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Social media migliori del 2021: ecco su quali puntare

L’enorme potere dei Social Media, ormai, è sotto gli occhi di tutti: queste piattaforme digitali, oltre ad essere diventati luoghi virtuali di aggregazione, permettono ai professionisti e alle aziende di farsi conoscere e di ottenere visibilità, ampliando il proprio pubblico e, di conseguenza, i propri clienti.

Si tratta di canali di comunicazione che devono assolutamente far parte della tua strategia di marketing, e che ti consentiranno di aumentare i tuoi clienti. Questo potrà accadere solo a patto di usarli correttamente, ovvio.

Ecco perché devi chiederti quali sono i Social Media migliori del 2021; puntare sui social media giusti ti permetterà infatti non solo di ottenere nuovi clienti, ma ti eviterà anche di sprecare risorse e denaro in social che potrebbero non darti alcun risultato.

Ma so benissimo che, molto spesso, è difficile orientarsi tra un’offerta di social che è diventata eccessivamente vasta; voglio quindi aiutarti a scoprire i social sui quali puntare per la tua attività.

Ecco, quindi, quali sono i social media migliori del 2021.

Migliori social media 2021, la vittoria di Facebook

Nonostante l’offerta social sia davvero molto ampia, alcuni social network sono particolarmente adatti per essere usati per scopi legati al business.

In primis, non possiamo non parlare di Facebook, il social media più utilizzato al mondo. Facebook può essere ancora oggi considerato come la scelta migliore per chi vuole iniziare col social media marketing: racchiude utenti di tutte le fasce d’età, oltre che il maggior numero di iscritti rispetto agli altri social media; è quindi possibile utilizzarlo non solo per scopi personali, ma anche in maniera professionale.

Oltre al fatto che conta un invidiabile numero di utenti attivi mensilmente, Facebook metterà a tua disposizione degli strumenti di business che nessun altro social media ti fornirà: mi riferisco a strumenti quali Pixel, il Business Manager, gli strumenti per l’ottimizzazione delle inserzioni.

Un altro social media che dovrai necessariamente tenere in considerazione durante il 2021 è YouTube, che lo scorso anno è stato, secondo le statistiche, il social media più utilizzato dagli italiani; questo perché i consumatori hanno iniziato ad abbandonare i contenuti in formato foto e testo, preferendo invece quello in formato video.

Proprio per questo motivo Instagram, dall’inizio dell’anno e nel tentativo di restare al passo coi trend social del 2021, ha lanciato numerose modifiche legate ai Reel e alle live: queste ultime, per esempio, possono adesso ospitare fino a quattro creators.

Il mio consiglio, dunque, è quello di puntare almeno su una di queste tre piattaforme, che rientrano tra i social network maggiori. Ma non dimenticare di studiare anche l’andamento delle novità.

Se lo scorso anno abbiamo assistito all’ascesa di TikTok e all’affermazione di LinkedIn come social media per il personal branding, quest’anno stiamo assistendo all’ascesa di un nuovo social: Clubhouse.

Il fenomeno social 2021: Clubhouse

Sicuramente ti sarà capitato, negli ultimi mesi, di sentir parlare di Clubhouse, nuovo social media basato sulla voce.

Clubhouse è nato lo scorso anno, ma è arrivato in Italia solamente nel gennaio 2021: da allora, è diventato un vero e proprio Social Media trend 2021 e ha attirato l’attenzione di utenti e professionisti.

Su questa piattaforma social è possibile discutere, all’interno di stanze virtuali, di determinati argomenti prestabiliti.

La nuova app social ha però ancora dei limiti: innanzitutto, è disponibile solo per dispositivi iOS e vi si può accedere solamente su invito; in secondo luogo, non ha ancora reso disponibili specifiche funzionalità per i brand (anche se è probabile che, molto presto, verranno rilasciate delle news in tal senso).

Ti stai chiedendo come potresti dunque sfruttare Clubhouse per il tuo business?

Semplice: partecipando alle discussioni, è possibile fare personal branding. I professionisti possono anche creare agevolmente nuovi format riguardanti la propria attività.

Vuoi dei consigli più specifici che ti aiutino a capire quali sono i social media vincenti per la tua attività? Allora non attendere oltre e contatta il team di Emera!

Laura Caracciolo, Social media manager

Social Media Manager_ come scegliere quello giusto

Social Media Manager: come scegliere quello giusto?

Nonostante si tratti di una professione recente, quella del Social Media Manager è oggi una delle figure più richieste dalle aziende, complice la digitalizzazione accelerata dalla particolare situazione socio-economica in atto.

Ogni azienda che vuol mantenere la propria competitività deve necessariamente essere presente sui social media; per essere presenti online, non basta però creare un account e lasciare tutto al caso: c’è bisogno di un esperto che sappia quello che fa e che pianifichi minuziosamente ogni post.
Dunque, anche tu hai deciso che vuoi affidarti ad un Social Media Manager per gestire correttamente il profilo della tua attività; il problema è che non sai come scegliere quello giusto.

Tranquillo, ti aiutiamo noi a capire se il professionista al quale vuoi affidarti è quello che fa per te!

Il Social Media Manager giusto: caratteristiche

Per capire come scegliere il professionista giusto, è importante innanzitutto comprendere chi è il Social Media Manager; si tratta di quella figura che si occupa di:

  • applicare corrette strategie di comunicazione ai tuoi canali social
  • creare un calendario editoriale completo
  • realizzare campagne pubblicitarie che ti consentano di raggiungere i tuoi potenziali clienti.

Per scegliere il Social Media Manager giusto dovrai innanzitutto valutare le sue esperienze pregresse.

Generalmente, un Social Media Manager professionista non avrà alcun problema nel fornirti dei case history e il suo portfolio; questo non significa che un professionista che ha appena iniziato il suo percorso sia necessariamente da scartare ma, se ti affiderai ad un esperto nella tua nicchia di riferimento, potrai ottenere risultati tangibili in un tempo minore.

Tra le competenze di un buon Social Media Manager possiamo inoltre ricordare:

  • capacità di scrivere testi persuasivi
  • competenze grafiche (almeno basilari) per la realizzazione dei contenuti visivi che siano efficaci
  • capacità di usare strumenti professionali quali Business Manager e Pixel
  • gestire crisi e commenti negativi

Un buon Social Media Manager deve anche avere delle capacità strategiche che gli consentano di stabilire un piano d’azione specifico e strutturato, che permetta di raggiungere gli obiettivi prefissati.

Un Social Media Manager che si rispetti, poi, non si limita a realizzare un unico contenuto e a pubblicarlo su tutti i canali social senza modificarlo minimamente, ma adatta formati e linguaggi al social di riferimento.

Sa quali contenuti funzionano su un social e quali invece andrebbero evitati: non si sognerebbe mai di postare contenuti testuali su Instagram, ma punterebbe piuttosto alle immagini o ai brevi video. Così come sa che non dovrà mai riempire di hashtag un post su Facebook.

Professionista o improvvisato? Alcune dritte per stabilirlo

Hai ancora dei dubbi su come scegliere il Social Media Manager giusto?

Entriamo più nello specifico!

Il Social Media Manager non è semplicemente una persona che si limiterà a postare sui social media: quello potresti farlo anche da solo.

Un professionista dei Social non terrà conto solamente del numero di seguaci in più che il tuo account guadagnerà, ma stabilirà degli obiettivi (che devono essere realistici); le sue proposte per il calendario editoriale non devono ridursi a meri elenchi di post promozionali: un vero Social Media Manager utilizzerà i tuoi canali social per coinvolgere i tuoi potenziali clienti.

Solo col coinvolgimento reale otterrai delle conversioni!

Ma, per ottenere coinvolgimento, il tuo Social Media Manager deve analizzare minuziosamente la tua attività e conoscerla sul serio, prima di iniziare a condividere post. Se non conosce la tua azienda, non conoscerà i tuoi clienti, dunque come potrà coinvolgerli? I post sui social prevedono una minuziosa pianificazione!

Ricorda infine che, se ti interessa ottenere risultati tangibili, occorre sempre stanziare un budget pubblicitario. I post organici sono infatti ormai in declino e, senza investire in adv, si rischia di non riuscire a raggiungere nuovo pubblico.

Diffida quindi di quei Social Media Manager che ti promettono grandi risultati senza un minimo investimento in pubblicità, probabilmente sanno davvero poco sulla gestione professionale dei social media.

Adesso sai come individuare un vero professionista dei Social; puoi starne certo: se ti affiderai alla persona giusta, un Social Media Manager professionista sarà una vera e propria risorsa per la tua attività.

Se vuoi affidare la gestione dei tuoi profili a dei Social Media Manager professionisti, contattaci!

Laura Caracciolo, Social Media Manager

piano editoriale social

Come creare un piano editoriale social efficace?

Il piano editoriale social è uno strumento fondamentale se vuoi produrre contenuti coinvolgenti e virali per far conoscere tuo business o la tua attività.

Eppure, uno degli errori che aziende e professionisti fanno più spesso è quello di creare i contenuti da pubblicare poco prima del momento della pubblicazione, senza seguire un piano prestabilito e affidandosi alle proprie doti di improvvisazione.

In realtà si tratta di un approccio molto controproducente, che potrebbe causarti non pochi problemi, soprattutto se ragioniamo a lungo termine.

Senza un piano editoriale social stabilito, infatti, corri un grandissimo rischio: quello di trovarti nella situazione in cui non sai cosa pubblicare con esattezza.

Questo potrebbe significare saltare la pubblicazione dei contenuti per diversi giorni; ma sappiamo bene che non pubblicare contenuti sui social per troppo tempo potrebbe causare una perdita di interesse da parte dei tuoi seguaci.

E, se perdi seguaci, automaticamente perderai dei potenziali clienti.

Scopriamo insieme come evitare tutto questo, definendo cos’è un piano editoriale per i social media e come creare un piano editoriale social che sia efficace.

Il calendario editoriale: un sinonimo?

Prima di spiegarti come creare un piano editoriale efficace, dobbiamo necessariamente fare un po’ di chiarezza introducendo due definizioni che sembrano simili, anche se in realtà si tratta di due concetti differenti tra loro.

Mi riferisco al piano editoriale ed al calendario editoriale.

Il piano editoriale social è quel documento che contiene informazioni su cosa dovrai pubblicare e come: racchiude cioè tutte le tematiche che dovrai necessariamente affrontare, la tipologia di contenuto e il formato.

Il calendario editoriale riguarda invece la calendarizzazione vera e propria dei contenuti: ovvero, per utilizzare dei termini più semplici, il calendario editoriale non è altro che la trasformazione del piano editoriale in contenuti, per il quale vengono fissati la data di pubblicazione, il formato dei contenuti per i social, la piattaforma nella quale verranno condivisi.

Questo significa che il piano editoriale è il primo step per riuscire successivamente a stilare il tuo calendario editoriale.

Gli step per la creazione di un piano editoriale social

Adesso che abbiamo capito cos’è un piano editoriale, puoi iniziare a pianificare il tuo.

Ti consiglio di utilizzare un foglio di lavoro come quello Excel o Google Sheets per organizzare l’elenco dei contenuti che dovrai trattare, oltre che i social media scelti per veicolare le informazioni.

La prima azione da compiere nella redazione del piano editoriale è quella della definizione degli obiettivi: sapere esattamente cosa vuoi ottenere con i tuoi contenuti ti aiuterà a individuare le parole chiave da utilizzare e gli argomenti che dovrai necessariamente trattare per raggiungere i tuoi scopi.

Ma la definizione degli obiettivi prevede anche una profonda conoscenza del tuo pubblico.

Anche se hai stabilito gli obiettivi, devi necessariamente sapere chi saranno coloro che vedranno i tuoi contenuti, altrimenti non riuscirai ad ottenere né interazioni, né tantomeno conversioni.

Determinare le caratteristiche di chi ti segue potrà esserti utile sia per adattare il tone of voice dei tuoi contenuti, sia per creare contenuti che siano realmente di valore per gli utenti: è importante riuscire ad individuare cosa piace al pubblico e cosa potrebbe trovare interessante.

Creare un piano editoriale social che funzioni significa anche scegliere il social giusto per veicolare il contenuto social nel formato che hai scelto.

In base alle informazioni che vuoi veicolare e al tipo di prodotto o servizio che offri, dovrai scegliere i social più adatti e pubblicare solamente su quelli. Ricorda inoltre che non occorre creare contenuti su tutti i social, perché i tuoi potenziali clienti non sono su tutte le piattaforme esistenti: la precedente analisi del tuo pubblico ti sarà molto utile per selezionare i social più profittevoli per la tua attività.

Una volta ultimato il piano editoriale seguendo queste indicazioni, potrai procedere alla calendarizzazione dei contenuti per i social, con le parole chiave individuate.

Quando avrai stabilito le tematiche da trattare, in che formato esporle, quali sono gli obiettivi e il pubblico a cui vuoi rivolgerti, potrai procedere a stilare il tuo calendario editoriale, calendarizzando i contenuti.

Ti serve aiuto per realizzare un piano editoriale efficace per i tuoi social? Contattaci e richiedi la tua consulenza!

Laura Caracciolo, Social Media Manager

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Anatomia del profilo LinkedIn perfetto: come ottimizzarlo correttamente

Se sei ancora convinto che il tuo profilo LinkedIn sia solamente una sorta di curriculum social e nulla di più, siediti un attimo e leggi attentamente quanto segue. Voglio infatti svelarti un segreto: LinkedIn è molto più di questo, un profilo correttamente ottimizzato può aiutarti a raggiungere molti contatti di valore che garantiranno il successo della tua attività.

Grazie al tuo profilo LinkedIn, infatti, puoi connetterti con coloro che sono interessati alle soluzioni che hai da offrire.

Perché questo avvenga, però, è necessario che tu svolga alcuni passaggi fondamentali per una corretta ottimizzazione: solo così il tuo profilo LinkedIn sarà in grado di ottenere conversioni.

Non sai quali sono gli step necessari da compiere? Tranquillo, te li svelo io.

Stabilisci gli obiettivi del tuo profilo LinkedIn

Un profilo LinkedIn non ti servirà a nulla se, prima di tutto, non avrai stabilito degli obiettivi concreti: sei dunque sicuro di aver stabilito i tuoi?

Se non hai ben chiaro cosa vuoi ottenere grazie a LinkedIn, non potrai capire se stai proseguendo sulla strada giusta. Quindi, per prima cosa, devi definire con esattezza cosa vuoi e quali traguardi vuoi raggiungere grazie al tuo profilo, non solo nel breve periodo, ma anche a lungo termine.

Facciamo un esempio concreto: se vuoi essere riconosciuto come esperto del tuo settore, dovrai condividere dei contenuti differenti rispetto ad una persona che invece utilizza LinkedIn per farsi notare dai potenziali acquirenti.

Una volta stabilito cos’è che vuoi esattamente ottenere, potrai procedere al secondo step.

Definisci i tuoi destinatari

Dopo aver stabilito i tuoi obiettivi, sarà molto più semplice identificare il tuo pubblico di riferimento. Anche questo passaggio è fondamentale perché il tuo profilo LinkedIn funzioni correttamente.

Per riuscire ad ottenere delle conversioni, infatti, è necessario che tu sappia esattamente a chi ti stai rivolgendo: devi cioè individuare le tue buyer personas, i tuoi clienti-tipo.

Affinché il tuo profilo converta, devi comprendere quello di cui le tue buyer personas hanno bisogno, o rischierai di attirare dei contatti inutili (e non otterrai conversioni).

Ma c’è di più.

Individuare il tuo pubblico target non significa solamente comprendere i bisogni dei contatti ed offrire loro delle soluzioni; occorre anche identificare in che modo queste persone effettueranno le loro ricerche su LinkedIn.

Grazie alla corretta definizione della buyer persona è possibile selezionare le corrette parole chiave che dovrai utilizzare nel prossimo step, quello della compilazione e ottimizzazione del profilo.

Completa le informazioni e condividi contenuti

Una volta definiti gli obiettivi specifici e il tuo pubblico di riferimento, è il momento di ottimizzare il tuo profilo LinkedIn.

Questo social media ha un’enorme potenzialità: grazie alle informazioni che aggiungeremo per completare il sommario, il riepilogo e la sezione con esperienze e formazione, possiamo dimostrare agli altri quanto valiamo.

Abbiamo già parlato di come fare Personal branding su LinkedIn per la tua attività, ma voglio ribadire un concetto fondamentale: non puoi limitarti ad inserire informazioni e abbandonare poi il tuo profilo a se stesso, dovrai anche aggiornarlo costantemente.

LinkedIn è un social media, dunque va usato come tale; se lo ottimizzi ma non lo utilizzi per comunicare, avrai sprecato tempo ed energie.

Non dimenticare, infine, che dovrai sempre tenere a mente gli obiettivi che hai fissato in fase iniziale, per condividere informazioni e contenuti coerenti con i tuoi scopi.

Vuoi un consiglio per ottimizzare al meglio il tuo profilo LinkedIn? Allora contattaci e prenota una consulenza!

Laura Caracciolo, Social Media Manager

personal branding su linkedin

Personal branding su LinkedIn per la tua attività

Se hai sentito parlare di personal branding su LinkedIn, ma non hai ancora ben chiaro il motivo per cui questo social network potrebbe fare la fortuna della tua azienda, prenditi un paio di minuti: ci pensiamo noi a chiarirti le idee. 

Spesso si pensa a LinkedIn come ad una sorta di semplice vetrina di curriculum online, un mezzo attraverso cui trovare lavoro o per mettere in contatto i recruiter con i potenziali candidati; ma LinkedIn non è (soltanto) questo: uno degli scopi principali di questa piattaforma è infatti quello di creare contatti e relazioni di valore tra gli iscritti al social.

Perché dunque non sfruttarlo per far conoscere, tramite la promozione di se stessi, la propria azienda ed accrescerne in questo modo la reputazione?

Come funziona il personal branding su LinkedIn

LinkedIn permette di creare relazioni e reti tra utenti, e il networking è uno degli strumenti di marketing più potenti che esistano a disposizione delle aziende per accrescere la loro fama.

Tramite il networking si viene a creare infatti una sorta di passaparola sul web, che porterà a nuovi lead e, di conseguenza, a nuovi affari. Proprio questa caratteristica rende LinkedIn lo strumento migliore per far crescere la reputazione di un brand o di un’azienda online.

Ottimizzando il profilo personale e la pagina aziendale con le giuste parole chiave, verremo automaticamente messi in contatto sia con potenziali clienti, sia con altre aziende con le quali instaurare delle partnership.

Questo social, infatti, offre una copertura organica (quindi non a pagamento!) enorme, che permette di raggiungere moltissime persone, anche coloro che non fanno ancora parte della nostra rete.

Fare personal branding su LinkedIn consente dunque di generare nuove opportunità di business, molto più di quanto di solito avviene mediante l’utilizzo degli altri social network. Questo perché, a differenza di altri social come per esempio Facebook, su LinkedIn non verranno fornite ai visitatori del nostro profilo informazioni personali, ma soltanto quelle inerenti alla nostra vita professionale.

Il social ci consente di rivolgerci ad un target molto specifico, alle persone giuste. Tramite un profilo curato e correttamente ottimizzato, forniremo a chi ci visita una corretta immagine di noi e di ciò che facciamo.

Ottimizzazione del profilo LinkedIn secondo gli obiettivi

Chiaramente, per fare personal branding su LinkedIn in modo corretto, dobbiamo avere ben chiaro sia a chi vogliamo rivolgerci, sia i nostri obiettivi, in quanto occorre ottimizzare i contenuti che condivideremo in base a queste due variabili: un professionista che offre servizi ed è in cerca di nuovi clienti dovrà condividere informazioni e contenuti diversi rispetto ad un manager di un’azienda B2B che, su LinkedIn, vuole sviluppare contatti con altri business a cui proporre i propri prodotti.

E attenzione a ciò che si condivide: LinkedIn è un social per professionisti, e dunque i contenuti proposti dovranno necessariamente essere di quantità molto elevata.

In definitiva, LinkedIn consente alle aziende ed ai professionisti di:

  • ottenere visibilità
  • strutturare relazioni significative
  • far conoscere agli altri le proprie competenze
  • promuovere la propria azienda
  • diffondere un’immagine di sé molto professionale

Se vuoi saperne di più sulla corretta ottimizzazione del tuo profilo LinkedIn per fare personal branding, contattaci pure, saremo felici di aiutarti.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

instagram per vendere

Come usare Instagram per vendere: 3 consigli per promuovere il tuo business

Sei convinto che non si possa usare Instagram per vendere perché credi che questo social media sia fatto solo per condividere foto personali? Forse inizialmente era davvero così, ma negli anni Instagram si è evoluto ed è diventato un’ottima piattaforma per promuovere business, prodotti e aziende.

Su questo social puoi trovare praticamente tutte le categorie di business: dai liberi professionisti che promuovono i loro servizi ai ristoratori, fino a coloro che vendono su questa piattaforma i prodotti più disparati.

Tutti possono sfruttare Instagram per promuoversi: chi vende servizi, gli artigiani, gli agenti immobiliari, gli artisti… Non c’è professionista che non può, con un’adeguata strategia, acquisire nuovi clienti grazie a questo social.

Perché Instagram è adatto per promuovere le attività

Un primo motivo per cui devi assolutamente considerare Instagram per vendere i tuoi prodotti o pubblicizzare i servizi che offri è la sua popolarità: il social conta milioni di utenti attivi ed è secondo solo a Facebook per numero di iscritti. Può dunque apportare alla tua attività una quota di visibilità online non indifferente.

In secondo luogo, il coinvolgimento dei post su Instagram è di gran lunga superiore a quello garantito dai post di Facebook. Avere una presenza attiva su Instagram può far sì che si crei una community di clienti fidelizzati che aumenteranno l’autorevolezza e la reputazione intorno al tuo nome, cosa che ti permetterà di guadagnare un sempre maggiore numero di nuovi clienti.

Ovviamente a patto di sfruttare questo social nel modo più corretto.

Consigli pratici per vendere su Instagram

Come bisogna agire, in pratica?

Innanzitutto, puoi usare Instagram per migliorare la percezione che i potenziali clienti hanno di te curando il tuo brand personale. Oltre farti riconoscere pubblicando nel tuo feed delle immagini e dei video in linea con il tuo marchio, che raccontino di te e del tuo business, puoi sfruttare anche la bio dell’account: questa sezione deve essere completa e informativa se vuoi usare Instagram per vendere. Deve cioè contenete tutti i tuoi riferimenti, i luoghi fisici e virtuali dove i tuoi clienti possono trovarti, i canali attraverso cui possono contattarti.

Altra preziosa risorsa da sfruttare è rappresentata dagli hashtag: il loro corretto utilizzo può dare ai tuoi post la visibilità di cui la tua attività ha bisogno. Puoi anche creare dei nuovi hashtag, legati unicamente al tuo brand e ai tuoi prodotti, in modo che i clienti possano trovare più facilmente i tuoi contenuti.

Instagram, infine, permette di vendere prodotti direttamente in app: utilizzando Instagram Shopping puoi aumentare sensibilmente le tue vendite, visto che è stato dimostrato che le vendite tramite social hanno un altissimo tasso di conversione.

Dunque, se vuoi iniziare ad utilizzare Instagram per vendere e promuovere il tuo business, ricorda:

  • cura il tuo brand personale tramite i post e la bio
  • sfrutta gli hashtag
  • vendi direttamente sul social

Vuoi sfruttare al meglio le potenzialità di Instagram per la tua attività? Sei curioso di conoscere le risorse che Instagram ha pensato per il business? Puoi contattarci per richiedere una consulenza mirata.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

facebook

Facebook Shops: come funziona e come può aiutarti a vendere

Sapevi che, già da qualche mese, è disponibile un nuovo tool di Facebook che permette anche alle piccole e medie imprese di creare e gestire un vero e proprio negozio online? Si tratta di Facebook Shops, un tool che ti permetterà di vendere ai tuoi clienti direttamente tramite il tuo profilo Facebook.

Alcuni, facendo confusione, scambiano Facebook Shops col Marketplace, ma attenzione: si tratta di due funzionalità ben diverse, in quanto Facebook Shops racchiude in sé un set di strumenti professionali per venditori e aziende.

Vediamo nello specifico di cosa si tratta, come funziona e se potrebbe fare al caso tuo.

L’ultima frontiera del Social Commerce

Da anni ormai le aziende utilizzano quotidianamente i social media per promuovere i propri prodotti (e, perché no, i propri servizi), ed è proprio in quest’ottica che si è sviluppato il fenomeno del Social Commerce, ovvero la possibilità di effettuare gli acquisti direttamente sui social.

In fondo, se ci pensiamo bene, i nostri potenziali clienti passano moltissimo tempo sui social media durante il giorno: sarebbe veramente un gran peccato non sfruttare questi canali per dare una svolta al tuo business.

E questo è il motivo per cui è nato Facebook Shops. Il nuovo tool permette alle aziende ed ai privati di poter creare su Facebook una vetrina virtuale nella quale esporre i propri prodotti.

Come nel caso delle vetrine reali, anche le vetrine di Facebook Shops sono altamente personalizzabili, in modo da rendere perfettamente riconoscibile il nostro brand ai clienti.

La vetrina di questo vero e proprio negozio online sarà visibile su tutte le app di proprietà di Facebook: dunque non soltanto su Facebook, ma anche su Instagram, WhatsApp e Messenger.

Conviene davvero usare Facebook Shops?

Il nuovo tool di Facebook ha tutte le carte in regola per garantire alle aziende un aumento della propria visibilità e delle vendite.

Innanzitutto, l’iscrizione a Facebook Shops e la personalizzazione delle vetrine è gratuita, quindi anche se deciderai di non usufruirne e se non venderai nulla, non perderai denaro.

Le commissioni sono infatti applicate solo nel caso in cui vengano effettuate delle vendite, e gli unici pagamenti che effettuerai saranno quelli legati all’eventuale pubblicità, se deciderai di farla.

Inoltre, con Facebook Shops hai la possibilità di vendere i tuoi prodotti facilmente, anche nel caso in cui tu non abbia ancora un vero e proprio e-commerce. Se invece hai già un tuo e-commerce e utilizzi uno dei partner Facebook (come Shopify), puoi collegare Facebook Shops al tuo e-commerce. In questo modo potrai iniziare a vendere i prodotti presenti sul tuo negozio online sfruttando l’enorme visibilità dei tuoi profili sui social media.

Infine, grazie a Facebook Shops, i tuoi potenziali clienti potranno trovare facilmente i tuoi nuovi prodotti, che potrai annunciare tramite dei post o delle live: anche nei post organici (cioè quelli non sponsorizzati) sarà infatti possibile inserire dei tag che indirizzeranno gli interessati alla pagina del prodotto.

Hai bisogno di aiuto per realizzare la tua vetrina con Facebook Shops? O non hai ancora ben chiaro il suo utilizzo? