eredità digitale

Eredità digitale: cosa accade ai social e ai contenuti dopo la nostra morte?

Il GDPR non ha abrogato il d.lgs. 196/2003, l’ancora vigente Codice Privacy che è stato modificato e integrato, tra l’altro, con i commi da 2 a 5 dell’art. 2-terdecies che disciplinano l’eredità della nostra identità virtuale.

Infatti, tutto l’insieme di dati, immagini, pensieri, interazioni, tracce della nostra navigazione, vanno a formare il nostro “IO ONLINE”, che rimane in rete, anche contro la nostra volontà, dopo la morte della persona di cui è una rappresentazione digitale.

Ecco, quindi, che il legislatore italiano fornisce una disciplina di che cosa avviene nel momento in cui l’interessato viene a mancare e di come lo stesso possa comunque intervenire prima del suo decesso con una dichiarazione scritta non equivoca, specifica, libera e spontanea, presentata o comunicata al titolare del trattamento nell’ambito dell’offerta di servizi della società dell’informazione, allo scopo di impedire o disciplinare l’esercizio dei diritti connessi al trattamento post mortem dei propri dati personali che il primo comma riconosce (per quanto qui di interesse) da parte di chi agisca «per interesse proprio», in qualità di «mandatario dell’interessato», ovvero «per ragioni familiari meritevoli di protezione».

L’argomento riguarda ovviamente tutti ma, in particolare, i personaggi della rete, coloro che hanno creato una loro immagine, se non il loro lavoro, con contenuti online specialmente se gestiti in forma contrattuale da terzi.

Non dimentichiamo, infatti, che stiamo parlando sia di diritti della personalità sia di diritti patrimoniali che cadono in successione.

Immagini, like, commenti, e le continue interazioni, di un profilo social, rappresentano un patrimonio che dovrebbe essere gestito dagli eredi o, prima della morte, con uno strumento testamentario che preveda cosa deve accadere dell’immagine del de cuius, dei suoi contenuti e dei diritti economici che vi possono eventualmente gravitare intorno.

Tutto ciò, ci dice la legge, senza pregiudicare i diritti patrimoniali dei terzi, vale a dire aziende, operatori e piattaforme social.

La morte di una persona, infatti, determina oggi la successione sui propri dati personali online sia che questi configurino cose che possono formare oggetto di diritti» ex art. 810 c.c. sia sui rapporti contrattuali che ne derivano e che potrebbero perdurare dopo la morte di una persona.

Non lasciamoci trarre in inganno dalla circostanza che Facebook preveda norme contrattuali per poter decidere cosa fare del proprio profilo in caso di morte dell’utente.

Qui stiamo parlando di tutto il patrimonio di una persona che comprende anche la sua personalità online e che può essere gestita dagli eredi secondo il dettato codicistico in mancanza di testamento o di una norma contrattuale.

La vigente normativa fa del resto propendere ad una lettura in chiave di salvaguardia economica dei dati laddove riconosce il «diritto di difendere in giudizio i propri interessi», che comprende i familiari che possono proteggere, oltre al patrimonio, con la reputazione del defunto, quella propria. Una forte analogia con il diritto di autore.

Potrebbe quindi verificarsi che gli eredi abbiano interesse ad impedire che siano cancellati definitivamente o acquisiti da terzi, il sito web fonte di reddito, le e-mail ed anche un profilo social.

Non parliamo, anche qui, solo di personaggi pubblici. Recenti casi di suicidio dimostrano come sussistano interessi sia per la tutela in sede giudiziaria sia per possibili aspetti assicurativi. La Corte Federale Tedesca si è espressa in tal senso contro una piattaforma che negava l’accesso ai dati di una ragazza defunta per, a suo dire, a tutela della riservatezza della stessa.

L’argomento riguarda anche i Social Media Manager che, in molti casi, sono i veri e propri depositari e custodi di quell’enorme patrimonio di dati, informazioni e reazioni di terzi che costituiscono il valore morale ed economico non solo di pagine social, ma anche della persona.

Considerare, pertanto, la possibilità al momento della definizione di un contratto di gestire il non auspicato ma possibile caso di decesso del cliente, dovrebbe essere preso in considerazione anche al fine di evitare possibili contenziosi con gli eredi.

Avv. Gianni Dell’Aiuto

Profilo dell'attività su Google - Fatti trovare su Google www.emeracomunicazione.it

Google Business Profile: come ottimizzare la tua scheda Profilo dell'Attività in maniera efficace

Se possiedi un’attività commerciale o professionale operante principalmente sul territorio, devi assolutamente conoscere le potenzialità di Google Business Profile (GBP): il Profilo dell’Attività. Se questo nome non ti dice molto, forse conosci questo strumento con la sua vecchia denominazione, ossia Google My Business.

Si tratta del tool di Google che può metterti in contatto diretto con i potenziali acquirenti. Quando un interessato effettua una ricerca che ha a che fare con un prodotto o un servizio geolocalizzato, Google gli restituirà, come risultato, non solo un elenco di siti web, ma anche di Google Business Profile. Si tratta delle schede aziendali pertinenti con la ricerca dell’utente, che possono aiutarlo a trovare il servizio o il prodotto cercato recandosi presso le aziende ubicate nelle sue immediate vicinanze.

Naturalmente, per poter far in modo che gli utenti ti trovino al momento giusto, è importante ottimizzare la tua scheda aziendale GBP in maniera efficace. Scopriamo subito come.

Come funziona Google Business Profile

Puoi considerare Google Business Profile come una sorta di intermediario virtuale tra la tua attività e i tuoi potenziali clienti.

