Viviamo nell’epoca della connettività perenne, nella quale i social media sono diventati parte integrante della vita di adulti e giovani. Dai 10 anni in su, la maggior parte dei ragazzi possiede un account su almeno una piattaforma digitale e trascorre ore tra post, video, commenti e messaggi. Purtroppo, questo stretto rapporto tra ragazzi e tecnologia può anche avere un impatto negativo e causare danni alla salute mentale. E non sono solamente i genitori ad essere preoccupati: anche docenti, ricercatori e psicologi hanno iniziato a condurre studi in merito alla relazione tra mondo online e giovani fruitori. Non a caso, nel novembre 2024 il Parlamento australiano ha approvato una legge che vieta l’accesso ai social ai minori di 16 anni. Ma cosa dice esattamente la scienza in merito all’impatto dei social sulla salute dei giovani? E in che modo possiamo promuovere un sano rapporto tra giovani e tecnologia? Oggi voglio riflettere con te su questo argomento. Il mio obiettivo è quello di non demonizzare i social, ma di educare all’uso intelligente di questi strumenti online.
L’impatto negativo dei social media sui giovani
Che i social media possano avere un impatto negativo sulla salute dei giovani è indubbio.
Secondo una nota del Surgeon General risalente al 2023, infatti, quando gli adolescenti utilizzano i social per più di tre ore al giorno, il rischio di problemi mentali come ansia o depressione raddoppia.
Lo studio di riferimento ha preso in considerazione 6.595 adolescenti tra i 12 e i 15 anni e ha messo in evidenza un legame tra tempo trascorso sui social e sviluppo di problemi mentali.
Questo trend si mantiene anche in età da college: si pensa che i social media possano aumentare i casi di depressione tra gli studenti, con 300.000 nuovi casi che traggono origine dai comportamenti online scorretti. E più i soggetti sono giovani, maggiore è l’impatto negativo della tecnologia.
Inoltre, la scienza suggerisce che l’uso dei social possa peggiorare il sonno, oltre che ridurre l’autostima e causare sintomi depressivi negli adolescenti. Esistono poi evidenze scientifiche che mettono in luce come una riduzione dei social possa migliorare il benessere.
I punti da chiarire
Restano comunque dei punti da chiarire e, cosa più importante, la relazione tra giovani e social media non è necessariamente negativa a patto che si rispettino determinate condizioni.
Altri studi, infatti, hanno evidenziato come, in alcuni giovani, i social abbiano un effetto benefico. Non mancano infatti gli adolescenti che dichiarano che le piattaforme online li aiutino a sentirsi più accettati dai pari.
Inoltre, in molti casi, le piattaforme li hanno aiutati a esprimersi, a restare aggiornati e a entrare in connessione con gli altri.
Ci sono però molte cose che ancora non sappiamo sul rapporto tra ragazzi e tecnologia. Innanzitutto, andrebbe chiarito quali sono i contenuti che generano maggiori danni alla salute mentale dei ragazzi. Vanno poi individuati i target più sensibili e la frequenza limite.
Anche i benefici che la tecnologia è in grado di apportare, inoltre, andrebbero analizzati più adeguatamente. Allo stesso modo, bisognerebbe approfondire in quali circostanze e a quali utenti i social apportano maggiori giovamenti.
I consigli della scienza per migliorare il rapporto tra giovani e social media
Mentre attendiamo nuovi studi che possano mettere in luce i reali effetti negativi e i benefici dei social media sui giovani, è bene ricordare le linee guida fornite dall’American Psychological Association per promuovere un rapporto sano tra ragazzi e tecnologia.
Innanzitutto, dobbiamo sempre tenere a mente le differenze personali di ciascun ragazzo. Ognuno, infatti, reagisce agli stimoli in maniera differente.
Fatta questa doverosa precisazione, è bene ricordare che, per un utilizzo corretto delle piattaforme social, bisogna sempre sottolineare ai ragazzi che questi strumenti sono un mezzo per entrare in relazione con gli altri.
Per fasce di età molto giovani, tra i 10 e i 14 anni, è consigliabile attuare un monitoraggio serrato prima di permettere loro di utilizzare i social in totale autonomia. Inoltre, contenuti non adatti all’età o violenti vanno oscurati, ove possibile.
In caso di utilizzo eccessivo, è bene agire e limitare l’utilizzo delle piattaforme: vanno monitorate eventuali interferenze con sonno e altre attività quotidiane.
Infine, è bene prestare attenzione ai contenuti che promuovono il confronto, soprattutto relativo all’aspetto fisico, con gli altri.
Se vuoi approfondire questo attuale argomento, contattaci ora.
Laura Caracciolo, Social Media Manager