osa significa NSFW e perchè devi sapere di cosa si tratta

NSFW, cosa significa, quando si applica e perché è importante conoscerlo

Se navighi abitualmente sul web o utilizzi i social media, sia per lavoro che per svago, ti sarà capitato almeno una volta di imbatterti nell’acronimo NSFW. Queste quattro lettere possono comparire mentre leggi un articolo o tenti di visualizzare una foto o un video postato sui social. Ma cosa significa esattamente NSFW e perché è importante conoscerlo? Si tratta di un’indicazione fondamentale, una sorta di etichetta che serve a individuare contenuti che potrebbero non essere adatti alla visione in luoghi pubblici o di lavoro. Analizziamo le caratteristiche e gli usi di questo tag in dettaglio.

NSFW: il significato dell’acronimo

NSFW è un acronimo, che viene dall’inglese “not safe for work”. Nella nostra lingua, possiamo renderlo con “Non sicuro per il lavoro”.

Questa sigla serve a indicare contenuti (come allegati, articoli, post, video o foto) che sarebbe meglio non aprire in luoghi pubblici o in ambito professionale. In pratica, è un avviso che ti suggerisce di evitare la visualizzazione di determinati contenuti quando sei al lavoro o in presenza di altre persone.

Immagina di trovarti in ufficio, circondato dai tuoi colleghi, e di aprire un video che si rivela essere esplicito o violento. Una situazione del genere potrebbe causare imbarazzo, mettere a rischio la tua reputazione professionale e, in alcuni casi, violare le politiche aziendali sull'uso appropriato di internet.

Il tag NSFW è quindi una sorta avvertimento preventivo, che aiuta gli utenti a evitare queste situazioni scomode.

Inoltre, è molto utile anche per chi pubblica il contenuto: se un creator ricevesse molte segnalazioni da parte degli altri utenti, potrebbe incorrere in blocchi dell’account o rimozioni dei post.

Si tratta, quindi, di un modo per avvisare gli utenti che il contenuto che stanno per vedere potrebbe urtare la loro sensibilità. In questo modo, l’utente potrà decidere se continuare a guardare o meno il contenuto.

Esiste inoltre una versione più estrema del tag NSFW: NSFL, acronimo di "not safe for life". Questo tag viene utilizzato per contenuti particolarmente traumatici o disturbanti, sconsigliati a qualsiasi età. Se ti imbatti in un contenuto contrassegnato come NSFL, è bene prestare massima cautela prima di procedere alla visualizzazione.

Quali sono i contenuti segnalati come non adatti al lavoro

Ti starai chiedendo quali tipi di contenuti vengono generalmente etichettati come NSFW. Tra i più comuni ti segnalo:

  • immagini o video contenenti nudità
  • audio o video volgari e espliciti
  • contenuti violenti.

La visione di questi contenuti sul posto di lavoro potrebbe rappresentare un vero e proprio rischio. In alcune aziende con politiche particolarmente severe, infatti, la riproduzione di materiale NSFW viene considerata una violazione delle norme interne, con conseguenze che vanno dal richiamo disciplinare fino al licenziamento.

Come funziona il tag NSFW sui social media

Per quanto riguarda il funzionamento del tag NSFW, questo dipende dalla piattaforma utilizzata. Ci sono infatti alcuni siti, come ad esempio Reddit, che danno la possibilità agli utenti di aggiungere manualmente il tag ai propri contenuti.

In questo modo, i visitatori vengono avvisati prima di aprire materiale potenzialmente inappropriato per la visualizzazione in pubblico o al lavoro.

Altre piattaforme, invece, utilizzano sistemi automatizzati per rilevare parole o immagini potenzialmente pericolose. In questo caso, il tag NSFW scatta in automatico grazie a dei filtri interni alla piattaforma.

Social Media come TikTok o Instagram applicano restrizioni e, generalmente, se il contenuto non rispetta le linee guida viene rimosso.

YouTube, infine, consente ai creator di applicare restrizioni, indirizzando i video sensibili solamente agli utenti maggiorenni.

Vuoi maggiori informazioni sull’applicazione dei tag NSFW? O ti serve aiuto per implementare una strategia di digital marketing per la tua attività professionale? Contattaci ora, il nostro team risponderà a ogni tua domanda.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

“Sputo Fatti” tutto sul nuovo trend social che divide il web

“Sputo Fatti”: tutto sul nuovo trend social che divide il web

Sono ormai settimane che i social, Instagram in particolare, pullulano di video legati al trend “Sputo Fatti”. Scommetto che anche tu, almeno una volta, ti sei imbattuto in un Reel o un video sui social in cui qualcuno esprime i propri pensieri, a volte in modo piuttosto colorito, con il chiaro intendo di suscitare reazioni contrastanti. Possiamo definire questo nuovo format il tormentone del momento: i video che iniziano con la ormai celebre frase “Sputo fatti” si stanno moltiplicando, nonostante il trend sia ancora relativamente nuovo.

Eppure, questa tendenza, pur essendo esplosa da poco, ha già diviso il web. C’è che la considera come il modo perfetto per esprimere le proprie opinioni e chi, invece, la critica duramente e reputa il trend “volgare”.

“Sputo Fatti”: l’origine del trend

Il format “Sputo Fatti” si è diffuso su Instagram e su TikTok e sta spopolando anche sulle altre piattaforme social. Si basa su un concetto piuttosto semplice: esprimere opinioni schiette su argomenti ritenuti scomodi.

Spesso si tratta di punti di vista personali, anche se l’obiettivo iniziale del trend era quello di mettere in luce verità difficili da digerire o situazioni che, secondo chi parla, andrebbero cambiate.

Il successo del trend non è passato inosservato: oggi lo sfruttano influencer, personaggi famosi e piccoli creator.

Anche aziende e professionisti, inoltre, hanno iniziato a utilizzarlo, integrandolo nelle loro strategie di Social Media Marketing. E questo non dovrebbe stupirti: un format del genere è in grado di attirare moltissima visibilità.

Per capire meglio l’origine di questo fenomeno, bisogna partire dal termine slang inglese “to spit facts”, che significa dichiarare qualcosa di vero, un fatto o un’opinione con cui l’oratore concorda. Tradotto in italiano, si è trasformato in “Sputo Fatti”.

Sputo Fatti, il format che divide il web

Nonostante il successo, come ti ho già anticipato questo trend non è privo di critiche. Anzi, in molti lo considerano una forma di espressione volgare.

Non manca però chi difende questa tipologia di contenuto, sostenendo che la sua esagerazione è volutamente ironica. In effetti, è proprio questa caratteristica ha contribuito alla sua popolarità.

Questo perché il trend nasce per la diffusione di verità scomode e, probabilmente, è stato proprio questo aspetto contradditorio a garantirgli popolarità.

Tuttavia, c’è anche chi solleva dubbi più seri. Un trend del genere, così schietto e immediato, potrebbe infatti favorire la diffusione di disinformazione.

Pensiamo, ad esempio, al fatto che le piattaforme di Meta hanno recentemente eliminato il fact-checking. Oggi, quindi, è molto più semplice diffondere notizie false o imprecise utilizzando questo format.

Tuttavia, è bene sottolineare che, con l’abolizione del fact-checking sui social, questo rischio si corre non solo con il trend “Sputo fatti” ma, più in generale, con qualsiasi tipo di contenuto social.

Come sfruttare il trend nella tua strategia social

Ti ho già anticipato che, oltre ad essere molto popolare tra i creator, il trend “Sputo Fatti” viene spesso utilizzato da aziende e professionisti per dare una spinta alle loro strategie di marketing online.

Infatti, basta trovare delle verità scomode che hanno a che fare col proprio settore di riferimento per creare un video potenzialmente virale.

Se vuoi creare un video in cui “sputi fatti” da condividere sui tuoi social aziendali, pensa a temi che fanno discutere o a punti critici che vuoi portare all’attenzione del tuo pubblico. Poi, esprimiti in modo chiaro e senza troppi giri di parole.

Ricorda, però, che un trend del genere non è adatto a tutti i contesti. In settori molto formali, ovviamente, potrebbe risultare fuori luogo.

Se invece il tuo brand ha un tono di voce più informale e diretto, questo format potrebbe essere la scelta giusta per aumentare l’engagement e la visibilità.

Vuoi introdurre questo trend sui tuoi profili social, o vuoi implementare una strategia di marketing online vincente? Contattaci subito. Studieremo insieme un piano d’azione adatto alle esigenze della tua attività.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

Budget Facebook e Instagram Ads come stabilirlo per massimizzare i risultati

Budget Facebook e Instagram Ads: come stabilirlo per massimizzare i risultati

Se vuoi utilizzare i Social Media per promuovere la tua attività, non puoi fare affidamento esclusivamente sulla ricerca organica. Per ottenere una maggiore visibilità, è fondamentale includere campagne pubblicitarie a pagamento all’interno di un piano di marketing online che sia realmente efficace.

E, quando si parla di pubblicità sui social, una delle domande che mi viene posta più frequentemente riguarda il budget per le Facebook e le Instagram Ads. Spesso, infatti, i miei clienti chiedono quale sia l’importo minimo da prevedere e quale spesa mensile media sia necessaria per ottenere risultati soddisfacenti.

Dato che si tratta di dubbi comuni a molti, ho deciso di creare questa breve guida, in cui ti illustrerò come stabilire un adeguato budget per le tue campagne pubblicitarie sulle piattaforme Meta.

Facebook e Instagram Ads: come definire il budget

Quando intendi avviare campagne Facebook Ads e Instagram Ads, il primo passo per stabilire il tuo budget consiste nel definire i tuoi obiettivi.

Un budget ben distribuito deve essere direttamente legato agli obiettivi che vuoi raggiungere. Ad esempio, potresti voler migliorare la brand awareness, ossia la conoscenza del tuo marchio presso il tuo target. Oppure potresti voler ottenere nuovi contatti, o incrementare le vendite.

Questi tre obiettivi richiedono strategie diverse e, di conseguenza, budget differenti. Inoltre, puoi scegliere di concentrarti su più di un obiettivo contemporaneamente: questo comporterà inevitabilmente un aumento del budget da stanziare.

Indipendentemente da quelli che intendi perseguire, definire gli obiettivi è un passaggio obbligato.

Senza obiettivi, infatti, non è possibile distribuire adeguatamente il tuo budget tra le varie campagne.

Qual è il budget minimo per una campagna sui social?

Considera, poi, che ad ogni obiettivo corrisponde un budget minimo per le Facebook e le Instagram Ads. Questo significa che l’importo da stanziare dipenderà dalla tipologia di attività, dalle sue dimensioni e dagli obiettivi prefissati.          

Come ti ho già anticipato, una delle domande che mi viene posta più spesso dai clienti riguarda la quota minima da stanziare ogni mese. Ovviamente, l’importo esatto dipende dalla tipologia di brand, dall’attività, dalle sue dimensioni e dai già citati obiettivi.

Se volessimo fare un discorso generale, comunque, per una campagna social per una lead generation che funzioni è necessario stanziare almeno 200 euro al mese per le micro-imprese. Per le piccole e medie imprese, invece, di solito bisogna stanziare almeno 20-30 euro al giorno: una campagna di lead generation, quindi, costa in media 600 euro al mese.

Per chi intende lavorare sulle conversioni, per esempio se hai un eCommerce di medie dimensioni, invece, i costi ovviamente lievitano. Si consiglia, in questo caso, di investire almeno 1.500 euro al mese in Facebook e Instagram Ads. Per determinati settori, potrebbero comunque essere sufficienti 900 – 1.200 euro al mese.

Ci tengo a sottolinearlo nuovamente: si tratta di cifre puramente indicative. Il budget effettivo da stanziare dipende infatti dal settore di riferimento, dalla quantità di competitor del tuo settore, dai tuoi obiettivi.

Strategie per massimizzare i risultati

Una volta stanziato il tuo budget per le Facebook e le Instagram Ads, dovrai suddividerlo in modo strategico.

Di solito, suggerisco un approccio misto, con una strategia che preveda la combinazione di più obiettivi.

Per la suddivisione, in linea generale, ti consiglio di destinare il 25% del budget a obiettivi quali brand awareness e interazioni. Le risorse restanti andranno invece indirizzate alle conversioni, che si tratti di vendite o lead.

Inoltre, è necessario analizzare attentamente i canali che meglio funzionano nel tuo settore di riferimento. Se i tuoi competitor ottengono migliori risultati su Instagram, ad esempio, il 60-70% del budget dovrebbe essere destinato a questa piattaforma.

Per aiutare le imprese, Meta mette a disposizione il Campaign Budget Optimization. Questo strumento permette di ottimizzare, in maniera del tutto automatica, la suddivisione del budget tra le diverse campagne.

Infine, è importante investire nei formati giusti. Ricorda che, su Instagram, il formato più performante è il Reel. Su Facebook, invece, anche i post con immagine, se sponsorizzati, possono funzionare.

Se hai ancora dubbi e non sai come suddividere al meglio il budget per le Facebook e le Instagram Ads, contattaci subito. Il nostro team potrà darti una mano.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

Il tuo profilo LinkedIn è davvero efficace Scopri come ottimizzarlo

Come ottimizzare il profilo LinkedIn? I passaggi per attrarre nuove opportunità

LinkedIn è una piattaforma social dalle molte potenzialità. Viene utilizzata dai recruiter per trovare candidati adatti a specifiche posizioni lavorative e anche da chi è in cerca di un primo impiego o di diverse prospettive professionali. Inoltre, è uno strumento utilissimo anche per liberi professionisti e per chi gestisce piccole o medie imprese.

Grazie a LinkedIn, infatti, puoi creare fiducia intorno alla tua attività professionale, migliorando le possibilità di acquisire nuovi clienti. Attenzione però, perché tutto questo è possibile solo se ti fermi un attimo a riflettere e ti poni una domanda fondamentale: il mio profilo LinkedIn è davvero efficace? Se non lo è, come posso ottimizzarlo?

Se, infatti, visitando il tuo profilo, un potenziale cliente troverà informazioni incomplete o poco chiare, è molto probabile che scelga un tuo concorrente che offre gli stessi (o quasi) servizi o prodotti la cui descrizione, però, risulta molto più efficace e persuasiva. Ecco, questo è solo uno degli esempi che dimostra quanto sia importante ottimizzare la tua presenza su questa piattaforma.

Non sai da dove iniziare? Nessun problema: ho creato questa breve guida per aiutarti. Ecco i passaggi da seguire per ottimizzare il tuo profilo su LinkedIn e per iniziare ad attrarre nuove opportunità di business.

Come ottimizzare il profilo LinkedIn: l’importanza del sommario

Il tuo profilo LinkedIn è, a tutti gli effetti, il tuo biglietto da visita online alla portata di tutti 24/24 7 giorni su 7. Per questo motivo, è molto importante che venga tempestivamente aggiornato e curato nei minimi dettagli.

Dati alla mano, sono tantissimi i potenziali clienti che utilizzano quotidianamente LinkedIn per la ricerca di informazioni. Se non ottimizzi la tua presenza, rischi di perdere opportunità, collaborazioni e clienti.

La prima sezione su cui concentrare l’attenzione è il sommario, noto anche come “headline”. Questa è la parte visibile agli utenti senza che accedano direttamente al tuo profilo.

Devi sapere che, quando un utente cerca un nome, tra i vari risultati vedrà anche il tuo unitamente al sommario. Ecco perché è importante che questa sezione contenga la tua qualifica e il nome del tuo brand. In questo modo, sarà immediatamente chiaro di cosa ti occupi.

Inoltre, è importante includere parole chiave rilevanti per la tua professione. Così, quando qualcuno effettuerà una ricerca usando quelle stesse keyword, il tuo profilo avrà più possibilità di comparire tra i risultati.

Immagini e informazioni: gli elementi giusti per ottimizzare il profilo LinkedIn

Anche le immagini, sia di profilo che di copertina, sono degli elementi a cui prestare attenzione se ti stai domandando come ottimizzare il tuo profilo su LinkedIn.

Una foto sbagliata potrebbe minare la fiducia dei tuoi potenziali clienti: per questo, è fondamentale scegliere un’immagine profilo professionale che infonda fiducia.

Come immagine di copertina, invece, è consigliabile optare per un banner che contenga il logo oppure i colori del tuo marchio o della tua azienda. Anche il banner deve poter comunicare immediatamente quali tipologie di prodotti o servizi che puoi offrire ai tuoi potenziali clienti.

Dovrai inoltre assicurarti che entrambe le immagini rispettino i formati consigliati da LinkedIn. Per la copertina, dovrai scegliere un’immagine da 1584×396 pixel, mentre la foto profilo deve avere un formato che rientri tra i 400x400 e i 7.680x4.320 pixel.

Altra sezione da ottimizzare al meglio è il cosiddetto riepilogo che ti permette di descrivere te stesso e la tua attività in 2.600 caratteri. In questa sezione del profilo dovrai spiegare come puoi aiutare i tuoi potenziali clienti e cosa fai in dettaglio.

Scrivi in modo chiaro e coinvolgente: questa è la sezione giusta per far emergere il tuo valore.

Esperienza, formazione e certificazioni per valorizzare il tuo profilo

Dopo aver compilato il riepilogo, se vuoi ottimizzare il tuo profilo LinkedIn al meglio dovrai occuparti anche delle sezioni aggiuntive.

In quella dedicata alle esperienze lavorative non limitarti alle informazioni essenziali. I dettagli aggiuntivi aiuteranno i tuoi clienti a comprendere il tuo valore e le tue reali competenze. Ricordati di inserire anche i casi di successo!

Un discorso analogo può essere fatto per le sezioni relative ad attività formative e certificazioni. Si tratta infatti di sezioni che mostrano ai tuoi potenziali clienti come hai costruito, passo dopo passo, la tua carriera.

Se ancora non hai ben chiaro come ottimizzare il tuo profilo LinkedIn e desideri un supporto personalizzato, contattaci subito: il nostro team sarà felice di aiutarti a valorizzare la tua presenza online.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

Facebook Ads piccoli consigli per ottenere grandi risultati

Facebook Ads: piccoli consigli per ottenere grandi risultati

Le Facebook Ads, nome con cui sono note le pubblicità sulla piattaforma Meta, possono dare la spinta giusta alla tua attività professionale o alla tua impresa. Ti consentono, infatti, di ottenere nuovi contatti e, soprattutto, un miglioramento numerico delle vendite e, quindi, del tuo fatturato. Per ottenere tutti questi risultati, però, devi conoscere questo preziosissimo strumento: non puoi utilizzarlo lasciando alcuni fattori al caso. In questa breve guida ti fornirò cinque consigli per ottimizzare al meglio le tue campagne sui social Meta. Si tratta di piccole chicche che ti consentiranno di ottenere grandi risultati. Vediamo in cosa consistono.

Facebook Ads: come ottenere risultati con promozioni e creatività ad alto impatto

Per ottenere risultati con le tue Facebook Ads dovrai, come prima cosa, sfruttare al meglio le promozioni. Attenzione, non ti sto assolutamente consigliando di sponsorizzare offerte in continuazione. Anzi, esattamente il contrario! Concentrati su promozioni di alto valore, che siano  rare e ben pianificate.

Le promozioni devono essere imperdibili e irripetibili: questo spingerà i potenziali clienti a fare clic sul tuo annuncio e, successivamente, a concludere la transazione.

Puoi attivare promozioni specifiche nei vari periodi dell’anno, sfruttando ad esempio le festività o le ricorrenze: il periodo natalizio o pasquale, oltre che eventi come il Black Friday, San Valentino, la Festa della mamma, del papà o dei nonni, sono occasioni perfette per creare promozioni irrinunciabili da sponsorizzare dal momento che sono realizzabili solo in un preciso momento dell’anno.

Le tue promozioni dovranno essere accompagnate da creatività ad alto impatto. Non dovrai concentrarti solo sul copy, il quale, ovviamente, dovrà essere persuasivo.

Le Facebook Ads devono anche essere supportate da immagini coinvolgenti o video che attraggano il pubblico. Le linee guida di Meta consigliano di sfruttare i caroselli o i Reels, due formati che attirano l’attenzione e che sono in grado di generare più facilmente conversioni.

Come gestire il budget e i cambiamenti delle Facebook Ads

Altro elemento da considerare è che per le Facebook Ads è necessario stanziare un budget. Questo, contrariamente a quel che si crede, non sempre deve essere elevato, anzi! Spesso, nella maggior parte dei casi, quando il target è ben definito e la geolocalizzazione molto delimitata, le risorse economiche da investire in pubblicità sui social possono essere davvero minime.

In ogni caso, talvolta un budget basso può funzionare: basta impostarlo adeguatamente, senza frammentarlo troppo.

Il terzo consiglio è, infatti, quello di impostare poche campagne, ma che funzionino davvero. Meglio poche, ma buone, insomma.

Per aiutarti, Meta ha creato uno strumento specifico, l’Advantage+ Shopping Campaign, che ti permetterà di suddividere al meglio il tuo budget senza errori.

Ricorda, poi, che ogni modifica alla campagna potrebbe comportare un calo delle performance e dei risultati. Evita quindi di modificare le Facebook Ads continuamente, o rischierai di interrompere il processo di apprendimento degli algoritmi della piattaforma.

La fase di test: sperimenta per migliorare

L’ultimo consiglio che voglio darti, e che ritengo preziosissimo, riguarda la fase di test. Non puoi limitarti a una sola versione delle tue Facebook Ads: è necessario, al contrario, creare più varianti di uno stesso contenuto per individuare quello che funziona meglio.

Testa diverse combinazioni di copy, immagini e formati per capire cosa è in grado di attrarre maggiormente il tuo pubblico target.

È vero che, soprattutto nei casi in cui si sfruttano promozioni a tempo limitato o legate a festività specifiche, fare test approfonditi può sembrare complesso. Tuttavia, l’analisi delle diverse campagne è fondamentale per ottenere risultati reali.

Puoi anche sfruttare i contenuti che hanno già funzionato in passato. Se hai già realizzato campagne di successo, puoi cioè riutilizzare i formati o i messaggi dei quali hai già testato l’efficacia, adattandoli alle nuove esigenze o ai nuovi periodi promozionali.

Vuoi sfruttare al meglio le potenzialità delle Facebook Ads, ma hai ancora qualche dubbio e non sai da dove iniziare? Contattaci ora: insieme possiamo creare una strategia vincente su misura per la tua attività.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

Blog del sito web aziendale ecco perché funziona davvero

Blog del sito web aziendale: ecco perché funziona davvero

Di solito, all’interno del sito web aziendale, non troviamo solamente la sezione dedicata all’impresa o al professionista e la pagina dei contatti. ormai frequente trovare anche un blog e, probabilmente, ti sarai già chiesto se questo funziona davvero e come sfruttarlo al meglio.

Te lo anticipo subito: il blog del sito web aziendale è uno strumento utilissimo in ambito marketing. Integrarlo nella tua strategia pubblicitaria online ti permetterà di raggiungere molti obiettivi, come un migliore posizionamento sul web e un maggior numero di opportunità di business.

Ovviamente, per ottenere benefici da questo strumento, dovrai però utilizzarlo adeguatamente.

Come il blog del sito web aziendale può fare la differenza

Molti brand e professionisti commettono un errore comune: considerano il blog del sito web aziendale come una semplice vetrina. In pratica, lo usano solo per pubblicare promozioni, offerte e prodotti.

È vero che il blog può essere utilizzato anche per questo, ma limitarsi a questa tipologia di uso non è profittevole.

Al contrario, dovrai concepire il blog aziendale come un vero e proprio strumento di marketing, da sfruttare per ottenere visibilità e per migliorare la tua web reputation.

Per raggiungere questi obiettivi, però, non basta pubblicare informazioni sui tuoi prodotti. Dovrai impegnarti a creare contenuti utili e di valore per i tuoi utenti.

Questo è il punto di forza del blog: ti consente di mantenere alto l’interesse del pubblico, offrendo contenuti che lo attraggono e lo fidelizzano. In questo modo, potrai consolidare il rapporto con i tuoi clienti e attirare nuovi contatti potenzialmente interessati ai tuoi prodotti o servizi.

Inoltre, i post del blog, se ottimizzati in ottica SEO, possono portare traffico organico qualificato al tuo sito, ossia visitatori già predisposti a concludere un acquisto.

Migliorare la web reputation e aumentare la brand awareness

Gestire correttamente il blog aziendale ti permette, come ti ho già anticipato, di rafforzare la tua web reputation.

La puoi considerare come uno degli obiettivi principali della tua strategia di digital marketing: il suo miglioramento non è affatto scontato, ma è un aspetto fondamentale. La reputazione online si costruisce con pazienza e coerenza, offrendo contenuti che rispondano alle domande del tuo pubblico di riferimento.

Quando fornisci informazioni utili e di qualità, il pubblico inizierà a percepirti come un esperto nel tuo settore e si fiderà di te. Questo aumenterà la probabilità che scelga i tuoi prodotti o servizi.

Inoltre, attraverso il blog puoi comunicare i valori e i punti di forza della tua attività, rafforzando la connessione con il pubblico.

Il blog è anche un potente strumento per migliorare la brand awareness. Contenuti utili e ben curati aiutano a posizionare il tuo marchio come un punto di riferimento nel settore, aumentando la visibilità e la riconoscibilità del brand.

Come sfruttare al meglio il blog del sito web aziendale

Per trasformare il blog del sito web aziendale in un efficace strumento di marketing, è fondamentale procedere con metodo e consapevolezza.

Il primo passo è definire una strategia chiara. Chiediti quali obiettivi vuoi raggiungere: migliorare il posizionamento, generare contatti, fidelizzare i clienti o aumentare le vendite? Una volta stabiliti gli obiettivi, potrai strutturare i tuoi post in modo coerente.

Per un’adeguata creazione, inoltre, è fondamentale un approfondito studio del tuo pubblico target.

A questo punto, dopo aver scoperto quali sono i contenuti potenzialmente interessanti per i tuoi potenziali clienti, potrai iniziare a pianificare e scrivere i contenuti.

Ricorda innanzitutto che i post dovranno essere ottimizzati, seguendo le regole della SEO. In caso contrario, i motori di ricerca non potranno mostrarti ai tuoi potenziali clienti nel momento in cui questi ultimi ricercano parole chiave pertinenti.

Inoltre, è bene garantire al pubblico contenuti sempre nuovi e diversificati: dovrai dunque pensare ad un piano editoriale ideato per soddisfare le esigenze del target.

Non dimenticare, infine, di analizzare traffico e risultati ottenuti grazie ai tuoi contenuti.

Se ti serve una mano per gestire al meglio il tuo blog aziendale, contattaci ora. Insieme possiamo creare una strategia su misura per la tua attività.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

Come creare un contenuto di successo una guida pratica

Come creare un contenuto di successo: una guida pratica

In un mondo sempre più digitalizzato, un contenuto ben realizzato può fare davvero la differenza per il fatturato della tua azienda. Se gestisci una PMI o un’attività professionale, saprai già che molti dei tuoi competitor pubblicano quotidianamente contenuti di vario genere per attirare il pubblico.

Quello che forse non sai ancora è quanto un contenuto adeguatamente strutturato possa essere potente. Una corretta strategia di content marketing può, infatti, rafforzare il brand, aumentare la visibilità di prodotti e servizi e contribuire al raggiungimento dei tuoi obiettivi.

Ma come si può progettare una strategia vincente? E, soprattutto, come si crea un contenuto di successo? Oggi cercheremo di scoprirlo insieme.

Perché creare un contenuto di successo è fondamentale

Quando lavori per creare un contenuto di successo, stai implementando una strategia di content marketing. Questo ramo del marketing digitale si basa sulla creazione di contenuti di vario tipo, come articoli per il blog aziendale ma anche foto, video o post per i social media.

Indipendentemente dal formato che hai scelto, un contenuto efficace deve necessariamente rispondere alle esigenze del tuo pubblico. Solo così potrà migliorare la tua reputazione online e portare valore reale alla tua attività.

Un contenuto ben strutturato ti consente innanzitutto di aumentare la visibilità online e di attirare sul tuo sito o sui tuoi canali social un gran numero di potenziali clienti.

Inoltre, ti permette di fidelizzare i clienti esistenti: offrire loro materiali utili e pertinenti li manterrà coinvolti e interessati.

Infine, creare post che lascino il segno ti permetterà di costruire fiducia e autorevolezza, facendoti percepire come un esperto nel tuo settore.

Tutto questo, ovviamente, presuppone una conoscenza approfondita del tuo pubblico. Un aspetto che, come vedremo a breve, è preliminare nella creazione di un contenuto di successo.

I passi per creare un contenuto di successo

Se il tuo obiettivo è quello di creare un contenuto di successo, dovrai partire da due elementi fondamentali.

Innanzitutto, dal tuo pubblico target: dovrai, cioè, identificare i tuoi clienti potenziali.

Il contenuto dovrà essere creato su misura per loro, per rispondere ad esigenze, problemi e bisogni. Ed è chiaro che, per creare un prodotto adatto, devi necessariamente sapere a chi ti stai rivolgendo.

Al contempo, dovrai creare un contenuto solamente avendo ben chiaro l’obiettivo, ossia lo scopo che vuoi ottenere. Un post pensato per aumentare la brand awareness sarà diverso da un testo progettato per generare conversioni immediate.

Una volta chiariti questi due aspetti, potrai passare alla fase di produzione, basandosi sulle tue esperienze sul campo e aiutandoti con fonti autorevoli.

Non dimenticare l’aspetto dell’ottimizzazione: il tuo contenuto dovrà contenere le keyword pertinenti. In questo modo, i motori di ricerca sapranno come classificare il tuo post e potranno mostrarlo ai potenziali interessati al momento della loro ricerca online.

Ricorda, infine, che ogni piattaforma ha il proprio linguaggio. Dovrai quindi adattare tono e formato del contenuto in base al canale scelto, che sia un blog, un social network o una newsletter.

L'importanza del calendario editoriale

Un elemento spesso sottovalutato nella creazione di contenuti è la pianificazione. Un calendario editoriale ti consentirà di organizzare la produzione e la pubblicazione dei tuoi contenuti in modo strategico, garantendo coerenza e continuità.

Non basta creare un contenuto di successo: dovrai pianificare e programmare la pubblicazione di diversi contenuti, senza lasciare nulla al caso.

In quest’ottica, il calendario editoriale è un elemento fondamentale da non sottovalutare quando si promuove un brand, perché ti consente di organizzare e gestire le pubblicazioni in maniera efficiente.

Creare e ottimizzare contenuti di successo può complesso, ma non dovrai affrontare questa sfida da solo. contenuti? Contattaci ora: il nostro team di esperti è pronto a supportarti nella creazione di una strategia su misura per la tua attività.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

Anno nuovo, pubblicità nuova come dare una svolta al proprio business grazie ai Social Media

Anno nuovo, pubblicità nuova: come dare una svolta al proprio business grazie ai Social Media

Forse non te ne sei ancora reso conto, ma i tuoi potenziali clienti sono sui Social Media e ogni giorno interagiscono con brand e professionisti già presenti su queste piattaforme.

La maggior parte dei consumatori utilizza abitualmente i social per orientarsi prima di acquistare un prodotto o servizio: se non utilizzi questi strumenti, o se li utilizzi in maniera sommaria, puoi perdere terreno rispetto ai tuoi competitor.

Inoltre, devi anche ricordare che i social mettono a disposizione tutta una serie di tool interni, grazie ai quali puoi reperire informazioni utilissime relative al tuo pubblico di riferimento.

Come iniziare al meglio il nuovo anno, dunque, se non con una strategia di Social Media Marketing efficace, che dia una svolta alla tua attività? In questa breve guida scoprirai come utilizzare queste piattaforme per accrescere il tuo business.

Pubblicità sui Social Media come strumento per accrescere il proprio business

Se il tuo obiettivo è quello di trovare nuovi clienti per aumentare il fatturato, non puoi tralasciare i tuoi profili sui Social Media. Queste piattaforme rappresentano una componente essenziale del marketing aziendale.

Oggigiorno sono tantissime le PMI, ma anche i professionisti, che utilizzano questi canali per aumentare la cosiddetta brand awareness e per ottenere visibilità.

Queste piattaforme, nate con la finalità di intrattenere, sono infatti un prezioso strumento per farsi conoscere da altri potenziali clienti.

La pubblicità sui social può aiutarti a farti percepire come autentico: si tratta infatti di un terreno virtuale dove condividere recensioni e testimonianze reali.

E sai benissimo che, al pari del passaparola, le testimonianze di clienti che ti conoscono sono preziose. I consumatori, infatti, più che di una pubblicità sponsorizzata e creata dal brand, si fidano di recensioni di altre persone reali.

I social, in questo senso, sono un mezzo per far sì che si sviluppi un senso di fiducia nei confronti dei tuoi prodotti o dei tuoi servizi. Le testimonianze di chi ti conosce incoraggeranno infatti i tuoi potenziali clienti che non hanno ancora concluso l’acquisto a fare affari con te.

Un valido aiuto per la fidelizzazione

Un errore spesso commesso dai brand e professionisti che utilizzano i Social Media nel tentativo di potenziare il proprio business è sfruttare queste piattaforme solamente per acquisire nuovi clienti.

Ricorda, però, che queste piattaforme sono fondamentali per la tua attività perché ti permettono anche di fidelizzare i clienti che hai già acquisito.

Dovrai dunque utilizzarli non solo per creare contenuti in grado di attrarre nuovi clienti, ma anche per restare in contatto con chi è già fedele al tuo marchio.

I social non sono fatti solo di annunci e post a pagamento. Puoi utilizzare i tuoi post e le app di messaggistica collegate ai social per comunicare in tempo reale coi clienti.

Social Media, non solo pubblicità: una fonte di dati preziosi

Ma uno degli aspetti che ti aiuterà a fare la differenza e a dare una svolta al tuo business riguarda i dati. I Social Media, infatti, sono una fonte preziosissima di informazioni sul tuo pubblico di riferimento.

Giusto per fare un esempio, i dati che puoi estrapolare dai tool pubblicitari messi a disposizione da Meta sono tantissimi. In pochi clic, puoi scoprire esattamente chi interagisce maggiormente con i tuoi contenuti: la località da cui si connettono, la lingua, persino l’età e il livello di istruzione.

Tutte queste informazioni ti permetteranno di delineare con precisione la tua buyer persona, ossia il tuo cliente ideale.

Utilizzando tutti questi dati, sarai in grado di migliorare tutte le tue campagne. Non solo quelle di marketing sui Social Media, ma anche quelle che avvierai su altri canali.

Vuoi sfruttare i Social Media per potenziare il tuo business ma non sai da che parte iniziare? Contattaci ora, implementeremo insieme la strategia più giusta per la tua attività.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

Comunicazione online come curarla in vista delle festività natalizie

Comunicazione online: come curarla in vista delle festività natalizie?

Le imminenti festività natalizie rappresentano un momento particolare dell’anno: si tratta del periodo in cui puoi sfruttare al massimo la comunicazione online per ottenere nuovi clienti.

Questo è infatti il periodo dell’anno in cui ti sarà più semplice trovare consumatori disposti a spendere.

È vero che, negli ultimi anni, la spesa media effettuata dai consumatori in questo periodo è diminuita, eppure la maggior parte di loro non rinuncia ai regali e agli acquisti legati ad accessori, addobbi e cibo.

Se hai una qualunque attività in proprio, quindi, il consiglio è di pianificare una strategia di comunicazione e di marketing adeguata, in modo da sfruttare al massimo tutte le opportunità che questo particolare periodo dell’anno può garantirti. I consigli che affronteremo insieme sono validi anche se gestisci un’attività professionale. Se offri servizi e non prodotti, infatti, potrai adattare la strategia al tuo specifico caso.

Strategia di comunicazione natalizia efficace: le operazioni preliminari

In primo luogo, per pianificare e adottare una strategia di comunicazione adatta a sfruttare le opportunità delle feste natalizie, dovrai analizzare attentamente il tuo target e gli obiettivi del tuo business.

Come qualsiasi strategia di marketing, anche quella natalizia prevede quest’analisi preliminare, senza la quale non potrai pianificare adeguatamente le attività necessarie per ottimizzare la comunicazione.

Altra operazione necessaria per sfruttare al massimo il Natale e le festività di fine anno è quella di stilare un piano editoriale tematico. Pensa a tutte le idee che potrebbero funzionare in questo periodo per creare post accattivanti da condividere sui social media o sul blog aziendale.

Quando posti nel periodo delle festività, poi, non dimenticare gli hashtag social correlati: ti garantiranno tantissima visibilità organica.

Comunicazione online a Natale: grafica e storytelling

Immagina poi i tuoi profili social e il tuo sito web come se fossero delle vetrine virtuali: come quelle dei negozi e delle sedi fisiche, puoi addobbarle con grafiche a tema natalizio.

Curare la comunicazione online nel periodo di Natale significa anche questo: attrai e stupisci i tuoi potenziali clienti con un abbellimento al tuo logo aziendale, aggiungendo una decorazione a tema.

Arricchisci il tuo sito con elementi grafici a tema e crea delle immagini di copertina social festive. Pensa alle copertine dei tuoi account come a dei cartelloni pubblicitari e crea una grafica festosa e attraente. App come Canva possono esserti d’aiuto e offrono spunti adatti alle festività.

II Natale è anche il periodo perfetto per raccontare storie: una corretta strategia comunicativa prevede uno storytelling a tema. Il tuo racconto dovrà suscitare emozioni nei tuoi potenziali clienti, facendo leva sull’empatia.

Anche se puoi sfruttare social e blog come canali di comunicazione, ricorda che newsletter e email si prestano benissimo allo storytelling.

Le promozioni legate alle festività

Uno dei fulcri della comunicazione online durante le festività natalizie è rappresentato dalle promozioni stagionali.

In questo senso, puoi agire in due modi: innanzitutto, puoi pensare di lanciare un prodotto o servizio dedicato, pensato cioè proprio per il Natale.

Un’alternativa più semplice e spesso utilizzata da aziende e professionisti è quella di creare una promozione a tempo, da lanciare poco prima delle feste e da condividere suoi social media per creare engagement. Ovviamente, dovrai pensare ad un copy adeguato e accattivante, ed essere certo di proporre il tuo prodotto o il tuo servizio migliore ad un prezzo vantaggioso.

Se possibile, infine, omaggia i tuoi clienti con un piccolo gadget o un dono per ringraziarli della loro fedeltà al tuo marchio o alla tua attività. Non è necessario che si tratti di un regalo costoso, ma è interessante personalizzarlo, magari in base al tipo di acquisto o interazione effettuata dal tuo cliente.

Ti serve una mano per implementare una corretta strategia di comunicazione per le festività natalizie? Contattaci subito, il nostro team ti aiuterà.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

Social media tra bisogno di visibilità ed etica professionale

Comunicazione sui Social media: il dilemma tra desiderio di visibilità

Oggi esaminiamo una questione spinosa: la responsabilità etica e morale degli influencer e dei Social Media Manager.

La tragica vicenda della ragazza morta a Roma, a seguito di un intervento di chirurgia plastica per apparenti complicazioni legate all'anestesia, impone interrogativi urgenti e una riflessione profonda sul ruolo degli operatori del mondo social. Le indagini sono ancora in corso, ma ciò che emerge dalle cronache è già un quadro inquietante.

Una giovane di oggi decide di cambiare il proprio aspetto e si affida a una clinica trovata sui social. Questa clinica, come si è poi scoperto, operava senza le necessarie autorizzazioni e senza adeguate misure di sicurezza. Inoltre, si parla di interventi pagati in nero con sconti allettanti: un sistema opaco che ha fatto leva sulla vulnerabilità di chi cercava risposte rapide e certezze immediate.

Ma possiamo davvero ignorare il ruolo che i social hanno avuto in questa tragedia? È difficile sostenere che la decisione della ragazza non sia stata influenzata da quelle immagini perfette e irraggiungibili che, giorno dopo giorno, ci vendono un ideale di bellezza. Un ideale che promette felicità e successo, ma che si rivela spesso un miraggio digitale, costruito con filtri e attente strategie di marketing.

In questi giorni, ad esempio, spopolano sui social una ragazza che sostiene come la bellezza consenta di vivere senza studiare né lavorare, e altre giovani che girano l’Italia promuovendo un noto gelato con allusioni che richiamano tutt'altro che il refrigerio estivo. Su questa vicenda sono peraltro in corso approfondimenti. Sono comunque messaggi tossici, che trasformano il corpo in merce e l’apparenza nell’unico valore riconosciuto.

E poi ci sono i Social Media Manager. Se quella clinica si è avvalsa di un professionista per promuovere i propri servizi, quale responsabilità ha questa figura?

Il compito di un buon Social Media Manager non è solo riempire un feed di immagini accattivanti, ma dovrebbe essere quello di verificare che l’attività rappresentata sia legale, autorizzata e sicura. Non farlo significa chiudere gli occhi di fronte ai rischi, tradendo il principio fondamentale dell’etica professionale. Lo stesso vale per influencer e creator: chi promuove prodotti o servizi deve assumersi la responsabilità morale delle scelte che consiglia ai propri follower che, ricordiamolo, sono spesso giovanissimi, non maturi, influenzabili.

Ma il problema non si limita ai singoli operatori. Le piattaforme social stesse hanno un ruolo centrale in questa dinamica. I loro algoritmi premiano i contenuti più scioccanti, provocatori o invidiabili. Così vediamo ventenni sfidarsi a colpi di outfit e accessori dal valore pari a un mutuo ventennale per molte famiglie. Viene naturale chiedersi: dove trovano i soldi? E, ancora più inquietante, quale messaggio trasmettono? Che il valore di una persona si misura dal prezzo delle scarpe che indossa? Che l’ostentazione è sinonimo di successo?

Non possiamo, però, limitarci a puntare il dito contro influencer o Social Media Manager. La colpa non è solo loro. È anche nostra, del pubblico che alimenta questa macchina a colpi di like e visualizzazioni; e dei genitori che restano a guardare.

Perché il problema, alla fine, è culturale. Chi ha insegnato a quella ragazza siciliana che la felicità dipendeva dal conformarsi a un ideale di bellezza? Chi le ha fatto credere che per essere accettata doveva somigliare a un’immagine su Instagram? Il sistema, certo; ma anche gli adulti che avrebbero dovuto proteggerla e guidarla. Ma hanno avallato una scelta senza i dovuti controlli.

Molti genitori, purtroppo, mettono in mano ai figli uno smartphone senza preoccuparsi di insegnare loro come usarlo. Preferiscono il silenzio di un ragazzo incollato allo schermo al compito, più impegnativo, di spiegare il valore dell’autenticità. Spesso, sono loro stessi i primi a cedere al fascino di quel mondo illusorio, incapaci di offrire esempi concreti di senso critico.

L’educazione, come la responsabilità, inizia in casa. E finché non ci guarderemo davvero allo specchio – senza filtri – continueremo a costruire una società dove l’apparenza vale più della sostanza. Una società in cui tragedie come questa non saranno che l’ennesimo capitolo di un libro già visto.
Iniziamo da chi ha trovato lavoro grazie ai social.
Chi lavora sui social, chi promuove un’attività, una persona o un’immagine, dovrebbe iniziare a porsi una sua etica. Altrimenti, si diventa complici.

Avv. Gianni Dell'Aiuto

ed etica professionale

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