Creare una scheda GBP significa infatti permettere agli utenti di trovarti tra le attività pertinenti quando effettuano la ricerca di prodotti e servizi offerti su base locale.

Ma c’è di più: la creazione di un Google Business Profile legato alla tua azienda ti permetterà non solo di figurare tra i risultati di ricerca, ma anche di apparire su Google Maps.

Gli utenti avranno disposizione una scheda di riepilogo che, se compilata correttamente, conterrà non solo il nome della tua attività, ma anche l’indirizzo della tua sede, il tuo numero di telefono, gli orari di apertura e tutta una serie di altre informazioni utili per chi vuole entrare in contatto con te, coi tuoi prodotti o coi servizi che offri ai tuoi clienti.

Quali sono i suoi vantaggi

Il vantaggio più immediato che deriva dall’utilizzo di Google Business Profile dovrebbe dunque apparirti già chiaro. La tua scheda aziendale permette ai potenziali clienti di conoscere la tua esistenza. E questo può tradursi con un’opportunità di fare affari immediati.

Inoltre, lo strumento GBP permette alle aziende di monitorare i clic, controllare le azioni compiute sulla scheda aziendale, analizzare il traffico. Gli strumenti di analisi di Google Business Profile sono gratuiti, così come è gratuita la creazione del profilo aziendale.

Google Business Profile: come creare e ottimizzare una scheda aziendale

Se vuoi iniziare a sfruttare le potenzialità di Google Business Profile, però, devi subito ottimizzare al meglio la tua scheda aziendale.

Per far questo, devi prima di tutto averne una: ti basta possedere un account Google e iniziare a creare la scheda sfruttando il sito ufficiale Profilo dell’attività.

La creazione della scheda è abbastanza intuitiva, quindi non ci soffermeremo molto su quest’aspetto. Ciò che ci interessa maggiormente è l’ottimizzazione corretta del Google Business Profile. Solo un profilo correttamente ottimizzato ti darà dei risultati concreti in termini di visibilità: la tua scheda dovrà dunque apparire in alto, tra le prime mostrate da Google per le keyword pertinenti.

Puoi ottenere questo risultato concentrandoti su questi cinque aspetti, da non sottovalutare assolutamente se vuoi ottenere risultati sensibili grazie a GBP:

  1. imposta un titolo adeguato: il titolo della scheda deve coincidere con il nome della tua attività. Potresti valutare di aggiungere keyword pertinenti, ma senza esagerare e limitandoti ad un massimo di due parole chiave;
  2. presta attenzione a categorie e sottocategorie: al momento di impostarle, seleziona quelle strettamente pertinenti col tuo business;
  3. incentiva le recensioni: i tuoi clienti possono lasciare recensioni legate all’attività proprietaria di un Google Business Profile. Non temere di chiedere ai tuoi clienti soddisfatti di scriverne una, per fornire indicazioni utili per gli utenti interessati;
  4. condividi post e foto: la tua scheda GBP può essere arricchita con post, immagini e altro materiale utile per i clienti. Condividi regolarmente aggiornamenti per mostrare ai potenziali interessati di cosa ti occupi;
  5. cura la SEO del tuo sito web aziendale: collegare il tuo Google Business Profile ad un sito web ottimizzato in ottica SEO avrà impatto positivo sul posizionamento della tua scheda GBP. Ad una scheda associata ad un sito correttamente ottimizzato, infatti, verrà assegnato un posizionamento migliore.

In più, una fantastica novità: è possibile inserire i link verso i seguenti principali social media:

  • Instagram
  • LinkedIn
  • Pinterest
  • TikTok
  • Twitter (X)
  • YouTube
  • Facebook

Hai bisogno di aiuto per ottimizzare la tua scheda aziendale Google Business Profile? Contattaci immediatamente, il nostro team saprà come aiutarti.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

tik tok come si usa (1)

TikTok per il marketing: la guida step-by-step per iniziare ad usare la piattaforma

Se utilizzi i Social Media per trovare nuovi clienti, non puoi più fare a meno del marketing su TikTok. Inizialmente, questa piattaforma di condivisione di video brevi era utilizzata in prevalenza da giovani e, per tale ragione, le aziende ed i professionisti la guardavano con una certa diffidenza. Oggi, però, le cose sono cambiate: questo social conta, a livello mondiale, circa un miliardo di utilizzatori ogni mese.

Inoltre, l’età media di chi usa TikTok si è modificata, innalzandosi. Questo significa che vale la pensa considerare di includerlo nel proprio piano pubblicitario se vogliamo sfruttare al meglio le potenzialità del Social Media Marketing.

Tuttavia, conosco bene le difficoltà che un nuovo iscritto potrebbe incontrare: a prima vista, utilizzare al meglio TikTok, soprattutto con finalità pubblicitarie, potrebbe sembrare difficile.

Per questo, ho realizzato questa guida step-by-step per permetterti di iniziare ad usare questo social con finalità pubblicitarie.

TikTok per il marketing: come iniziare

Il primo passo da compiere, se ancora non lo hai fatto, è quello di scaricare l’app ufficiale, disponibile gratuitamente sia su Google Play che su App Store. Fatto questo, non potrai iniziare ad utilizzare TikTok per il marketing se prima non effettuerai la registrazione alla piattaforma.

Niente di troppo complesso, comunque: ci vorranno soltanto un paio di minuti. Puoi decidere di accedere in maniera diretta con Gmail, Facebook o Twitter, o creare un account impostando username e password.

Fatto questo, potrai iniziare ad impostare il tuo profilo. Ricorda che, dato che userai la piattaforma per aumentare la visibilità della tua attività, dovrai scegliere un account aziendale.

Gli account personali o quelli per creator non danno infatti la possibilità di usare i potenti tools che TikTok Business mette a disposizione delle aziende.

Una volta impostata o modificata la tipologia di account, dovrai infine modificare il profilo, arricchendolo con le informazioni relative alla tua attività. Se lo vorrai, potrai anche collegare i tuoi account aziendali creati su altri social, per mostrare agli utenti ogni sfaccettatura della tua impresa o della tua professione.

Ottimizzazione del profilo TikTok per il marketing

Prima di proseguire e scoprire come iniziare a pubblicare i tuoi video, è necessario spendere qualche parola sull’ottimizzazione del tuo account su TikTok.

Come vedrai nel momento in cui darai inizio alla creazione del tuo profilo per pubblicizzare il tuo lavoro, avrai pochissimi caratteri per far capire agli utenti di TikTok chi sei e di cosa ti occupi.

Dovrai dunque prestare attenzione ad ogni aspetto del tuo account, iniziando dalla foto profilo: deve necessariamente essere rappresentativa del tuo brand. Se hai un logo, utilizzalo come immagine profilo. In caso contrario, dovrai far in modo di scegliere una foto che rappresenti te e la tua attività.

Per quanto riguarda, invece, la sezione Biografia, avrai solamente 80 caratteri per descrivere ciò che fai. Dovrai puntare tutto sulla sintesi, cercando però di essere coinvolgente.

Come pubblicare i video

Quando avrai ultimato l’ottimizzazione dei tuoi account TikTok aziendale, potrai finalmente iniziare a creare i tuoi contenuti.

La condivisione di video sulla piattaforma è abbastanza immediata: per registrare il tuo contenuto, innanzitutto, dovrai avviare la modalità fotocamera mediante la scheda centrale dell’app.

Questo Social Media permette di arricchire i tuoi video con effetti speciali, accessibili dalle icone a destra. Potrai decidere di aumentare o diminuire la velocità di riproduzione, di aggiungere filtri, effetti o brani musicali, di creare un video unico o registrare più video brevi da unire poi in un contenuto unico.

Una volta creato il video, dovrai aggiungere una descrizione pertinente, che potrai arricchire di hashtag che abbiano a che fare col contenuto da te creato.

Prima di condividere il tuo post ricorda che, quando utilizzi TikTok con finalità legate al marketing, valgono le stesse regole di utilizzo valide per gli altri Social Media. I tuoi contenuti dovranno essere interessanti e utili per il tuo pubblico target.

Hai difficoltà nella creazione del tuo profilo aziendale su TikTok? Oppure integrare questo Social Media nel tuo piano marketing ma non sai da dove iniziare? Contattaci ora per una consulenza.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

Twitch, una risorsa per le piccole aziende come sfruttarlo al meglio

Twitch, una risorsa per le piccole aziende: come sfruttarlo al meglio

Se stai cercando un nuovo canale per condividere video con i tuoi potenziali clienti, oltre a YouTube e a TikTok ti consiglio di valutare Twitch e le sue numerose potenzialità.

Al pari di YouTube, Twitch permette a chi crea contenuti di condividere video con i seguaci. C’è, però, una profonda differenza tra questa piattaforma e gli altri Social Media: su Twitch, infatti, i contenuti vengono condivisi in diretta.

Chi desidera utilizzare questa piattaforma di streaming non potrà limitarsi a creare un video e a caricarlo per renderlo disponibile per gli interessati. Tutto dovrà avvenire in tempo reale.

Questa particolare piattaforma è ampiamente utilizzata nel mondo del gaming, ma offre numerose opportunità di marketing. Anche i business, in particolare le piccole attività, possono trarre vantaggio dall’utilizzo di Twitch. Scopriamo insieme come puoi utilizzarla per promuovere la tua attività.

Cos’è Twitch

Il potenziale dei contenuti video per il marketing è ormai ben noto. Secondo il noto sito web tedesco Statista, che si occupa di sondaggi e dati, il numero di spettatori dediti alla visione di contenuti video è destinato ad aumentare.

Nel 2024, potremmo addirittura superare i 164 milioni di utenti che, ogni giorno, dedicano del tempo alla fruizione di contenuti video.

Buona parte di questi spettatori già oggi utilizza regolarmente Twitch. Si tratta della piattaforma di live streaming più popolare al mondo, acquistata da Amazon nel 2014.

Come ti ho già anticipato in apertura, Twitch è molto popolare tra gamer e appassionati di videogiochi anche se i contenuti condivisi quotidianamente al suo interno sono molto vari. Il canale è utilizzato anche da cuochi, artisti di vario genere, sportivi.

Con alle spalle più di dieci anni di streaming, la piattaforma conta più di 35 milioni di visitatori unici mensili, ed è quindi ovvio che moltissime attività abbiano deciso di sfruttare la popolarità del live streaming per sponsorizzare prodotti e servizi.

Pubblico e potenzialità

Prima di cominciare ad utilizzare questa piattaforma e di integrarla nel tuo piano marketing, dobbiamo analizzare nel dettaglio gli utenti che la utilizzano quotidianamente. In questo modo, sarai in grado di comprendere se coloro che utilizzano Twitch potrebbero essere potenzialmente interessati a ciò che hai da offrire.

In primo luogo, va considerato che il pubblico di Twitch è in gran parte composto da utenti di sesso maschile stando alle rilevazioni del 2022, il 65% degli utenti è rappresentato da uomini.

Inoltre, gli iscritti sono prevalentemente dei giovani: il 75% degli utenti iscritti ha tra i 16 ed i 34 anni. Se il tuo intento è quello di attrarre un pubblico under 35 e prevalentemente maschile, si tratta della piattaforma giusta.

Come utilizzare Twitch per promuovere aziende e attività

Ora che conosci le potenzialità di Twitch per il marketing, ti aiuterò a capire, in concreto, come utilizzarlo per promuovere il tuo business.

I video live si prestano benissimo per la condivisione di lezioni, contenuti a scopo informativo/educativo, dimostrazioni in diretta.

Altra tipologia di contenuto molto interessante che può essere veicolata con Twitch è quella “dietro le quinte”. Questa tipologia di video permette di soddisfare le curiosità che i clienti o i potenziali interessati nutrono nei confronti di un prodotto e/o nella genesi di un servizio.

Puoi infine usare Twitch per rispondere alle domande più frequenti dei potenziali clienti. Non dovrai avviare una sessione live solamente quando avrai contenuti da proporre: la piattaforma permette agli spettatori di interagire con lo streamer, ponendogli domande in diretta.

Questa tipologia di live ti permetterà non solo di rispondere agli interrogativi dei tuoi seguaci, ma anche di stabilire con loro un contatto diretto.

Se vuoi cominciare ad utilizzare Twitch all’interno di un piano marketing integrato, contattaci ora: analizzeremo insieme il tuo business e individueremo i contenuti che fanno per te.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

Pagina LinkedIn le strategie SEO che devi conoscere per ottimizzarla al meglio

Pagina LinkedIn: le strategie SEO che devi conoscere per ottimizzarla al meglio

Se gestisci una piccola impresa o un’attività professionale, fermati un attimo e considera seriamente di aprire una pagina LinkedIn aziendale. Ti spiego perché.

LinkedIn, oramai è risaputo, è il social media perfetto per aziende e lavoratori: permette non solo di cercare impiego, ma anche di trovare clienti, collaboratori, partnership e opportunità.

Tutto questo, però, non avviene magicamente e semplicemente creando una pagina aziendale: come tutti gli strumenti, anche questo va ottimizzato, seguendo le regole della SEO.

In questa breve guida, ti illustrerò le basi della SEO per la tua pagina LinkedIn aziendale. Applicandole, potrai essere sicuro che la tua attività verrà mostrata quando qualcuno effettuerà ricerche pertinenti su questo utilissimo social.

Cos’è e come funziona la SEO per una pagina LinkedIn

Spesso tendiamo a pensare che la SEO si riferisca all’ottimizzazione di siti, blog e contenuti per il web. Dimentichiamo quindi che anche i Social Media sono dotati di algoritmi e di un motore di ricerca interno.

La conseguenza è che, se non ottimizziamo correttamente la pagina LinkedIn aziendale, l’utilizzo di questo social per accrescere il business e aumentare i clienti è praticamente inutile.

Al contrario, è fondamentale dedicare del tempo alla tua pagina LinkedIn ottimizzandola in ottica SEO. Questo significa lavorare sulla pagina e sui post che condividi per far in modo che, tramite la ricerca sul social, gli interessati possano trovarti quando effettuano delle ricerche pertinenti.

La SEO su LinkedIn funziona in maniera del tutto simile a quella che utilizziamo per posizionare al meglio i nostri contenuti web sulla SERP di Google.

Perciò devi preliminarmente effettuare una rigorosa ricerca di parole chiave pertinenti, da utilizzare sia sulla pagina aziendale, sia sui post che scriverai e condividerai con i tuoi collegamenti.

In questo modo, sarà molto più semplice per potenziali clienti e partner che non ti conoscono trovarti su LinkedIn.

Come ottimizzare la pagina LinkedIn aziendale in ottica SEO

Adesso che sai a cosa serve e perché la SEO è fondamentale per la tua pagina LinkedIn, cerchiamo di capire nel dettaglio come ottimizzare i contenuti che condividerai sul social.

Il primo step per migliorare la SEO di una pagina LinkedIn è quello di personalizzare l’URL. Oltre a modificare l’indirizzo aggiungendo il nome della tua attività, puoi anche decidere di aggiungere all’URL delle parole chiave che hanno a che fare con il tuo settore di riferimento.

Per fare un esempio, se sei uno psicologo professionista, puoi usare la formula nome-cognome-psicologo.

Presta inoltre attenzione alla sezione “Chi siamo”: si tratta dell’area specifica della pagina LinkedIn aziendale dove dovrai inserire tutte le informazioni sulla tua attività professionale.

Non dovrai dimenticare di aggiungere le parole chiave pertinenti anche in questa sezione della tua pagina, se il tuo obiettivo è quella di ottimizzarla correttamente a livello SEO.

Ricorda, infine, che LinkedIn permette di condividere post e contenuti con gli utenti iscritti. Anche questi contenuti dovranno contenere le keyword che hai preventivamente selezionato. Per coprire le parole chiave fondamentali per il tuo settore di riferimento e per mantenere una certa costanza di pubblicazione, il mio consiglio è quello di elaborare in anticipo un piano editoriale.

I fattori di ranking utilizzati da LinkedIn

Ricorda, infine, che anche LinkedIn, così come i motori di ricerca sul web, utilizza dei fattori di ranking per determinare il posizionamento dei risultati.

Tener conto di questi fattori ti permetterà di ottenere un posizionamento migliore e, di conseguenza, renderà più facile agli utenti trovare la tua pagina LinkedIn aziendale.

I fattori di ranking SEO utilizzati da LinkedIn, come avviene anche con quelli Google, sono in realtà segreti. Tuttavia, gli esperti di Social Media Marketing ne hanno individuati tre fondamentali:

  • parole chiave pertinenti;
  • completezza della pagina LinkedIn;
  • costanza negli aggiornamenti.

Se vuoi ottimizzare correttamente la tua pagina LinkedIn a livello SEO, quindi, oltre ad individuare le parole chiave pertinenti dovrai anche completare tutte le informazioni della pagina stessa.

E, una volta creata, dovrai aggiornarla spesso, condividendo post e informazioni utili per partner e potenziali clienti.

Hai bisogno di aiuto per ottimizzare la tua pagina LinkedIn aziendale a livello SEO? Contattaci subito per una consulenza mirata.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

Copywriting per social media come creare testi efficaci per rendere i tuoi post vincenti

Social Media e Copywriting: come creare testi efficaci per rendere i tuoi post vincenti

Utilizzare i Social Media per pubblicizzare la propria attività lavorativa non significa solamente condividere foto e video: anche un copywriting efficace è fondamentale per la riuscita di una strategia di marketing digitale.

Disporre di una strategia impeccabile, senza però che i contenuti multimediali siano accompagnati da testi adeguati, è praticamente inutile.

Tuttavia, purtroppo, spesso aziende e professionisti tendono a sottovalutare l’importanza del copy dei post condivisi sui social. Ecco perché oggi voglio parlarti nel dettaglio dei copywriting efficace per i profili social professionali e della sua importanza all’interno di una strategia di Digital Marketing.

L’importanza del copywriting nel marketing

Prima di capire come creare dei post vincenti grazie ad un copy efficace, dobbiamo innanzitutto capire qual è l’esatto ruolo del copywriting nell’ambito del marketing in generale e dei Social Media in particolare.

In ambito pubblicitario, con copywriting intendiamo l’arte di produrre testi che servano a sponsorizzare e a vendere. Quindi, possiamo definire un copy come un qualsiasi testo prodotto con finalità promozionali.

Come saprai benissimo se hai già implementato una strategia di Digital Marketing per promuoverti, esistono differenti canali che possono darti la possibilità di aumentare la tua visibilità mediante uno o più testi. Pensa, ad esempio, al tuo sito web, al blog aziendale o all’email marketing.

I testi che condividi mediante e-mail e web devono essere persuasivi perché il loro scopo è convincere il tuo pubblico ad effettuare acquisti o a sceglierti come professionista.

Se hai dei profili aziendali sui maggiori Social Media, saprai anche che, oltre che condividere contenuti multimediali quali foto e video, queste piattaforme consentono anche di condividere contenuti testuali.

E anche post testuali e didascalie ai contenuti condivisi sui social rientrano nell’ambito del copywriting con scopo promozionale.

Scrivere testi non basta

Perché sia efficace, il copywriting per i Social Media presuppone tutta una serie di interrogativi preliminari che orienteranno la stesura del testo.

In primis, dovrai conoscere il target a cui ti riferisci: un copy sarà efficace e persuasivo solamente nel caso in cui riuscirà a parlare in maniera diretta a coloro che potrebbero essere interessati alla tua attività.

La conoscenza del pubblico ti consente non solo di scrivere testi che siano interessanti per il target, ma anche di “parlare la loro lingua”. A seconda delle caratteristiche del tuo pubblico potrai adattare il tuo tone of voice, creando un linguaggio tutto tuo che ti aiuterà a distinguerti dalla concorrenza.

L’analisi preliminare che dovrai avviare prima di scrivere un testo per i social riguarda poi i competitor. Analizzare la concorrenza ti permetterà infatti di scoprire quali sono le tipologie di contenuto che meglio si adattano al tuo mercato.

Utilissimo, infine, individuare gli obiettivi che vuoi raggiungere tramite i testi che condividerai sui tuoi profili social aziendali.

Copywriting sui Social: consigli per creare testi efficaci

Fino ad ora ci siamo limitati alla teoria, ma adesso passeremo alla pratica: prima di concludere, ti illustrerò come creare dei testi efficaci per i post sui social.

Innanzitutto, ricorda che una delle regole basilari del copywriting efficace è quella di evitare il semplice copia e incolla degli stessi testi su tutti i canali social esistenti.

Questo non significa che non potrai riutilizzare uno stesso contenuto o una medesima idea. Tuttavia, prima di condividere uno stesso testo su più piattaforme, dovrai effettuare le opportune modifiche, adattando il copy alle piattaforme dove hai intenzione di condividere il tuo testo.

Quando scrivi un testo per i Social Media, poi, ricordati che dovrai renderlo fruibile. I social sono canali che ti permettono di comunicare in maniera immediata, e dunque il copy, per essere efficace, deve essere altrettanto immediato.

Evita espressioni ridondanti e complesse e non dimenticare gli hashtag laddove necessari. Questi andranno posizionati alla fine per evitare di rendere la lettura pesante.

Infine, concludi il post con una Call To Action, in modo da indicare al tuo pubblico l’azione da compiere subito dopo la lettura.

Hai qualche dubbio sul copywriting per i post sui Social Media? Allora contattaci subito, ti aiuteremo a creare i testi più efficaci per i tuoi account aziendali.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

Social media e assistenza clienti online ecco quale piattaforma scegliere

Social media e assistenza clienti online: ecco quale piattaforma scegliere

Se possiedi una piccola azienda o sei un professionista, sicuramente già da tempo avrai iniziato ad usare i social media per comunicare con i tuoi clienti. Quel che forse non sai è che queste innovative piattaforme possono essere sfruttate anche per fornire assistenza clienti in maniera rapida e immediata.

Servirsi dei social media solamente per ottenere maggior visibilità è abbastanza riduttivo: oggi scopriamo insieme come trarre ulteriore profitto dai social, utilizzandoli per offrire assistenza online ai clienti. E vediamo anche insieme qual è la piattaforma che meglio si presta a questo scopo.

Assistenza clienti sui social media: tutti i vantaggi per clienti e attività

Anche se la tua attività non si svolge interamente online, sicuramente conoscerai già le opportunità dei social media per aziende e professionisti. Grazie ai social puoi entrare in contatto col tuo pubblico e farti conoscere anche da chi ancora non sa molto su di te e su quello che fai per lavoro.

In particolare, i social rappresentano un luogo virtuale per creare relazioni con clienti e lead, per comunicare con loro. Perché, dunque, non utilizzare queste piattaforme per fornire anche una efficiente assistenza ai tuoi clienti?

Utilizzare i social per l’assistenza clienti permette di rispondere alle domande e fornire aiuto su prodotti e servizi in tempo reale.

Grazie a questo nuovo modo di concepire il customer care, la vita dei clienti viene notevolmente semplificata. Non è più necessario recarsi di persona presso la sede fisica di un brand, né prendersi del tempo per effettuare una telefonata al call center aziendale.

Non solo! I vantaggi non sono riservati solamente ai clienti. Anche tu, come azienda o professionista, puoi trarre beneficio dall’assistenza clienti online fornita mediante i social media. Dal momento che queste piattaforme sono gratuite, ti consentono di attivare un servizio di customer care a costo zero.

Assistenza clienti via social: qual è la piattaforma più adatta

Ovviamente, dato che le piattaforme non sono uguali, ti starai sicuramente chiedendo qual è il social media più adatto per offrire ai tuoi clienti assistenza online.

Di recente, la nota piattaforma SelfCommunity ha emesso il suo verdetto: è Facebook il social migliore per gestire i clienti e fornire loro aiuto.

Grazie al servizio di messaggistica integrato alla piattaforma, puoi comunicare coi tuoi clienti in tempo reale, fornendo loro le risposte di cui hanno bisogno.

Ad ogni modo, se vuoi offrire un secondo canale ai tuoi clienti per dar loro la possibilità di contattarti e risolvere eventuali problemi, puoi anche valutare Twitter.

Anche questo social ti permette di rispondere rapidamente agli interrogativi del pubblico, soprattutto se sei bravo ad utilizzare gli hashtag.

Ti do una dritta: molto spesso, le grandi aziende sfruttano degli hashtag specifici per rispondere alle domande più frequenti degli utenti.

Ogni qualvolta rispondono ad un quesito, questo resta online sul profilo Twitter aziendale, e viene associato ad un hashtag, mediante il quale anche gli altri utenti potranno consultare una risposta o la risoluzione per un determinato problema.

L’enorme potere delle risposte automatiche

Qualunque sia il social media che sceglierai di utilizzare per l’assistenza clienti, comunque, dovrai anche valutare l’implementazione di risposte automatiche.

Sfruttare i social per gestire il tuo customer care potrebbe infatti diventare un’arma a doppio taglio se la gestione non verrà affrontata correttamente.

Dovrai infatti tener conto che i tuoi clienti potranno contattarti su Facebook, Twitter e altri social a qualsiasi ora, in qualsiasi momento. E, nella maggior parte dei casi, si aspetteranno una risposta quasi immediata.

Per ovviare a questo problema, le varie piattaforme permettono di implementare al servizio di messaggistica sia messaggi predefiniti che dei chatbot.

Si tratta di programmi che, sfruttando l’intelligenza artificiale, provvederanno a fornire delle risposte ai quesiti dei tuoi clienti anche quando tu sarai momentaneamente non disponibile.

Se vuoi implementare un servizio di assistenza clienti via social media ma non sai da dove cominciare, contattaci immediatamente. Ce ne occuperemo noi.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

Nuove abitudini dei consumatori cosa comprano oggi i clienti

Nuove abitudini dei consumatori: cosa comprano oggi i clienti? Le variabili da considerare

Se pensi che, per ottenere la fiducia dei potenziali clienti, ti basti offrire il prezzo più competitivo, purtroppo ti sbagli di grosso. Le abitudini dei consumatori sono recentemente cambiate, così come lo sono i loro comportamenti d’acquisto. Il prezzo, nonostante il periodo di difficoltà economiche che tutti stiamo affrontando, non è l’unica variabile in gioco.

Che tu sia un professionista o un imprenditore, sarai sicuramente interessato alla recente indagine commissionata a Ipsos direttamente da Google Italia.

Analizziamo insieme i dati emersi: ci aiuteranno a capirci di più sulle nuove abitudini dei consumatori. Solo conoscendo le caratteristiche dei nuovi comportamenti d’acquisto dei tuoi potenziali clienti sarai in grado di orientarti meglio sulla scelta della strategia di marketing da utilizzare.

Nuovi trend nelle abitudini dei consumatori: il prezzo è un fattore secondario

Una delle rilevazioni più interessanti dello studio di Ipsos e Google Italia riguarda il fattore prezzo. Abbiamo già detto, e ne sarai purtroppo ben consapevole, che ci troviamo in un periodo di crisi economica. Per questa ragione, si potrebbe commettere un grave errore: pensare, cioè, che offrire il miglior prezzo in assoluto sia garanzia di successo.

Secondo i dati dello studio, invece, i tuoi potenziali clienti sono più interessati a prodotti di valore, piuttosto che economici.

Questo vuol dire in sostanza che, trovandosi a dover scegliere tra un prodotto economico ed uno più costoso che garantisce una durata maggiore, i tuoi clienti sceglieranno la seconda opzione.

La percentuale di clienti disposti a pagare di più per garantirsi il possesso di qualcosa di maggiormente duraturo è abbastanza elevata. Parliamo infatti del 51% dei consumatori italiani.

Inoltre, è diventato più complesso convincere i potenziali clienti a concludere l’acquisto. In ragione delle ristrettezze economiche, rispetto al passato il 75% dei consumatori presta maggiore attenzione prima di spendere.

Provare nuovi marchi è uno dei nuovi trend

Altro dato che dovrai considerare e che è cambiato riguarda il concetto di fedeltà al brand. Sebbene la fidelizzazione dei clienti resti un fattore fondamentale per aumentare il tuo fatturato, dovrai considerare che oggi il 40% dei consumatori è propenso ad effettuare acquisti presso nuovi marchi, mai provati prima.

Questo vuol dire che è più semplice “perdere” un cliente fidelizzato. In realtà, ovviamente, vale anche il concetto inverso. In base alle nuove abitudini dei consumatori, questi sono più disponibili ad acquistare presso un nuovo brand o ad affidarsi ad un nuovo professionista qualora si sentano apprezzati come acquirenti.

Curare questo aspetto, così come prestare attenzione alla tua assistenza clienti, dunque, può giocare a tuo vantaggio e convincere un potenziale cliente a concludere l’affare con te.

Nuove abitudini dei consumatori e visibilità: come farsi notare dai potenziali clienti?

In un contesto in costante cambiamento, con le abitudini dei consumatori che si modificano nel giro di pochi mesi, potresti trovare difficile orientarti. Qual è dunque la giusta strategia di marketing per attirare l’attenzione dei potenziali clienti’

Tra i dati messi a disposizione dallo studio di Google e Ipsos, ce n’è uno molto interessante sul quale devi prestare molta attenzione. I consumatori continuano ad utilizzare il web e i social media come fonte di informazioni e di ispirazione. Questo significa che, prima di concludere un acquisto, valuteranno varie opzioni, affidandosi alle informazioni che troveranno su internet e sui social.

Dunque, per attirare il maggior numero di clienti possibili e per far decollare il tuo business nonostante i cambiamenti delle abitudini dei consumatori, il mio consiglio è quello di curare al meglio la tua presenza online. Sfruttare il digital marketing, ora più che mai, è la mossa vincente per ottenere clienti e successo.

Vuoi migliorare la tua visibilità sfruttando i social media e i motori di ricerca? Allora contattaci adesso per una consulenza con i nostri esperti.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

Social Media Marketing ecco come migliorare immediatamente la tua strategia

Social Media Marketing, ecco come migliorare immediatamente la tua strategia

Non possiamo più fare a meno del Social Media Marketing, è un dato di fatto. Qualunque sia il tuo settore di riferimento, pubblicizzare la tua attività mediante i social è di cruciale importanza per ottenere opportunità e clienti. Tuttavia, senza una strategia social corretta, rischi di perdere tempo e risorse.

Eppure, basta davvero poco per migliorare una strategia di marketing digitale che preveda l’utilizzo di queste preziosissime piattaforme che, da semplice strumento di svago, possono trasformarsi in una forma di pubblicità potentissima.

Oggi ti fornirò alcune dritte: scopriremo insieme come migliorare la tua strategia di Social Media Marketing con delle modifiche semplicissime, da applicare fin da subito.

Come migliorare la tua strategia di Social Media Marketing: canali, pubblico, monitoraggio

Quando decidi di sfruttare i social per pubblicizzare la tua attività, devi essere consapevole di un aspetto fondamentale: anche se essere presenti su più canali è l’ideale, non è detto che dovrai creare profili su ogni social media esistente.

Applicare una strategia di Social Media Marketing a tutte le piattaforme, talvolta, può essere controproducente. Per fare un esempio pratico, se hai un’attività B2B utilizzare TikTok, dove il pubblico è rappresentato soprattutto da consumatori giovani, potrebbe essere poco utile.

Al contrario, se ti rivolgi ad un target giovane, creare un account aziendale su LinkedIn potrebbe rappresentare una perdita di tempo e risorse.

Scegli quindi le piattaforme social dove il tuo pubblico è presente. Per effettuare questa scelta, ovviamente, dovrai conoscere con esattezza le caratteristiche dei tuoi potenziali clienti. Ma, una volta compreso a chi ti stai rivolgendo, individuare le piattaforme giuste non sarà difficile.

Altro aspetto da non sottovalutare per migliorare subito la tua strategia di Social Media Marketing è il monitoraggio. Senza misurare i risultate delle tue campagne o l’engagement dei tuoi post, non potrai capire quali sono i contenuti che funzionano meglio e sui quali dovresti puntare.

Migliorare la tua strategia di Social Media Marketing: l’interazione col pubblico

Perché la tua strategia social sia vincente, non basta pubblicare contenuti. Pur vantando contenuti di altissima qualità, una strategia di Social Media Marketing che non considera la componente dell’interazione è destinata al fallimento.

Il pubblico social utilizza le piattaforme per interagire: non solo con i propri cari, ma anche con i brand e i professionisti a cui è interessato.

Dunque, se i tuoi seguaci commentano, fanno domande o pubblicano qualcosa sulla tua bacheca, dovrai interagire. Creare una relazione con i follower è il primo step per trasformare dei semplici seguaci in clienti paganti, poiché il pubblico inizierà a fidarsi di te.

Inoltre, commenti e interazioni ai tuoi post sono vitali per i profili social aziendali, poiché aumentano la visibilità al tuo profilo.

È chiaro che, per promuovere le interazioni e i commenti, dovrai condividere contenuti interessanti. Alla base di una strategia social che funzioni, infatti, ci sono contenuti di alta qualità, che incitino il pubblico alle reazioni.

Il grande potere dei post sponsorizzati

Come saprai già, i social permettono ai brand e ai professionisti di creare profili aziendali e di condividere post in maniera totalmente gratuita.

Oggigiorno, però, la concorrenza su queste piattaforme è elevatissima: spesso i post organici, ossia quelli condivisi gratuitamente, non sono sufficienti per ottenere visibilità.

Se vuoi accelerare e potenziare i tuoi risultati e se il tuo obiettivo finale è quello di migliorare la tua strategia di Social Media Marketing, dovrai considerare i post sponsorizzati.

Si tratta di veri e propri annunci a pagamento, che verranno mostrati ad un pubblico potenzialmente interessato ai prodotti e/o ai servizi che sei in grado di offrire.

Se ti stai chiedendo come migliorare la tua strategia social, quindi, sappi che è importantissimo destinare parte del tuo budget ai post sponsorizzati.

Vuoi analizzare insieme a noi il tuo piano social ed i tuoi post per migliorare la visibilità della tua attività? Allora Contattaci immediatamente per una consulenza.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

Non sai cosa pubblicare Ecco come creare un piano editoriale di sicuro successo

Non sai cosa pubblicare? Ecco come creare un piano editoriale di sicuro successo

Ammettiamolo: se sei un professionista o hai un’azienda e vuoi utilizzare il web per promuoverti, creare contenuti efficaci è una delle sfide più importanti nel mondo del marketing digitale.

Come di certo saprai, la creazione di contenuti è un'attività fondamentale per attirare l'attenzione del pubblico e dare successo alla tua attività. Eppure, non è sempre facile capire come fare in modo che questi contenuti siano veramente efficaci.

Il segreto alla base di una strategia online che funzioni non è altro che un piano editoriale di successo, studiato appositamente per il tuo pubblico target. Un piano che sappia cosa il pubblico cerca, quali sono i suoi bisogni e le sue domande frequenti.

Oggi scopriremo insieme come strutturare dei contenuti per un piano editoriale efficace, che ti aiuti sul serio a raggiungere i tuoi obiettivi di marketing.

Piano editoriale di successo: strategia e step preliminari

Il primo passo per creare un piano editoriale di successo riguarda l’identificazione dei tuoi potenziali clienti.

Non puoi pubblicare contenuti senza tener conto delle esigenze, dei bisogni più frequenti e delle problematiche con cui, ogni giorno, il tuo pubblico deve misurarsi.

Alla base di un piano editoriale di successo c’è quindi la conoscenza dalla tua audience, che ti permetterà di creare contenuti che rispondano alle sue esigenze. È importante cercare di costruire un'immagine del tuo pubblico target, in modo da poter creare contenuti personalizzati e mirati.

Avendo ben chiaro il pubblico a cui ti rivolgi, potrai mettere in atto una pianificazione strategica. Una strategia di contenuti ben definita, infatti, ti aiuterà a pianificare i contenuti in anticipo.

La pianificazione ti aiuterà ad ottenere una certa costanza nella pubblicazione di contenuti, aspetto di vitale importanza nel mondo dei social, poiché garantisce maggior visibilità.

Conoscere le esigenze del pubblico potrà anche aiutarti a individuale le diverse tipologie di contenuti da pubblicare. Non puoi pensare, infatti, di limitarti ad un’unica tipologia di post.

I contenuti possono assumere diverse forme: puoi pubblicare articoli sul blog, video, immagini, infografiche, podcast e molto altro.

L’utilizzo di diverse tipologie di contenuti è fondamentale, perché contenuti sempre diversi ti aiuteranno a mantenere viva l'attenzione del pubblico.

Anatomia di un contenuto di successo

Passiamo adesso al contenuto in senso stretto. Indipendentemente dal canale scelto, che sia un social media o il tuo blog professionale, un post efficace deve contenere tutta una serie di elementi.

Innanzitutto, un testo persuasivo, che deve rispondere ad un bisogno del tuo pubblico, o aiutarlo a risolvere un problema. Il testo, solitamente, va concluso con quello che in gergo tecnico chiamiamo CTA o invito all’azione. Puoi rivolgere una domanda, condividere un link o reindirizzare il pubblico al tuo eCommerce, a seconda dei tuoi obiettivi.

Se stai pubblicando sui social, non dimenticare di utilizzare hashtag pertinenti, per aumentare la visibilità del tuo contenuto. Se invece pubblicherai il post sul tuo blog, ottimizzalo per le parole chiave pertinenti, in modo che i potenziali interessati possano trovarti quando effettuano una ricerca sul web.

Infine, inserisci elementi multimediali, quali immagini o video, coinvolgenti e di qualità.

Il ruolo dei contenuti originali per il successo del piano editoriale

Per poter vantare un piano editoriale efficace, oltre che essere utili, i contenuti che pubblicherai dovranno anche essere differenti rispetto a quelli della tua concorrenza.

La maggior parte dei tuoi concorrenti, utilizza gli strumenti a disposizione per farsi pubblicità online proprio come fai tu.

Questo significa che ogni giorno i tuoi potenziali clienti vengono a contatto con decine (o forse anche centinaia) di post, articoli, siti web di aziende e professionisti. Per attirare l’attenzione del pubblico, quindi, non ti basterà pubblicare contenuti: il tuo piano editoriale, per essere efficace, dovrà anche contenere contenuti diversi da quelli degli altri, originali.

Se riuscirai ad individuare una tematica di interesse per il tuo pubblico, non limitarti a fornire le stesse informazioni che la tua concorrenza ha già fornito. Cerca di rendere il tuo contenuto differente, magari trattando un differente aspetto del medesimo tema, o utilizzando un formato diverso da quello abitualmente sfruttato dai tuoi competitor.

Hai bisogno di qualche altra idea per creare contenuti efficaci da inserire nel tuo piano editoriale? Contattaci ora, ne discuteremo insieme.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

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