Social Media aziendali, le strategie per rilanciarli dopo la stagione estiva

Social Media aziendali: le strategie per rilanciarli dopo la stagione estiva

Se utilizzi già da tempo i Social Media per proporre online la tua attività, lo saprai ormai benissimo: durante la stagione estiva è possibile che le interazioni sui profili aziendali calino drasticamente.

Durante le ferie, in effetti, i tuoi potenziali clienti si concentrano sul riposo. Ma anche il periodo successivo può essere difficile, in quanto a settembre e ottobre tutti ci ritroviamo, nostro malgrado, totalmente concentrati sulla ripresa delle regolari attività lavorative.

In questi due mesi dovrai impegnarti attivamente per attirare l’attenzione del tuo pubblico che nel frattempo è assorbito dalla routine quotidiana oramai a pieno regime.

Dovrai, cioè, attuare tutte quelle strategie utili per riacquisire visibilità online, sfruttando il potere dei social aziendali. Scopriamo insieme come.

Quali contenuti usare per rilanciare i Social Media aziendali dopo la stagione estiva

Per rilanciare i tuoi profili aziendali, il primo passo obbligatorio è riprendere la costanza nella pubblicazione. Probabilmente, durante il periodo estivo, anche tu hai rallentato i tuoi ritmi.

È fondamentale, a settembre e ottobre, riprendere la consueta frequenza di pubblicazione e, soprattutto, concentrarsi sulla condivisione di contenuti validi.

In questo periodo dell’anno, progettare diversi contenuti che riguardano il rientro al lavoro, ma anche la pianificazione e il raggiungimento degli obiettivi sono molto quotati.

Affrontare queste tematiche fornendo il tuo personale punto di vista, oltre che dei consigli utili per chi ti segue, può aiutarti ad ottenere visibilità organica.

Non dimenticare, ovviamente, di accompagnare il testo del post con immagini o, meglio ancora, video utili e attraenti e di inserire hashtag pertinenti.

Spesso molto sottovalutati, gli hashtag funzionano al pari delle parole chiave per siti web e blog: permettono quindi ad un numero maggiore di utenti di trovare i tuoi post.

Sconti di fine stagione

Se vendi prodotti o offri servizi, non dimenticare poi che offrire sconti per celebrare la fine della stagione estiva (o l’inizio dell’autunno) può garantirti visibilità e permetterti di attrarre nuova clientela.

Anche i grandi brand, nel periodo che va da settembre a ottobre, attivano spesso promozioni specifiche da pubblicare sugli account social aziendali per rilanciare la presenza sulle varie piattaforme.

Condividere sconti e promozioni mediante appositi post sui Social Media, infatti, permette di attirare like, ricondivisioni e interazioni varie.

Se, però, preferisci evitare questa tipologia di contenuto, hai a disposizione altre strategie per riacquistare la visibilità perduta durante l’estate.

Puoi giocare sui cosiddetti contenuti interattivi: oggi vanno molto di moda i sondaggi. L’utente viene chiamato ad esprimere la propria opinione su un determinato argomento o su un aspetto che riguarda il tuo brand.

Questa tipologia di contenuto ha un duplice vantaggio: innanzitutto, porta gli utenti ad interagire con i post, migliorando quindi l’engagement. Inoltre, i consumatori sentiranno che la loro opinione è importante per te. In questo modo, accrescerai la loro fiducia nei confronti del tuo marchio.

La gestione delle interazioni

Non dimenticare, infine, che per poter rilanciare i tuoi profili social aziendali dovrai gestire al meglio le interazioni con il tuo pubblico.

Quando avrai ripreso le regolari pubblicazioni sui Social Media, infatti, inizierai a ricevere like e commenti: dovrai impegnarti a rispondere attivamente.

Questo aspetto, come saprai bene, è fondamentale in qualsiasi periodo dell’anno, e non soltanto per il rilancio dei profili aziendali al termine della stagione estiva.

Gli utenti, infatti, utilizzano i social per entrare in contatto con i brand e le aziende che amano. Il tuo compito, per aumentare le opportunità di business, è quello di mostrarti presente e “vicino” ai consumatori che hanno scelto i tuoi prodotti o servizi.

L’immagine del tuo marchio ne trarrà sicuramente giovamento.

Hai difficoltà a rilanciare i tuoi profili aziendali dopo la pausa estiva? O vuoi qualche suggerimento in più per la corretta gestione degli account per ottenere maggiore visibilità? Allora contattaci subito: il nostro team ti illustrerà la strategia più corretta per il tuo specifico caso.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

Social selling, come la presenza online incrementa le vendite

Social selling, come la presenza online incrementa le vendite

I Social Media non rappresentano una moda, né un semplice strumento che i brand possono utilizzare con il mero scopo di mettersi in mostra. Dietro la presenza online c’è molto di più: puoi utilizzare queste piattaforme per fare social selling. Con questo termine intendiamo l’utilizzo sapiente dei social per realizzare vendite, in maniera non diretta, ma grazie alla costruzione continua e costante di una relazione con gli utenti.

Per incrementare le vendite grazie ai social, infatti, non ti basta di certo creare un profilo e condividere qualche post ogni tanto. Dovrai interagire coi potenziali clienti per far in modo che, nel momento in cui saranno pronti per acquistare, sceglieranno proprio il tuo prodotto o il tuo servizio.

Ma cosa intendiamo, esattamente, con “social selling”? Come utilizzare al meglio questa strategia e come questa può incrementare le vendite? In questo articolo ne discuteremo insieme.

Cos’è (e cosa non è) il “social selling”

Quando parliamo di social selling, non intendiamo semplicemente tutte quelle vendite realizzate grazie all’attività del brand sui Social Media.

Si tratta, al contrario, di una complessa strategia di vendita, che permette di incrementare le vendite grazie all’ausilio dei social.

Dovrai iniziare a considerare queste piattaforme non come un mezzo per fare pubblicità, ma come uno strumento per entrare in contatto con i tuoi potenziali clienti.

Grazie ai social, cioè, otterrai visibilità e, pian piano, dovrai conquistare la fiducia di chi ti segue, ma non ti ha ancora scelto. Costruendo quotidianamente relazioni significative coi follower, potrai gradualmente trasformarli in clienti, i quali, se resteranno soddisfatti, non ti sceglieranno una sola volta, ma torneranno ad acquistare anche in futuro.

In che modo aumenta le vendite?

Se intendi sfruttare il social selling per aumentare le vendite, non dovrai limitarti a pubblicare contenuti promozionali sui tuoi profili social.

Dovrai piuttosto creare una relazione concreta con i tuoi seguaci, attraverso la condivisione di post sui Social Media che siano interessanti e utili per il tuo pubblico.

A differenza della classica pubblicità, il social selling non si basa quindi su post sponsorizzati e spot. Al contrario, dovrai concentrarti sui contenuti di valore, in modo da conquistare gradualmente la fiducia del pubblico.

È proprio così che il social selling aumenta le vendite: porterai i potenziali clienti a fidarsi di te. E, nella fase cruciale del percorso d’acquisto, dato che si fidano di te, passeranno da potenziali a reali clienti.

Ricorda poi che questa preziosa strategia ti permetterà non solo di aumentare le vendite, ma anche di curare la tua brand awareness. I contenuti utili e interessanti sono infatti in grado di ottenere interazioni e, di conseguenza, ti consentiranno di accrescere la tua visibilità organica sui Social Media.

Come implementare una strategia di social selling

A questo punto, ti starai sicuramente chiedendo come iniziare a fare social selling e come implementare una strategia corretta per la tua attività.

Il punto di partenza è la scelta dei Social Media giusti: non occorre essere presenti su tutte le piattaforme. Concentrati solamente su quelle dove il tuo target è maggiormente presente.

Una volta individuati i social giusti, crea e ottimizza gli account e inizia a pubblicare. Ricorda che il social selling si basa sulle interazioni e sulla creazione di un senso di fiducia.

I tuoi potenziali clienti devono percepirti come affidabile. Per acquisire fiducia, dovrai creare dei contenuti di valore: puoi spaziare dai tutorial ai contenuti informativi, purché siano utili.

Non limitarti a vendere, ma fornisci consigli e informazioni utili al tuo target. Dovrai anche creare una relazione col tuo pubblico: rispondi ai commenti, interagisci, offri aiuto a chi ha difficoltà col prodotto.

Hai ancora dubbi sul social selling? Contattaci subito per implementare questa strategia e aumentare le tue vendite e i tuoi clienti.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

Web reputation a rischio con l’Intelligenza Artificiale come difendere il tuo brand

Web reputation a rischio con l’Intelligenza Artificiale: come difendere il tuo brand

In un’epoca come la nostra, in cui la maggior parte delle ricerche vengono effettuate online, la web reputation diventa essenziale per aziende e professionisti. Questo perché la maggior parte (se non la totalità) dei tuoi potenziali clienti, prima di rivolgersi a te per acquistare un prodotto o un servizio, effettuerà una ricerca sul web per capire chi sei e cosa si dice di te online.

Purtroppo, l’avvento dell’Intelligenza Artificiale potrebbe compromettere la reputazione online in modo, talvolta, irrimediabile.

Ti verrà sicuramente spontaneo domandarti come l’AI e la reputazione online siano collegate tra loro: questa connessione potrebbe in effetti non risultare immediata.

Oggi la esamineremo insieme, scoprendo l’Intelligenza Artificiale può intaccare la reputazione sul web e come tutelare la tua immagine.

Cos’è la Web reputation

Per comprendere come l’AI può influire sulla reputazione online, però, dobbiamo innanzitutto chiarire il concetto di web reputation. Possiamo definirla come l’opinione che il web e i suoi utenti possiedono in merito ad un’azienda, ad un professionista, ma anche in merito ad un personaggio famoso, un prodotto, un servizio.

La web reputation deriva dalle informazioni disponibili online, e può aumentare o diminuire la fiducia che gli utenti provano nei confronti di un brand.

Infatti, se le informazioni online in merito ad un marchio sono positive, gli utenti che ricercano tali informazioni saranno portati ad avere fiducia. Nel caso in cui le informazioni siano dubbie o negative, al contrario, i potenziali interessati potrebbero dubitare dell’affidabilità di un brand.

E attenzione, qui stiamo parlando di brand, ma tutti abbiamo a che fare, a diversi livelli, con la web reputation.

Facciamo un esempio pratico: è noto che ormai da anni i recruiter siano soliti utilizzare le informazioni reperibili online sui potenziali candidati. Se sul web dovessero girare informazioni negative su una persona che ha inviato il proprio curriculum, questa non verrà neppure collocata al colloquio conoscitivo.

Web reputation a rischio con l’AI

Avrai dunque capito, in base a quanto detto fino ad ora, che curare la propria reputazione online è fondamentale per tutti. E lo è soprattutto per chi utilizza il web per sponsorizzarsi, per le attività economiche e per i professionisti.

Ma come si ricollega la web reputation all’avvento dell’Intelligenza Artificiale?

Fino ad ora, è sempre stato l’utente a ricercare attivamente informazioni, su Google o sui Social Media, prima di effettuare acquisti o prima di richiedere una prestazione ad un determinato professionista.

Tuttavia, questa modalità di reperire informazioni sembra destinata a cambiare. L’utente, grazie all’AI, non avrà più un ruolo attivo nella ricerca. Per semplificare la vita dell’utente, l’Intelligenza Artificiale effettuerà scelte e selezionerà solamente determinate informazioni da mostrare all’utente.

Purtroppo, però, l’AI è soggetta ad errori, sia derivanti dai trainer umani, sia propri dell’Intelligenza Artificiale stessa. Se utilizzi anche tu chatbot come ChatGPT e Gemini, saprai bene che spesso le risposte sono inaccurate, e talvolta contengono errori di varia gravità.

E c’è anche la questione, ancor più grave, dei deepfake: grazie all’AI, oggi è possibile creare contenuti che sembrano reali, ma non lo sono.

Come proteggere la reputazione online?

È quindi possibile che, a causa di errori causati dall’Intelligenza Artificiale, la web reputation di un brand o di un professionista venga intaccata negativamente?

Purtroppo non si tratta di un’ipotesi irrealistica, anzi. La buona notizia, però, è che è possibile difendere la propria reputazione online, anche in caso di errori da parte dell’AI o di deepfake creati per screditare un brand.

Innanzitutto, dovrai monitorare costantemente le conversazioni online relative al tuo brand. Quando individui informazioni non proprio lusinghiere, deepfake o criticità, dovrai agire in due modi.

Il primo prevede la creazione di nuovi contenuti positivi da condividere sul web: contenuti di valore, recensioni, risultati positivi conseguiti.

Per quanto concerne, invece, le criticità, dovrai affrontarle in maniera diretta. In caso di deepfake, ad esempio, appena identificato dovrai fornire una rapida risposta, rilasciando una dichiarazione ufficiale per ripristinare la fiducia e la credibilità del tuo brand.

Hai bisogno di aiuto per monitorare la tua web reputation? Contattaci ora, i nostri esperti sono pronti ad aiutarti.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

Il potere del social sentiment è più affidabile dei sondaggi

Il potere del social sentiment: è più affidabile dei sondaggi?

Se non hai mai sentito parlare di social sentiment e gestisci un’attività o azienda, stai perdendo un'opportunità fondamentale. Devi sapere, infatti, che questo aspetto è necessario per comprendere e migliorare la percezione del tuo brand tra clienti e pubblico online.

Sapere in che modo il pubblico sui social percepisce un prodotto, un servizio o, più in generale, un marchio è di basilare importanza per vari motivi. Può infatti permettere di fare predizioni sul successo di un prodotto, oppure può essere molto utile per identificare potenziali crisi circa la brand reputation prima che queste si diffondano.

Chiunque vanti una presenza online deve, insomma, procedere con questo tipo di monitoraggio, che è essenziale tanto per i brand quanto per personaggi famosi, quali ad esempio i politici.

Social sentiment e sondaggi: il caso della campagna elettorale

Ed è proprio dalla politica che vorrei partire per illustrare la portata di questo strumento che spesso viene sottovalutato. Prima di definire il social sentiment e scoprire come condurre un’analisi adeguata meglio procedere con l’analisi di una recente ricerca.

Lo studio, parte del progetto Rightnets, finanziato grazie al PNRR, ha messo in luce come, durante le recenti campagne per le elezioni per il Parlamento europeo, il social sentiment ha rappresentato un potentissimo indicatore per predire i risultati elettorali.

In realtà, lo studio ha analizzato anche altri aspetti, come quello relativo all’impiego dell’Intelligenza Artificiale in campagna elettorale. Tuttavia, noi ci concentreremo sull’aspetto che riguarda il social sentiment e i sondaggi politici.

In particolare, è emerso come i dati ottenuti grazie ai social, riguardanti pensieri e stati d’animo degli elettori su queste piattaforme, sono indicativi.

Il social sentiment sembra essere più affidabile rispetto a mezzi tradizionali, quali i classici sondaggi politici. In sostanza, i risultati delle elezioni possono essere predetti in maniera più precisa utilizzando i dati ottenuti tramite i social media. I risultati dei sondaggi politici, al contrario, sembrano meno precisi per fare predizioni accurate.

Cos’è il social sentiment

Il risultato della ricerca ci permette quindi di fare una riflessione sull’importanza del social sentiment, non solo per figure di spicco della politica, ma anche per aziende e professionisti.

Ma cosa intendiamo con questo termine?

Il sentiment sui Social Media è l’insieme di opinioni, emozioni ed atteggiamenti che gli utenti provano o mostrano nei confronti di un marchio.

Analizzare il sentiment significa quindi esaminare post, menzioni e contenuti social al fine di comprendere in che modo un brand, ma anche un prodotto o un servizio, viene percepito dagli utenti.

Conoscere l’opinione degli utenti ti consente di modellare al meglio la tua strategia di comunicazione. Si tratta quindi di un’informazione importantissima anch’essa sicuramente da utilizzare per costruire un piano marketing efficace.

Come monitorarlo

Ma come si monitora il social sentiment, nella pratica? Il punto di partenza per un’analisi adeguata è rappresentato dalle menzioni.

Dovrai cioè monitorare tutti i post, le conversazioni online e le condivisioni che riguardano il tuo marchio o la tua attività. Un’operazione non semplicissima, dato che non tutti gli utenti decidono di taggare i profili aziendali dei marchi di cui parlano. Per il monitoraggio, comunque, esistono diversi strumenti, come Hootsuite.

Una volta individuate le menzioni, dovrai analizzarle. Dovrai, cioè, scoprire se il nome della tua attività è legato a sentimenti positivi o negativi.

Generalmente, è utile classificare tutti gli aggettivi e le parole usate dagli utenti dei Social Media per riferirsi al tuo brand. Suddividendo i termini negativi, quelli positivi e quelli neutri potrai sia scoprire se si parla bene o male del tuo brand, potrai anche scoprire quali sono gli aggettivi più utilizzati per descrivere il tuo brand.

L’ultimo step dell’analisi prevede il calcolo di un punteggio. Dovrai cioè scoprire la percentuale delle menzioni positive e negative, trascrivendo il dato. In questo modo, mediante le analisi successive, potrai verificare in che modo il social sentiment si è evoluto.

Vuoi monitorare il tuo social sentiment aziendale e hai bisogno di aiuto? Contatta ora il nostro team: ti aiuteremo noi.

Laura Caracciolo

Ricerche online come e perché i Social Media hanno superato Google

Ricerche online: come e perché i Social Media hanno superato Google

È ormai in atto da tempo una nuova tendenza relativa alle ricerche online. Se un tempo la maggior parte delle nostre ricerche avveniva esclusivamente su Google, oggi sono tantissime le persone che sfruttano i Social Media per reperire informazioni su marchi, servizi o prodotti.

Anche tu, di recente, avrai utilizzato i social con l’intento di trovare informazioni su una persona o su un prodotto, ne sono certa.

Ma perché questo accade? E soprattutto, adesso che i Social Media hanno scalzato Google, guadagnando il primato delle ricerche online, come puoi sfruttare questa informazione per migliorare la visibilità della tua attività professionale? In questo articolo troverai risposta tutte queste domande.

Perché i Social Media hanno superato Google nelle ricerche online?

Che i Social Media, ad oggi, siano utilizzati al pari di motori di ricerca come Google è ormai indubbio.

Lo conferma una recente ricerca di Forbes e Talker Research, datata 2024, grazie alla quale è emerso che, ad oggi, buona parte degli utenti usa queste piattaforme per cercare informazioni prima di acquistare prodotti o di affidarsi a professionisti per un determinato servizio.

Attenzione, però: questa tendenza non riguarda tutti i consumatori perché, come ti mostrerò tra poco, il comportamento dell’utente dipende in gran parte dalla sua età.

Occupiamoci, per adesso, del perché i social sono diventati uno strumento utilissimo per effettuare ricerche online. Innanzitutto, sui social si possono reperire informazioni immediate e, soprattutto, aggiornate.

In secondo luogo, i contenuti sui social assumono la forma di immagini, brevi post o video. Sono quindi facilmente fruibili e permettono di recuperare informazioni utili in brevissimo tempo.

Non dimenticare, poi, che su queste piattaforme è facile trovare anche i cosiddetti UGC. Si tratta di contenuti creati da altri utenti reali, che descrivono prodotti, o condividono recensioni su servizi. Essendo post creati da chi realmente ha effettuato l’acquisto, si tratta di opinioni preziose, in quanto autentiche e affidabili.

Ricerche online, è finita l’era dei motori di ricerca?

In base a quanto detto fino ad ora, potresti pensare che l’era dei motori di ricerca sia finita. Tuttavia, non è così: è vero che i Social Media sono diventati degli strumenti preziosi per ottenere informazioni, ma è altrettanto vero che, ancora oggi, moltissime ricerche vengono effettuate su Google.

Lo testimonia la già citata ricerca di Forbes e Talker Research: l’84% delle ricerche sul web avviene ancora adesso utilizzando i motori di ricerca.

Tuttavia, come ti ho anticipato, ci sono delle differenze nei comportamenti degli utenti, differenze legate all’età dei consumatori.

Sono i più giovani, in particolare, a preferire le ricerche sui social rispetto a quelle su Google e altri motori di ricerca. Se la cosiddetta Gen-Z preferisce i social, però, all’aumentare dell’età aumenta la percentuale di utenti che, per reperire informazioni pre-acquisto, effettua ricerche sui motori di ricerca.

Come migliorare la visibilità grazie ai Social Media e alle ricerche online

Come si possono sfruttare i Social Media al pari dei motori di ricerca? Sono certa che, in base a quanto detto fino ad ora, te lo starai domandando.

Innanzitutto, il mio consiglio è quello di partire dalle basi: studia il tuo target di riferimento. Se ti rivolgi ad un pubblico abbastanza giovane, dovrai potenziale la tua attività sui social.

Quando ricercano informazioni prima di effettuare acquisti, gli utenti cercano soprattutto contenuti in formato video. Piattaforme come YouTube, quindi, potrebbero esserti di grande aiuto.

Puoi realizzare contenuti che presentino le modalità di utilizzo del prodotto, ma anche recensioni create da altri utenti per mostrare la validità della tua offerta.

Non dimenticare, poi, che anche i social vengono governati da algoritmi: per aumentare la tua visibilità, dovrai inserire parole chiave pertinenti all’interno dei tuoi post.

Ad ogni modo, il consiglio è comunque quello di non sottovalutare Google e gli altri motori di ricerca. I contenuti social dovranno sempre essere accompagnati da un sito web aziendale ottimizzato in ottica SEO.

Hai bisogno di aiuto per migliorare la tua presenza online, sia sui Social Media che su Google? Contattaci subito: studieremo insieme un piano d’azione efficace.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

TikTok e PMI, come creare una strategia vincente per aziende e professionisti

TikTok e PMI, come creare una strategia vincente per aziende e professionisti

Con un miliardo di utenti attivi ogni mese, TikTok è la piattaforma del momento. E potrebbe rappresentare la tua opportunità ideale per rendere visibile la tua attività, mostrandola ad un ampio pubblico. Purtroppo, però, questo Social Media funziona in maniera leggermente differente rispetto agli altri. Si tratta infatti di una piattaforma interamente basata sui video: a differenza di Facebook, per esempio, non potrai pubblicare post fatti solamente di testo e immagini.

Eppure, il potere dei video è innegabile: investire tempo e risorse nello sviluppo di contenuti su TikTok potrebbe quindi essere profittevole. Ma come iniziare e in che modo si crea una strategia realmente efficace, adatta a piccole aziende e attività professionali? In questa guida ti illustrerò gli step da seguire.

Strategia vincente su TikTok per aziende e professionisti: la personalizzazione dell’account

Il primo passaggio per creare una strategia efficace su TikTok, che ti consenta di ottenere visibilità, prevede l’ottimizzazione del tuo profilo.

Se ancora non ne hai uno, crea un profilo business. Se, invece, hai già un account, assicurati che non si tratti di un profilo personale. In questo caso, potrai passare all’account business immediatamente, senza alcun costo.

Questo passaggio è fondamentale: parte di una strategia profittevole su TikTok si basa sugli annunci pubblicitari. Annunci che, però, sono disponibili solo per gli account aziendali. Inoltre, i profili business hanno accesso a strumenti di marketing, che ti consentiranno di analizzare le prestazioni dei tuoi contenuti.

Non sottovalutare, poi, la fase di personalizzazione e ottimizzazione del profilo. Scegli la categoria che si avvicina maggiormente alla tua attività, imposta il tuo logo come immagine del profilo e scrivi una biografia appropriata.

Ricorda che le regole della SEO valgono anche per l’algoritmo della piattaforma. Assicurati, quindi, di includere le parole chiave pertinenti per la tua attività. In questo modo, quando un utente cerca determinate keyword, potrà trovare anche il tuo profilo.

Strategia vincente su TikTok: conosci il tuo pubblico

Altro step fondamentale per costruire la tua strategia su TikTok riguarda il tuo pubblico. Prima di iniziare a creare contenuti, dovrai infatti analizzare nel dettaglio il tuo target di riferimento.

In primis, perché per creare contenuti coinvolgenti devi necessariamente sapere a chi ti stai rivolgendo. In secondo luogo, comprendere il tuo target ti consentirà di impostare correttamente i contenuti pubblicitari: su questa piattaforma, la targetizzazione è molto specifica, e ti consente di raggiungere solamente persone potenzialmente interessate a te e alla tua attività.

Solo dopo aver compreso a chi ti stai rivolgendo potrà stabilire i tuoi obiettivi e pianificare, di conseguenza, video e contenuti. A proposito di obiettivi, concentrati su quelli SMART: specifici, misurabili, raggiungibili, pertinenti e tempestivi. Solo questo genere di obiettivi ti consentirà di analizzare la tua strategia in maniera obiettiva.

Creazione dei contenuti organici e a pagamento

Chiariti target e obiettivi, potrai finalmente creare i contenuti che renderanno efficace la tua strategia di marketing su TikTok.

Come per ogni social che si rispetti, su questa piattaforma potrai creare sia contenuti organici che sponsorizzati. I contenuti organici rappresentano una parte fondamentale della tua strategia: la portata organica, su questo social media, è molto elevata.

Questo significa che potrai creare contenuti gratuiti che verranno visti da molte persone, soprattutto se sono di alta qualità. Il che non dovrebbe essere difficile: se hai correttamente inquadrato il tuo target, capirai immediatamente quali sono i contenuti capaci di catturare l’interesse.

Ai contenuti organici dovrai però affiancare anche quelli a pagamento. TikTok permette agli account business di creare diverse tipologie di contenuti pubblicitari, dagli annunci in-feed ai Branded Effects (ossia dei filtri personalizzati che gli utenti possono utilizzare), senza dimenticare i brand takeover. Questa forma di annuncio è molto particolare, perché non si tratta di un semplice video. Puoi scegliere se condividere un video cliccabile, una GIF o un’immagine fissa, a seconda dei tuoi obiettivi.

Se hai dubbi sulla creazione dei video per TikTok o non sai quale tipologia di contenuto a pagamento scegliere, contattaci ora. Con una consulenza mirata, stabiliremo la strategia più corretta per la tua attività.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

Competenze digitali più richieste nel 2024

Competenze digitali più richieste nel 2024: quali sono le skills irrinunciabili

Viviamo in un mondo ormai completamente informatizzato: il fatto che le aziende prevedano, per i propri candidati, un set di competenze digitali non dovrebbe quindi stupire. Possedere determinate skills che hanno a che fare col digital, ormai, non è più considerato un plus: si tratta di una vera a propria necessità.

Chi non possiede tali competenze, di conseguenza, rischia di essere tagliato fuori dal mondo del lavoro. Se non vuoi rischiare di perdere opportunità lavorative in favore di altri candidati, dunque, devi necessariamente conoscere le competenze digitali più richieste nel 2024. Scopriamole insieme.

Cosa intendiamo con “competenze digitali”

Tra le competenze professionali da inserire all’interno di un cv, quelle che hanno a che fare con il digital sono fondamentali. Ma cosa sono le competenze digitali, esattamente?

Oramai, oggigiorno, tutti siamo in grado di fare ricerche sul web, ma anche di pubblicare post e commentare sui Social Media. Dunque, non possiamo includere queste capacità basilari tra le competenze digitali richieste dalle aziende.

Al contrario, chi possiede queste competenze è in grado di utilizzare con efficienza le varie applicazioni informatiche utili per lo svolgimento di una determinata mansione lavorativa.

Saper utilizzare correttamente le applicazioni, poi, non basta. È anche necessario farne un utilizzo sicuro, in modo da non compromettere l’incolumità e la salvaguardia dell’azienda per la quale si lavora.

Il mondo digitale, infatti, nasconde diverse insidie, e l’utilizzo non adeguato di dispositivi e app potrebbe mettere a repentaglio la sicurezza aziendale.

Competenze digitali più richieste del 2024: ecco quali sono

Entriamo ora nel vivo della questione e scopriamo quali sono le competenze digitali più richieste nel 2024, necessarie per mantenersi competitivi nel mercato del lavoro.

Tra quelle più utili, che in molti casi si rivelano addirittura necessarie, abbiamo innanzitutto quelle legate alla sicurezza informatica. Come abbiamo già accennato, utilizzare correttamente app, software e dispositivi è fondamentale per mantenere i dati dell’azienda al sicuro. Per questo i datori di lavoro e le aziende, soprattutto quando lavorano con dati e informazioni sensibili, ricercano spesso queste competenze in un candidato.

Inoltre, a seguito del boom di popolarità ottenuto dall’Intelligenza Artificiale e da chatbot come ChatGPT, anche le competenze che hanno a che fare con AI e algoritmi di apprendimento automatico sono ad oggi molto ricercate. Non dobbiamo pensare, tra l’altro, che queste competenze riguardino solamente i lavori che hanno a che fare con il digitale. L’AI, infatti, viene ormai applicata con successo a tutti i settori, dalla finanza alla sanità.

Tra le skills più ricercate, inoltre, abbiamo anche quelle che hanno a che fare con l’analisi dei dati. Ogni giorno, le aziende e i professionisti devono fare i conti con un enorme quantitativo di dati, che vanno adeguatamente interpretati e utilizzati per migliorare le performance aziendali. Per questo, hanno bisogno di personale che sia in grado di comprendere e analizzare tale enorme mole di informazioni. Non a caso, la ricerca di figure come quella del data analyst è aumentata esponenzialmente negli ultimi anni.

Content marketing, SEO e social media

Infine, tra le competenze digitali più richieste nel 2024 non possiamo dimenticare quelle che hanno a che fare con il digital marketing.

La SEO, la capacità di utilizzo dei Social Media con finalità aziendali e il content marketing possono fare la fortuna di imprese e attività professionali. Per questo, le attività ricercano figure competenti, in grado di padroneggiare tutti questi aspetti.

Chi conosce le regole SEO, infatti, è in grado di ottenere visibilità organica (ossia gratuita) sui motori di ricerca. In che modo? Con il content marketing, ossia il processo che consente di creare contenuti di valore, che siano in grado di destare l’interesse del pubblico.

Anche l’utilizzo corretto dei Social Media con finalità professionali è utilissimo per le attività d’impresa e professionali. Queste piattaforme permettono infatti di raggiungere un vasto pubblico e di stabilire un contatto diretto coi potenziali clienti.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

Social Media plan ecco come crearne uno realmente efficace per la tua attività

Social Media plan: ecco come crearne uno realmente efficace per la tua attività

Se hai intenzione di promuovere la tua attività sui social, avrai necessariamente bisogno di un Social Media Plan. Si tratta del tuo piano di comunicazione, che può anche prendere la forma di un vero e proprio documento.

Al suo interno verrà riassunta la strategia che adotterai sui tuoi profili social aziendali per ottenere gli obiettivi che ti sei prefissato. Se hai a disposizione un piano molto specifico, puoi inoltre avere la certezza di successo: un piano dettagliato, di solito, è anche molto efficace.

Il fatto è che, se non hai molta dimestichezza con il mondo dei social, creare un Social Media Plan efficace potrebbe sembrare difficile. In realtà, ti dimostrerò a breve che non lo è affatto: basta solo avere ben chiari gli obiettivi da raggiungere.

Andiamo allora a vedere come creare un piano social che funzioni e che ti permetta di raggiungere i tuoi obiettivi di marketing.

Cos’è un Social Media Plan

Per creare un piano che funzioni sul serio, innanzitutto, dovrai avere ben chiaro cos’è un Social Media Plan. Come ti ho accennato, con questo termine indichiamo il piano di comunicazione alla base della gestione dei tuoi profili social.

Più nel dettaglio, si tratta di un documento all’interno del quale vengono riassunti gli obiettivi che intendi raggiungere coi social, gli strumenti da utilizzare, le metriche da analizzare per la misurazione dei progressi.

Inoltre, contiene informazioni sul tuo pubblico e sulla concorrenza, oltre che l’elenco dei profili social che possiedi sulle varie piattaforme.

Come creare un Social Media Plan efficace: tutti i passaggi necessari

Il primo passo per creare un Social Media Plan efficace è quello che ha a che fare con l’individuazione del tuo target di riferimento. Questa analisi del pubblico ti consentirà di sapere con esattezza a chi ti stai rivolgendo.

In questo modo, potrai creare contenuti che rispondano ai loro interessi e ai loro bisogni. Inoltre, conoscere il tuo pubblico ti permetterà di concentrare gli sforzi sulle piattaforme che il tuo target utilizza maggiormente.

Altro step fondamentale per creare un piano efficace riguarda l’identificazione degli obiettivi. Questi dovranno essere SMART, ossia specifici, misurabili, raggiungibili, rilevanti e temporizzati. Inoltre, gli obiettivi sui social dovranno essere in linea con quelli della tua strategia pubblicitaria globale.

Non dimenticare, poi, di effettuare una dettagliata analisi dei competitor. Come avrai notato, la stragrande maggioranza dei tuoi concorrenti usa già i social media. Analizzare i loro comportamenti sulle varie piattaforme ti consentirà di capire cosa funziona meglio e cosa, invece, è assolutamente da evitare.

Gli step finali: ottimizzazione del profilo e applicazione della strategia

Oltre ad analizzare i concorrenti, per la realizzazione del tuo Social Media Plan dovrai anche effettuare l’analisi dei tuoi profili. Se ci sono aspetti da migliorare o da ottimizzare, anche tutte queste migliorie da effettuare andranno segnalate nel documento.

Solo dopo aver ottenuto tutte le informazioni appena analizzate potrai iniziare a creare i tuoi contenuti. Questi dovranno essere in linea con gli obiettivi, interessanti per il tuo pubblico e opportunamente calendarizzati.

Ogni Social Media Plan che si rispetti contiene infatti anche informazioni sulla frequenza di pubblicazione.

Ricorda due cose: 1- in medio stat virtus, quindi non eccedere ma non essere troppo restio, 2- less is more: se non hai nulla di interessante da pubblicare, meglio non pubblicare nulla

Compilare un piano social ti permetterà di stabilire un vero e proprio calendario editoriale, che ti consentirà di pubblicare il contenuto giusto al momento giusto, tenendo presente anche le richieste della tua audience, i loro bisogni e le loro aspettative.

Ricorda che tu sei lì per loro, per soddisfare le loro necessità, per far comprendere loro in che modo tu puoi essere di aiuto, non per mostrare il tuo ego.

Hai ancora dubbi sulla creazione di un Social Media Plan adatto alla tua attività? Ci penseremo noi a risolverli: contattaci subito per una consulenza.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

Galateo per i social media linee guida per una comunicazione efficace

Galateo per i social media: linee guida per una comunicazione efficace

Se gestisci una PMI o sei un professionista, sicuramente avrai almeno un profilo aziendale sui Social. Ma … lo sai che è necessario rispettare determinate regole che possiamo considerare alla stregua di un “galateo per i Social Media”?

Sono certa che sai bene che sulle piattaforme social ogni tipo di linguaggio compromettente o offensivo va evitato. Tuttavia, questa accortezza non basta.

Quando usi i social e vuoi rendere la tua comunicazione online efficace, dovrai necessariamente rispettare tutta una serie di linee guida. Per sfruttare appieno le potenzialità dei social, infatti, sarà necessario conoscere e rispettare il galateo social che ti consentirà, grazie alle buone maniere, di farti notare e di accrescere la tua popolarità come brand o come professionista.

Galateo per i Social Media: di cosa si tratta

Come ti ho anticipato, con il termine “galateo per i Social Media” si intendono tutta una serie di linee guida che dovrai tenere ben presenti quando pubblichi contenuti sui tuoi profili aziendali.

Purtroppo, lo saprai sicuramente bene, spesso sui social gli utenti (e, talvolta, anche i brand) credono di essere autorizzati a condividere opinioni e commentare fatti senza filtri.

Tuttavia, se non vuoi rischiare di perdere consensi e potenziali clienti, comportamenti del genere vanno accuratamente evitati. Ricorda infatti che, anche se le interazioni online avvengono dietro ad uno schermo, bisogna comunque tenere un comportamento rispettoso, proprio come avviene durante le interazioni offline.

Ricorda, inoltre, che anche pubblicare con una frequenza eccessiva spesso viene considerato alla stregua di un comportamento poco rispettoso. I brand che pubblicano troppo rischiano di perdere consensi e follower a causa di questa pratica scorretta.

Galateo Social Media: le regole da rispettare

Dato che, ne sono certa, non vuoi assolutamente perdere opportunità di business ma, al contrario, vorresti sfruttare il potere dei social per trovare nuovi clienti, analizziamo insieme le basi del galateo sui Social Media.

Innanzitutto, a seconda della piattaforma prescelta, dovrai adattare stile comunicativo e contenuti. In ogni caso, le regole basilari da rispettare sono comuni a tutti i Social Media.

Quando pubblichi sui social, evita di esprimere opinioni personali sui tuoi profili aziendali. Che si tratti di pareri politici, convinzioni religiose, altri giudizi o pensieri su argomenti che potrebbero dividere il tuo pubblico, i commenti andrebbero evitati.

Allo stesso modo, se verrai a contatto con pareri e opinioni altrui coi quali non sei d’accordo, esprimi pure il tuo punto di vista ma sempre con pacatezza ed educazione.

Inoltre, non dovrai mai dimenticare che i tuoi seguaci non sono sui social per comprare, ma per connettersi con altre persone e con i brand che amano.

Rispettare galateo per i Social Media significa anche evitare di trasformare il tuo account aziendale in una bacheca pubblicitaria. Al contrario, impegnati sempre a fornire consigli, valore e qualità ai tuoi seguaci.

Come gestire la comunicazione online: competitor, seguaci e notizie

Le linee guida del galateo Social Media chiariscono anche la gestione del rapporto coi concorrenti. Mai commentare negativamente: dovrai trattare ogni tuo competitor con rispetto. Allo stesso modo, il comportamento rispettoso dovrà essere garantito anche ai seguaci.

In caso di critiche, dovrai mantenere un atteggiamento costruttivo: alimentare le polemiche potrebbe essere controproducente.

Infine, prima di condividere informazioni, dovrai avere cura di verificare attentamente le fonti. La diffusione di informazioni non veritiere (le cosiddette “fake news”) va contro le regole delle buone maniere sui social.

Insomma, rispettare il galateo per i Social Media non è poi così difficile. Eppure, è fondamentale per il successo sui social e per una comunicazione online efficace. Impegnati quindi ad adottare sempre e comunque un comportamento rispettoso nei confronti dei tuoi seguaci. Verrai sicuramente ripagato e percepito come un professionista serio e affidabile.

Ti serve una mano per curare la tua comunicazione sui Social Media? Contattaci immediatamente: il nostro team è pronto per darti il supporto di cui hai bisogno.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

Social Media Manager come scegliere il migliore al quale affidarsi

Social Media Manager, come scegliere il migliore al quale affidarsi?

Sei alla ricerca di un professionista che si occupi della gestione dei tuoi profili social? Allora ti starai sicuramente domandando come trovare il Social Media Manager migliore al quale affidarti.

Comprendo bene che, soprattutto nel caso in cui tu non abbia una approfondita conoscenza del mondo dei social, potrebbe essere complicato individuare un professionista realmente valido.

Per questo ho creato una guida sintetica per te: in questo articolo scopriremo insieme chi è e cosa fa un Social Media Manager e, soprattutto, come trovare un professionista che sia davvero capace di aumentare la tua visibilità.

Chi è il Social Media Manager

Per individuare il Social Media Manager migliore che possa realmente aiutarti nella gestione dei tuoi profili, devi innanzitutto capire chi può definirsi tale.

Questa figura è attualmente richiestissima, dato che per costruire e potenziare la propria presenza online l’utilizzo dei social non è più un optional: è un must.

Il Social Media Manager, o SMM, è quella figura che gestisce i profili professionali dei suoi clienti sui social. Ovviamente, questo professionista non si limita a condividere post e foto: deve avere degli obiettivi ben definiti.

Inoltre, deve essere in grado di studiare un piano editoriale fatto su misura per il cliente, in modo da garantire il raggiungimento degli obiettivi di marketing digitale prefissati.

Si tratta, poi, di una figura che deve necessariamente fare formazione continua. I social media sono in costante cambiamento e questo un bravo SMM lo sa molto bene.

Oltre a dover creare post e contenuti coinvolgenti e attraenti per il pubblico, il professionista giusto sarà sempre al passo con gli ultimi trend di settore.

Cosa fa per i suoi clienti

Anche se, in base a quanto detto fino ad ora, avrai già capito di cosa si occupa questo professionista, scendiamo ancor più nel dettaglio.

Per individuare il Social Media Manager migliore al quale affidarti, dovrai necessariamente aver ben chiari i suoi compiti.

Il primo è ovviamente quello che riguarda la creazione di contenuti da condividere sui social media. Ma non è tutto: il SMM dovrà anche occuparsi delle tue campagne social a pagamento.

Altro aspetto di sua competenza, dunque, riguarda anche il monitoraggio di inserzioni e post sponsorizzati. Capire quali stanno funzionando e quali necessitano di modifiche è infatti fondamentale per sfruttare al meglio il budget pubblicitario dei clienti.

Ricorda poi che un buon Social Media Manager non improvvisa. Innanzitutto, prima di iniziare a creare contenuti deve necessariamente individuare il tuo target di riferimento.

Solo in questo modo potrà creare contenuti utili per i tuoi potenziali clienti.

Inoltre, deve possedere un’adeguata conoscenza di tutte le piattaforme social. Questo gli permetterà di adattare i vari contenuti ai formati tipici dei vari social media.

Come individuare il Social Media Manager migliore: abilità e tool che deve padroneggiare

Per aver la certezza di scegliere il Social Media Manager migliore sulla piazza, dovrai prestare attenzione anche alle abilità che possiede e ai tool che conosce e padroneggia.

Innanzitutto, un buon SMM possiede abilità basilari come la capacità di comunicazione e quella di scrittura.

Sa analizzare nel dettaglio report e dati e non teme prove, test e sperimentazioni.

Per quanto riguarda le piattaforme, un SMM non conosce solamente i vari social, ma anche le piattaforme ad essi collegate.

Ad esempio, deve saper utilizzare la Business Suite di Meta, necessaria per gestire la pubblicazione.

Inoltre, padroneggia anche tools esterni, come Google Trends, utilissimo non solo per gli esperti SEO, ma anche per lavora sui social. Permette infatti di individuare le tematiche più calde delle ultime ore.

Infine, un buon SMM sa utilizzare con profitto tools come Canva, che consentono di creare grafiche attraenti da condividere sui social.

Se stai cercando un Social Media Manager per aumentare la tua visibilità online, contattaci ora. Studieremo per te una strategia che si adatti al tuo business.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

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