portare traffico organico qualificato al tuo sito, ossia visitatori già predisposti a concludere un acquisto.

Migliorare la web reputation e aumentare la brand awareness

Gestire correttamente il blog aziendale ti permette, come ti ho già anticipato, di rafforzare la tua web reputation.

La puoi considerare come uno degli obiettivi principali della tua strategia di digital marketing: il suo miglioramento non è affatto scontato, ma è un aspetto fondamentale. La reputazione online si costruisce con pazienza e coerenza, offrendo contenuti che rispondano alle domande del tuo pubblico di riferimento.

Quando fornisci informazioni utili e di qualità, il pubblico inizierà a percepirti come un esperto nel tuo settore e si fiderà di te. Questo aumenterà la probabilità che scelga i tuoi prodotti o servizi.

Inoltre, attraverso il blog puoi comunicare i valori e i punti di forza della tua attività, rafforzando la connessione con il pubblico.

Il blog è anche un potente strumento per migliorare la brand awareness. Contenuti utili e ben curati aiutano a posizionare il tuo marchio come un punto di riferimento nel settore, aumentando la visibilità e la riconoscibilità del brand.

Come sfruttare al meglio il blog del sito web aziendale

Per trasformare il blog del sito web aziendale in un efficace strumento di marketing, è fondamentale procedere con metodo e consapevolezza.

Il primo passo è definire una strategia chiara. Chiediti quali obiettivi vuoi raggiungere: migliorare il posizionamento, generare contatti, fidelizzare i clienti o aumentare le vendite? Una volta stabiliti gli obiettivi, potrai strutturare i tuoi post in modo coerente.

Per un’adeguata creazione, inoltre, è fondamentale un approfondito studio del tuo pubblico target.

A questo punto, dopo aver scoperto quali sono i contenuti potenzialmente interessanti per i tuoi potenziali clienti, potrai iniziare a pianificare e scrivere i contenuti.

Ricorda innanzitutto che i post dovranno essere ottimizzati, seguendo le regole della SEO. In caso contrario, i motori di ricerca non potranno mostrarti ai tuoi potenziali clienti nel momento in cui questi ultimi ricercano parole chiave pertinenti.

Inoltre, è bene garantire al pubblico contenuti sempre nuovi e diversificati: dovrai dunque pensare ad un piano editoriale ideato per soddisfare le esigenze del target.

Non dimenticare, infine, di analizzare traffico e risultati ottenuti grazie ai tuoi contenuti.

Se ti serve una mano per gestire al meglio il tuo blog aziendale, contattaci ora. Insieme possiamo creare una strategia su misura per la tua attività.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

Anno nuovo, pubblicità nuova come dare una svolta al proprio business grazie ai Social Media

Anno nuovo, pubblicità nuova: come dare una svolta al proprio business grazie ai Social Media

Forse non te ne sei ancora reso conto, ma i tuoi potenziali clienti sono sui Social Media e ogni giorno interagiscono con brand e professionisti già presenti su queste piattaforme.

La maggior parte dei consumatori utilizza abitualmente i social per orientarsi prima di acquistare un prodotto o servizio: se non utilizzi questi strumenti, o se li utilizzi in maniera sommaria, puoi perdere terreno rispetto ai tuoi competitor.

Inoltre, devi anche ricordare che i social mettono a disposizione tutta una serie di tool interni, grazie ai quali puoi reperire informazioni utilissime relative al tuo pubblico di riferimento.

Come iniziare al meglio il nuovo anno, dunque, se non con una strategia di Social Media Marketing efficace, che dia una svolta alla tua attività? In questa breve guida scoprirai come utilizzare queste piattaforme per accrescere il tuo business.

Pubblicità sui Social Media come strumento per accrescere il proprio business

Se il tuo obiettivo è quello di trovare nuovi clienti per aumentare il fatturato, non puoi tralasciare i tuoi profili sui Social Media. Queste piattaforme rappresentano una componente essenziale del marketing aziendale.

Oggigiorno sono tantissime le PMI, ma anche i professionisti, che utilizzano questi canali per aumentare la cosiddetta brand awareness e per ottenere visibilità.

Queste piattaforme, nate con la finalità di intrattenere, sono infatti un prezioso strumento per farsi conoscere da altri potenziali clienti.

La pubblicità sui social può aiutarti a farti percepire come autentico: si tratta infatti di un terreno virtuale dove condividere recensioni e testimonianze reali.

E sai benissimo che, al pari del passaparola, le testimonianze di clienti che ti conoscono sono preziose. I consumatori, infatti, più che di una pubblicità sponsorizzata e creata dal brand, si fidano di recensioni di altre persone reali.

I social, in questo senso, sono un mezzo per far sì che si sviluppi un senso di fiducia nei confronti dei tuoi prodotti o dei tuoi servizi. Le testimonianze di chi ti conosce incoraggeranno infatti i tuoi potenziali clienti che non hanno ancora concluso l’acquisto a fare affari con te.

Un valido aiuto per la fidelizzazione

Un errore spesso commesso dai brand e professionisti che utilizzano i Social Media nel tentativo di potenziare il proprio business è sfruttare queste piattaforme solamente per acquisire nuovi clienti.

Ricorda, però, che queste piattaforme sono fondamentali per la tua attività perché ti permettono anche di fidelizzare i clienti che hai già acquisito.

Dovrai dunque utilizzarli non solo per creare contenuti in grado di attrarre nuovi clienti, ma anche per restare in contatto con chi è già fedele al tuo marchio.

I social non sono fatti solo di annunci e post a pagamento. Puoi utilizzare i tuoi post e le app di messaggistica collegate ai social per comunicare in tempo reale coi clienti.

Social Media, non solo pubblicità: una fonte di dati preziosi

Ma uno degli aspetti che ti aiuterà a fare la differenza e a dare una svolta al tuo business riguarda i dati. I Social Media, infatti, sono una fonte preziosissima di informazioni sul tuo pubblico di riferimento.

Giusto per fare un esempio, i dati che puoi estrapolare dai tool pubblicitari messi a disposizione da Meta sono tantissimi. In pochi clic, puoi scoprire esattamente chi interagisce maggiormente con i tuoi contenuti: la località da cui si connettono, la lingua, persino l’età e il livello di istruzione.

Tutte queste informazioni ti permetteranno di delineare con precisione la tua buyer persona, ossia il tuo cliente ideale.

Utilizzando tutti questi dati, sarai in grado di migliorare tutte le tue campagne. Non solo quelle di marketing sui Social Media, ma anche quelle che avvierai su altri canali.

Vuoi sfruttare i Social Media per potenziare il tuo business ma non sai da che parte iniziare? Contattaci ora, implementeremo insieme la strategia più giusta per la tua attività.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

Social media tra bisogno di visibilità ed etica professionale

Comunicazione sui Social media: il dilemma tra desiderio di visibilità

Oggi esaminiamo una questione spinosa: la responsabilità etica e morale degli influencer e dei Social Media Manager.

La tragica vicenda della ragazza morta a Roma, a seguito di un intervento di chirurgia plastica per apparenti complicazioni legate all'anestesia, impone interrogativi urgenti e una riflessione profonda sul ruolo degli operatori del mondo social. Le indagini sono ancora in corso, ma ciò che emerge dalle cronache è già un quadro inquietante.

Una giovane di oggi decide di cambiare il proprio aspetto e si affida a una clinica trovata sui social. Questa clinica, come si è poi scoperto, operava senza le necessarie autorizzazioni e senza adeguate misure di sicurezza. Inoltre, si parla di interventi pagati in nero con sconti allettanti: un sistema opaco che ha fatto leva sulla vulnerabilità di chi cercava risposte rapide e certezze immediate.

Ma possiamo davvero ignorare il ruolo che i social hanno avuto in questa tragedia? È difficile sostenere che la decisione della ragazza non sia stata influenzata da quelle immagini perfette e irraggiungibili che, giorno dopo giorno, ci vendono un ideale di bellezza. Un ideale che promette felicità e successo, ma che si rivela spesso un miraggio digitale, costruito con filtri e attente strategie di marketing.

In questi giorni, ad esempio, spopolano sui social una ragazza che sostiene come la bellezza consenta di vivere senza studiare né lavorare, e altre giovani che girano l’Italia promuovendo un noto gelato con allusioni che richiamano tutt'altro che il refrigerio estivo. Su questa vicenda sono peraltro in corso approfondimenti. Sono comunque messaggi tossici, che trasformano il corpo in merce e l’apparenza nell’unico valore riconosciuto.

E poi ci sono i Social Media Manager. Se quella clinica si è avvalsa di un professionista per promuovere i propri servizi, quale responsabilità ha questa figura?

Il compito di un buon Social Media Manager non è solo riempire un feed di immagini accattivanti, ma dovrebbe essere quello di verificare che l’attività rappresentata sia legale, autorizzata e sicura. Non farlo significa chiudere gli occhi di fronte ai rischi, tradendo il principio fondamentale dell’etica professionale. Lo stesso vale per influencer e creator: chi promuove prodotti o servizi deve assumersi la responsabilità morale delle scelte che consiglia ai propri follower che, ricordiamolo, sono spesso giovanissimi, non maturi, influenzabili.

Ma il problema non si limita ai singoli operatori. Le piattaforme social stesse hanno un ruolo centrale in questa dinamica. I loro algoritmi premiano i contenuti più scioccanti, provocatori o invidiabili. Così vediamo ventenni sfidarsi a colpi di outfit e accessori dal valore pari a un mutuo ventennale per molte famiglie. Viene naturale chiedersi: dove trovano i soldi? E, ancora più inquietante, quale messaggio trasmettono? Che il valore di una persona si misura dal prezzo delle scarpe che indossa? Che l’ostentazione è sinonimo di successo?

Non possiamo, però, limitarci a puntare il dito contro influencer o Social Media Manager. La colpa non è solo loro. È anche nostra, del pubblico che alimenta questa macchina a colpi di like e visualizzazioni; e dei genitori che restano a guardare.

Perché il problema, alla fine, è culturale. Chi ha insegnato a quella ragazza siciliana che la felicità dipendeva dal conformarsi a un ideale di bellezza? Chi le ha fatto credere che per essere accettata doveva somigliare a un’immagine su Instagram? Il sistema, certo; ma anche gli adulti che avrebbero dovuto proteggerla e guidarla. Ma hanno avallato una scelta senza i dovuti controlli.

Molti genitori, purtroppo, mettono in mano ai figli uno smartphone senza preoccuparsi di insegnare loro come usarlo. Preferiscono il silenzio di un ragazzo incollato allo schermo al compito, più impegnativo, di spiegare il valore dell’autenticità. Spesso, sono loro stessi i primi a cedere al fascino di quel mondo illusorio, incapaci di offrire esempi concreti di senso critico.

L’educazione, come la responsabilità, inizia in casa. E finché non ci guarderemo davvero allo specchio – senza filtri – continueremo a costruire una società dove l’apparenza vale più della sostanza. Una società in cui tragedie come questa non saranno che l’ennesimo capitolo di un libro già visto.
Iniziamo da chi ha trovato lavoro grazie ai social.
Chi lavora sui social, chi promuove un’attività, una persona o un’immagine, dovrebbe iniziare a porsi una sua etica. Altrimenti, si diventa complici.

Avv. Gianni Dell'Aiuto

ed etica professionale

Social Media Manager come scegliere il migliore al quale affidarsi

Social Media Manager, come scegliere il migliore al quale affidarsi?

Sei alla ricerca di un professionista che si occupi della gestione dei tuoi profili social? Allora ti starai sicuramente domandando come trovare il Social Media Manager migliore al quale affidarti.

Comprendo bene che, soprattutto nel caso in cui tu non abbia una approfondita conoscenza del mondo dei social, potrebbe essere complicato individuare un professionista realmente valido.

Per questo ho creato una guida sintetica per te: in questo articolo scopriremo insieme chi è e cosa fa un Social Media Manager e, soprattutto, come trovare un professionista che sia davvero capace di aumentare la tua visibilità.

Chi è il Social Media Manager

Per individuare il Social Media Manager migliore che possa realmente aiutarti nella gestione dei tuoi profili, devi innanzitutto capire chi può definirsi tale.

Questa figura è attualmente richiestissima, dato che per costruire e potenziare la propria presenza online l’utilizzo dei social non è più un optional: è un must.

Il Social Media Manager, o SMM, è quella figura che gestisce i profili professionali dei suoi clienti sui social. Ovviamente, questo professionista non si limita a condividere post e foto: deve avere degli obiettivi ben definiti.

Inoltre, deve essere in grado di studiare un piano editoriale fatto su misura per il cliente, in modo da garantire il raggiungimento degli obiettivi di marketing digitale prefissati.

Si tratta, poi, di una figura che deve necessariamente fare formazione continua. I social media sono in costante cambiamento e questo un bravo SMM lo sa molto bene.

Oltre a dover creare post e contenuti coinvolgenti e attraenti per il pubblico, il professionista giusto sarà sempre al passo con gli ultimi trend di settore.

Cosa fa per i suoi clienti

Anche se, in base a quanto detto fino ad ora, avrai già capito di cosa si occupa questo professionista, scendiamo ancor più nel dettaglio.

Per individuare il Social Media Manager migliore al quale affidarti, dovrai necessariamente aver ben chiari i suoi compiti.

Il primo è ovviamente quello che riguarda la creazione di contenuti da condividere sui social media. Ma non è tutto: il SMM dovrà anche occuparsi delle tue campagne social a pagamento.

Altro aspetto di sua competenza, dunque, riguarda anche il monitoraggio di inserzioni e post sponsorizzati. Capire quali stanno funzionando e quali necessitano di modifiche è infatti fondamentale per sfruttare al meglio il budget pubblicitario dei clienti.

Ricorda poi che un buon Social Media Manager non improvvisa. Innanzitutto, prima di iniziare a creare contenuti deve necessariamente individuare il tuo target di riferimento.

Solo in questo modo potrà creare contenuti utili per i tuoi potenziali clienti.

Inoltre, deve possedere un’adeguata conoscenza di tutte le piattaforme social. Questo gli permetterà di adattare i vari contenuti ai formati tipici dei vari social media.

Come individuare il Social Media Manager migliore: abilità e tool che deve padroneggiare

Per aver la certezza di scegliere il Social Media Manager migliore sulla piazza, dovrai prestare attenzione anche alle abilità che possiede e ai tool che conosce e padroneggia.

Innanzitutto, un buon SMM possiede abilità basilari come la capacità di comunicazione e quella di scrittura.

Sa analizzare nel dettaglio report e dati e non teme prove, test e sperimentazioni.

Per quanto riguarda le piattaforme, un SMM non conosce solamente i vari social, ma anche le piattaforme ad essi collegate.

Ad esempio, deve saper utilizzare la Business Suite di Meta, necessaria per gestire la pubblicazione.

Inoltre, padroneggia anche tools esterni, come Google Trends, utilissimo non solo per gli esperti SEO, ma anche per lavora sui social. Permette infatti di individuare le tematiche più calde delle ultime ore.

Infine, un buon SMM sa utilizzare con profitto tools come Canva, che consentono di creare grafiche attraenti da condividere sui social.

Se stai cercando un Social Media Manager per aumentare la tua visibilità online, contattaci ora. Studieremo per te una strategia che si adatti al tuo business.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

Hashtag su Instagram ecco come scegliere i migliori e rendere i tuoi post virali

Hashtag su Instagram: ecco come scegliere i migliori e rendere i tuoi post virali

Vuoi promuovere la tua attività su Instagram e ottenere visibilità grazie ai tuoi post? Allora devi assolutamente selezionare gli hashtag giusti.

Sfruttando parole o frasi accompagnate da un cancelletto, permetterai a coloro che sono interessati ad un determinato argomento di trovare il tuo post. E, con la giusta combinazione di hashtag su Instagram, i tuoi scatti e i tuoi reel potrebbero addirittura diventare virali.

Oggi analizziamo insieme l’enorme potere degli hashtag su Instagram, come questi possono aiutare aziende e professionisti e, soprattutto, come trovare quelli migliori.

Cosa sono gli hashtag

Partiamo dalle basi e scopriamo, prima di tutto, cosa sono gli hashtag. Con questo termine intendiamo delle vere e proprie parole, ma anche delle frasi, che diventano dei veri e propri tag, ossia delle etichette che sono precedute da un asterisco. Puoi trovare hashtag ai post non solo su Instagram, ma anche su Facebook, Twitter e altre piattaforme social.

Le parole che accompagnano i post e che vengono contrassegnate dall’asterisco possono essere correlate ad eventi e festività, a tematiche, ma anche a brand stessi. Lo scopo del loro utilizzo, indipendentemente dalla tematica, è comunque sempre lo stesso: servono a catalogare contenuti e post.

Se utilizzi uno o più hashtag su Instagram, ogni volta che gli utenti effettueranno una ricerca relativa a quel determinato hashtag, il tuo contenuto verrà mostrato loro tra i risultati.

Ogni post che condividi sulla piattaforma può contenere fino a 30 diversi hashtag, ma ricorda di non esagerare. Le linee guida ufficiali di Instagram consigliano infatti di accompagnare ogni didascalia con un numero di etichette che va da 3 a 5. Più che il numero, in realtà, quello che conta è che gli hashtag siano pertinenti con il post. Vediamo perché.

Perché imprese e professionisti dovrebbero usare gli hashtag su Instagram?

Ti sarà sicuramente capitato, almeno una volta, di pubblicare su Instagram senza utilizzare hashtag. In altri casi, avrai condiviso i tuoi post utilizzando queste preziose etichette senza però dedicare il giusto tempo alla loro selezione.

Eppure, aziende e professionisti che utilizzano Instagram come strumento di marketing e di promozione dovrebbero utilizzare gli hashtag giusti per moltissimi motivi.

Innanzitutto, perché catalogare un post nel modo giusto può portarti enorme visibilità. Anche qualora i tuoi post non raggiungano la viralità, saranno comunque visualizzati da moltissime persone. E si tratta di persone potenzialmente interessate, dato che i post con un determinato hashtag vengono mostrati a coloro che effettuano una ricerca diretta dell’etichetta.

Inoltre, i post contrassegnati con un hashtag vengono mostrati nel feed di coloro hanno precedentemente mostrato interesse per l’argomento legato all’hashtag stesso.

Come trovare e selezionare i migliori hashtag per Instagram

Avrai quindi capito che, per la visibilità dei tuoi contenuti, scegliere i migliori hashtag da utilizzare su Instagram è fondamentale.

La selezione può avvenire sia manualmente, sia aiutandoti con alcuni tool online che nella maggior parte dei casi sono gratuiti.

Ricercare gli hashtag su Instagram manualmente significa innanzitutto effettuare una sorta di ricerca delle parole chiave che hanno a che fare col tuo business, sfruttando direttamente la barra di ricerca del social.

Una volta avviata la ricerca, ti verranno mostrati contenuti pertinenti, perché contrassegnati con l’hashtag da te ricercato. A questo punto puoi agire in due modi: innanzitutto, puoi analizzare i contenuti che ti vengono mostrati per scoprire quali altre etichette hanno sfruttato i creator. In alternativa, puoi spostarti sulla scheda “Hashtag” di Instagram, che ti mostrerà quelli correlati, dai quali potrai prendere spunto. Occhio a non usare hashtag molto (troppo!) popolari: il tuo post rischia di perdersi nelle migliaia di post che contengono proprio quel “cancelletto”.

Non dimenticare di tenere d’occhio la concorrenza. Anche l’analisi degli hashtag più utilizzati dai competitor potrebbe permetterti di individuare opportunità interessanti.

Come alternativa alla ricerca manuale o per potenziarla, potrai sfruttare piattaforme come All-Hashtag o best-hastag. Si tratta di tool che ti forniranno una lista di hashtag per Instagram correlati alla keyword di tuo interesse.

Se sei alla ricerca degli hashtag migliori per migliorare la visibilità dei tuoi post ma non sai da dove iniziare, contattaci subito. Ti aiuteremo a selezionare quelli più utili per il tuo business.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

Twitch, una risorsa per le piccole aziende come sfruttarlo al meglio

Twitch, una risorsa per le piccole aziende: come sfruttarlo al meglio

Se stai cercando un nuovo canale per condividere video con i tuoi potenziali clienti, oltre a YouTube e a TikTok ti consiglio di valutare Twitch e le sue numerose potenzialità.

Al pari di YouTube, Twitch permette a chi crea contenuti di condividere video con i seguaci. C’è, però, una profonda differenza tra questa piattaforma e gli altri Social Media: su Twitch, infatti, i contenuti vengono condivisi in diretta.

Chi desidera utilizzare questa piattaforma di streaming non potrà limitarsi a creare un video e a caricarlo per renderlo disponibile per gli interessati. Tutto dovrà avvenire in tempo reale.

Questa particolare piattaforma è ampiamente utilizzata nel mondo del gaming, ma offre numerose opportunità di marketing. Anche i business, in particolare le piccole attività, possono trarre vantaggio dall’utilizzo di Twitch. Scopriamo insieme come puoi utilizzarla per promuovere la tua attività.

Cos’è Twitch

Il potenziale dei contenuti video per il marketing è ormai ben noto. Secondo il noto sito web tedesco Statista, che si occupa di sondaggi e dati, il numero di spettatori dediti alla visione di contenuti video è destinato ad aumentare.

Nel 2024, potremmo addirittura superare i 164 milioni di utenti che, ogni giorno, dedicano del tempo alla fruizione di contenuti video.

Buona parte di questi spettatori già oggi utilizza regolarmente Twitch. Si tratta della piattaforma di live streaming più popolare al mondo, acquistata da Amazon nel 2014.

Come ti ho già anticipato in apertura, Twitch è molto popolare tra gamer e appassionati di videogiochi anche se i contenuti condivisi quotidianamente al suo interno sono molto vari. Il canale è utilizzato anche da cuochi, artisti di vario genere, sportivi.

Con alle spalle più di dieci anni di streaming, la piattaforma conta più di 35 milioni di visitatori unici mensili, ed è quindi ovvio che moltissime attività abbiano deciso di sfruttare la popolarità del live streaming per sponsorizzare prodotti e servizi.

Pubblico e potenzialità

Prima di cominciare ad utilizzare questa piattaforma e di integrarla nel tuo piano marketing, dobbiamo analizzare nel dettaglio gli utenti che la utilizzano quotidianamente. In questo modo, sarai in grado di comprendere se coloro che utilizzano Twitch potrebbero essere potenzialmente interessati a ciò che hai da offrire.

In primo luogo, va considerato che il pubblico di Twitch è in gran parte composto da utenti di sesso maschile stando alle rilevazioni del 2022, il 65% degli utenti è rappresentato da uomini.

Inoltre, gli iscritti sono prevalentemente dei giovani: il 75% degli utenti iscritti ha tra i 16 ed i 34 anni. Se il tuo intento è quello di attrarre un pubblico under 35 e prevalentemente maschile, si tratta della piattaforma giusta.

Come utilizzare Twitch per promuovere aziende e attività

Ora che conosci le potenzialità di Twitch per il marketing, ti aiuterò a capire, in concreto, come utilizzarlo per promuovere il tuo business.

I video live si prestano benissimo per la condivisione di lezioni, contenuti a scopo informativo/educativo, dimostrazioni in diretta.

Altra tipologia di contenuto molto interessante che può essere veicolata con Twitch è quella “dietro le quinte”. Questa tipologia di video permette di soddisfare le curiosità che i clienti o i potenziali interessati nutrono nei confronti di un prodotto e/o nella genesi di un servizio.

Puoi infine usare Twitch per rispondere alle domande più frequenti dei potenziali clienti. Non dovrai avviare una sessione live solamente quando avrai contenuti da proporre: la piattaforma permette agli spettatori di interagire con lo streamer, ponendogli domande in diretta.

Questa tipologia di live ti permetterà non solo di rispondere agli interrogativi dei tuoi seguaci, ma anche di stabilire con loro un contatto diretto.

Se vuoi cominciare ad utilizzare Twitch all’interno di un piano marketing integrato, contattaci ora: analizzeremo insieme il tuo business e individueremo i contenuti che fanno per te.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

Social Media Marketing ecco come migliorare immediatamente la tua strategia

Social Media Marketing, ecco come migliorare immediatamente la tua strategia

Non possiamo più fare a meno del Social Media Marketing, è un dato di fatto. Qualunque sia il tuo settore di riferimento, pubblicizzare la tua attività mediante i social è di cruciale importanza per ottenere opportunità e clienti. Tuttavia, senza una strategia social corretta, rischi di perdere tempo e risorse.

Eppure, basta davvero poco per migliorare una strategia di marketing digitale che preveda l’utilizzo di queste preziosissime piattaforme che, da semplice strumento di svago, possono trasformarsi in una forma di pubblicità potentissima.

Oggi ti fornirò alcune dritte: scopriremo insieme come migliorare la tua strategia di Social Media Marketing con delle modifiche semplicissime, da applicare fin da subito.

Come migliorare la tua strategia di Social Media Marketing: canali, pubblico, monitoraggio

Quando decidi di sfruttare i social per pubblicizzare la tua attività, devi essere consapevole di un aspetto fondamentale: anche se essere presenti su più canali è l’ideale, non è detto che dovrai creare profili su ogni social media esistente.

Applicare una strategia di Social Media Marketing a tutte le piattaforme, talvolta, può essere controproducente. Per fare un esempio pratico, se hai un’attività B2B utilizzare TikTok, dove il pubblico è rappresentato soprattutto da consumatori giovani, potrebbe essere poco utile.

Al contrario, se ti rivolgi ad un target giovane, creare un account aziendale su LinkedIn potrebbe rappresentare una perdita di tempo e risorse.

Scegli quindi le piattaforme social dove il tuo pubblico è presente. Per effettuare questa scelta, ovviamente, dovrai conoscere con esattezza le caratteristiche dei tuoi potenziali clienti. Ma, una volta compreso a chi ti stai rivolgendo, individuare le piattaforme giuste non sarà difficile.

Altro aspetto da non sottovalutare per migliorare subito la tua strategia di Social Media Marketing è il monitoraggio. Senza misurare i risultate delle tue campagne o l’engagement dei tuoi post, non potrai capire quali sono i contenuti che funzionano meglio e sui quali dovresti puntare.

Migliorare la tua strategia di Social Media Marketing: l’interazione col pubblico

Perché la tua strategia social sia vincente, non basta pubblicare contenuti. Pur vantando contenuti di altissima qualità, una strategia di Social Media Marketing che non considera la componente dell’interazione è destinata al fallimento.

Il pubblico social utilizza le piattaforme per interagire: non solo con i propri cari, ma anche con i brand e i professionisti a cui è interessato.

Dunque, se i tuoi seguaci commentano, fanno domande o pubblicano qualcosa sulla tua bacheca, dovrai interagire. Creare una relazione con i follower è il primo step per trasformare dei semplici seguaci in clienti paganti, poiché il pubblico inizierà a fidarsi di te.

Inoltre, commenti e interazioni ai tuoi post sono vitali per i profili social aziendali, poiché aumentano la visibilità al tuo profilo.

È chiaro che, per promuovere le interazioni e i commenti, dovrai condividere contenuti interessanti. Alla base di una strategia social che funzioni, infatti, ci sono contenuti di alta qualità, che incitino il pubblico alle reazioni.

Il grande potere dei post sponsorizzati

Come saprai già, i social permettono ai brand e ai professionisti di creare profili aziendali e di condividere post in maniera totalmente gratuita.

Oggigiorno, però, la concorrenza su queste piattaforme è elevatissima: spesso i post organici, ossia quelli condivisi gratuitamente, non sono sufficienti per ottenere visibilità.

Se vuoi accelerare e potenziare i tuoi risultati e se il tuo obiettivo finale è quello di migliorare la tua strategia di Social Media Marketing, dovrai considerare i post sponsorizzati.

Si tratta di veri e propri annunci a pagamento, che verranno mostrati ad un pubblico potenzialmente interessato ai prodotti e/o ai servizi che sei in grado di offrire.

Se ti stai chiedendo come migliorare la tua strategia social, quindi, sappi che è importantissimo destinare parte del tuo budget ai post sponsorizzati.

Vuoi analizzare insieme a noi il tuo piano social ed i tuoi post per migliorare la visibilità della tua attività? Allora Contattaci immediatamente per una consulenza.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

online o offline

Le campagne efficaci sono solo quelle online?

Il mondo della pubblicità si è radicalmente modificato negli ultimi anni e si è trattato di un cambiamento davvero radicale. Da cartelloni pubblicitari e spot in TV e in radio siamo passati alle campagne online, fatte di post sui social, di landing page e di annunci sul web.

L’utilizzo dei nuovi media quali i social ma anche le e-mail, gli sms e tutte quelle piattaforme che hanno internet alla base è ormai accettato ed identificato da tutti come la principale forma di promozione efficace sia per le aziende di gradi dimensioni che per professionisti e piccole imprese.

Tuttavia, questo cambiamento così radicale non deve erroneamente portarci a credere che le uniche campagne pubblicitarie efficaci siano quelle online.

Pubblicità online o offline? Ecco quali sono le campagne più efficaci

Soprattutto le nuove aziende, i professionisti in erba o coloro che non si sono ancora affidati al marketing digitale, prima o poi, finiranno per domandarselo: le campagne efficaci sono solo quelle online?

La risposta, ovviamente, non è affermativa. Questo perché, per individuare la tipologia di campagna pubblicitaria più efficace, bisogna considerare molti fattori.

E non è detto che la risposta sia analoga per tutti i tipi di attività.

Chi lavora con un determinato target, che non si trova online o non cerca informazioni sul web, nella maggior parte dei casi farebbero meglio a potenziare la loro pubblicità offline.

Allo stesso modo, fa bene a potenziare la pubblicità offline anche chi sa già dove si trova il suo target e non ha bisogno di cercarlo sul web.

Per comprenderci meglio, facciamo un esempio pratico: un brand di piccole o medie dimensioni che produce prodotti per parrucchieri o saloni di bellezza e che opera prevalentemente a livello locale, potrebbe non trarre alcun vantaggio dalle campagne online.

Se l’intento è quello di estendere il proprio mercato, rivendendo i prodotti a livello nazionale, il discorso cambia. In questo caso, una campagna online ben strutturata è d’obbligo.

In poche parole, per stabilire quale può essere la tipologia di campagna pubblicitaria più efficace, bisogna valutare la situazione caso per caso e decidere in base al proprio target di riferimento

Campagne efficaci: l’importanza di una strategia omnicanale

In ogni caso, volendo fare un discorso più generale, è bene sottolineare che, ormai, chi intende avere successo deve necessariamente optare per una strategia omnicanale.

Le campagne online, da sole, non bastano più: bisogna puntare su un piano marketing integrato, che preveda sia attività di promozione online che offline.

Ovviamente, poi, in base allo specifico caso e in relazione al proprio target di riferimento, si potrà stabilire se dare la precedenza alle campagne online o se, al contrario, è meglio concentrarsi su forme di pubblicità offline.

Ha ancora senso parlare di digital marketing?

È vero che la pubblicità può avvenire sia sul web che fuori da esso e che il marketing digitale è ormai una delle forme di promozione più diffuse.

Ma una strategia pubblicitaria che funzioni sul serio deve tener conto di tanti aspetti differenti. L’efficacia delle campagne verrà data dal sapiente mix di ogni forma di promozione a nostra disposizione.

E, soprattutto, dall’individuazione del canale giusto: quello, cioè, dove trovare il nostro target di riferimento.

Inutile pensare al marketing digitale e a quello offline come a due aspetti distinti. Bisognerebbe adottare un approccio olistico, che tenga conto di entrambi gli aspetti e che preveda il potenziamento dei canali più utilizzati dal pubblico a cui ci rivolgiamo.

Vuoi sapere se, per la tua attività, sarebbe meglio potenziare una campagna online o, al contrario, se è meglio utilizzare forme di promozione online? O hai dubbi sull’applicazione della strategia omnicanale? Un piano marketing va studiato nei minimi dettagli. Contattaci ora: studieremo insieme la soluzione migliore per il tuo specifico caso.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

social media o passaparola

Social Media o passaparola? Ecco qual è la strategia più vantaggiosa

È meglio concentrarsi sulla costruzione della visibilità sui social media oppure è meglio puntare sul tradizionale passaparola? Questo è uno degli interrogativi che, ogni giorno, imprese e studi professionali si pongono.

Chi ha intenzione di migliorare il proprio business, di aumentare clienti e guadagni, di avere clienti più alto spendenti, deve, giustamente, porsi delle domande simili. Con questo articolo ti aiuto a comprendere quale, tra passaparola e social media marketing, può essere la strategia più vantaggiosa per te.

Social Media Marketing e passaparola: caratteristiche delle due strategie

Per prima cosa, però, dobbiamo comprendere cosa intendiamo, rispettivamente, con marketing sui social media e marketing del passaparola detto anche marketing referenziale.

Il social media marketing, probabilmente lo sai già bene, include quell’insieme di strategie che mirano a creare e potenziare visibilità sui social. Gli obiettivi di questa tipologia di pubblicità possono essere differenti.

Ad esempio, ci si può affidare al social media marketing per migliorare la propria reputazione, oppure per acquisire nuovi contatti in target (cd. lead). O, meglio ancora, per incrementare le entrate mediante un aumento delle vendite.

Il marketing del passaparola, invece, è una forma di pubblicità molto antica. Forse, una delle prime forme di promozione utilizzate: si basa sul fatto che coloro che ci conoscono già o conoscono il nostro brand, se soddisfatti delle nostre prestazioni o dei nostri prodotti, ci consiglieranno ad altri.

È sicuramente una strategia di marketing molto valida: affinché funzioni al meglio però, occorre che sia organizzato, strategico, strutturato e non lasciato al caso.

Ancora oggi, molte aziende e tantissimi professionisti basano il proprio lavoro sul passaparola. Anche i grandi marchi continuano ad essere noti grazie al passaparola dei propri clienti soddisfatti.

Clienti che, dopo aver acquistato un ottimo prodotto o provato un buon servizio, consigliano ad altri proprio quell’ azienda, quel prodotto o quel servizio.

Attenzione però perché il passaparola può funzionare anche in senso negativo: secondo recenti ricerche i clienti insoddisfatti sono 11 volte più propensi a parlare (male ovviamente) della vostra attività rispetto ai clienti soddisfatti!

Qual è la strategia vincente?

Sia il social media marketing che il marketing che avviene mediante passaparola sono due forme di pubblicità valide. Due ottime strategie di marketing. Quale scegliere, allora?

La strategia più vantaggiosa dipende sicuramente dal target. Nella maggior parte dei casi, il passaparola è in grado di garantirci clienti e opportunità, dato che i potenziali clienti che non ci conoscono saranno portati ad avere fiducia di noi se qualcuno di loro conoscenza consiglierà loro il nostro nome.

Ecco perché è importante avere delle recensioni sui propri canali social ed è altrettanto importante gestire  eventuali commenti negativi.

In questo blog troverai articoli in cui parlo proprio di questi due aspetti così rilevanti ed essenziali per chi vuole costruire una strategia eccellente.

Veniamo adesso ai social. Anche costruire una presenza online sui social media è fondamentale.

Dati di mercato hanno dimostrato che il 90% delle persone, non appena riceve una indicazione circa un professionista o un’azienda, come prima cosa apre internet e cerca online maggiori informazioni sul brand o sulla persona che gli sono stati consigliati.

Se, però, la presenza social non è curata o lo è in modo superficiale, il passaparola rischia di vanificare i suoi effetti.

Passaparola e social media: come fondere le due strategie insieme

L’ideale, insomma, è quello di curare entrambi gli aspetti in modo da trarre il massimo vantaggio dalle due forme di marketing.

Tra l’altro, come ho scritto sopra, il marketing per passaparola non avviene più solo di bocca in bocca, ma anche per il tramite dei social media. Pensiamo, ad esempio, oltre alle recensioni sui social di cui ho fatto cenno, anche ai contenuti generati dagli utenti, detti anche UGC.

Grazie all’utilizzo dei social, reperire opinioni di altri consumatori è diventato molto più semplice. E queste informazioni vanno a potenziare il semplice passaparola, inteso come tecnica pubblicitaria proprio come la intendevamo un tempo.

Insomma, per un risultato ottimale le due strategie vanno integrate. In che modo? È opportuno sia curare la propria presenza online, sia incentivare i clienti affezionati a lasciare recensioni e feedback che hanno di sicuro un impatto positivo sulla brand reputation di aziende e professionisti.

Se sei convinto dell’importanza di curare la tua immagine a tutto tondo, contattaci. Stabiliremo insieme il piano d’azione perfetto per te o per la tua attività.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

Quanto costa fare pubblicità sui Social Media

Quanto costa fare pubblicità sui Social Media?

Essere presente sui social media in qualità di azienda o professionista è doveroso, lo avrai capito ormai benissimo. Per coloro che puntano ad essere competitivi, la mancanza di profili aziendali sui social media si concretizza nella perdita di opportunità. Ma quanto costa fare pubblicità sui Social Media?

Questa domanda è una delle più frequenti che mi vengono poste dalle attività che intendono utilizzare i social per acquisire nuovi clienti (o per instaurare una relazione con quelli già acquisiti).

Dato che si tratta di un interrogativo molto frequente, oggi cercheremo di trovare una risposta. Ma lo premetto fin da adesso: si tratta di una domanda articolata. E, per rispondere, dovremo considerare tutti gli aspetti che determinano il prezzo finale dei costi pubblicitari sui social.

Quanto costa la pubblicità sui social: risorse commisurate all’attività

In primo luogo, e ancor prima di chiederti quanto costa fare pubblicità sui Social Media, occorre valutare l’attività che intendi pubblicizzare.

È chiaro che, prima ancora di decidere su quali social media concentrarti o quali obiettivi dovrai porti, è necessario capire quanto puoi investire in pubblicità.

Ed è altrettanto chiaro che un’azienda di grandi dimensioni potrà stanziare un budget più sostanzioso per farsi pubblicità sui social.

Solo dopo aver compreso quanto denaro effettivamente potrai investire in pubblicità digitale potrai scegliere con esattezza le piattaforme da presidiare.

Ricorda, poi, che le piattaforme vanno scelte anche in base all’attività che gestisci ed al pubblico a cui ti rivolgi. Per fare un esempio pratico: se ti rivolgi ad un target giovane, meglio investire in pubblicità su social come TikTok o Instagram. Se, al contrario, ti rivolgessi ad altre aziende, LinkedIn potrebbe essere il social ideale.

L’iscrizione ai social è gratuita, la pubblicità deve essere pagata

Se hai appena iniziato a considerare l’idea di utilizzare i social media per attirare nuova clientela, probabilmente pensi che è necessario creare un profilo aziendale su ogni piattaforma esistente.

L’iscrizione ai social, anche per i profili business, in effetti è gratuita, e potresti volerne approfittare. Tuttavia, il mio consiglio è quello di concentrarsi solo sui social media che contano una più alta concentrazione di utenti aderenti al tuo target di riferimento.

Tra l’altro, oltre a pubblicare costantemente i cosiddetti contenuti organici (ossia quelli gratuiti), se il tuo scopo è quello di pubblicizzare la tua attività dovrai anche fare i conti con le campagne a pagamento.

E gestire questo genere di campagne su una sola piattaforma social, o concentrandosi su poche piattaforme, avrà sicuramente un costo inferiore rispetto a quello previsto se la tua intenzione è quella di presidiare ogni social media esistente!

Adesso ti starai sicuramente domandando quanto costano le campagne social con esattezza. Purtroppo, questa domanda non ha una risposta univoca. Il prezzo dipende infatti dal target e anche dagli obiettivi che intendi raggiungere mediante la pubblicità social.

Quanto costa la pubblicità sui social: non dimenticare i professionisti

Torniamo al numero dei social media da presidiare: come ho già detto, è meglio concentrarsi su pochi canali e puntare sulla qualità dei contenuti.

Contenuti che, per essere efficaci, dovranno essere creati dai professionisti del settore. Se, dunque, ti stai chiedendo quanto cosa fare pubblicità sui social media, non dimenticare che dovrai sostenere anche questo costo. Puoi decidere di affidarti ad un’agenzia o a un professionista freelance: bada bene che si tratterà di un investimento che devi considerare se vuoi che la tua pubblicità abbia successo.

Anche in questo caso, non possiamo stabilire un importo fisso perché questo dipende strettamente dal professionista che interpelli.

Se vuoi saperne di più e avere un preventivo, contattaci subito.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

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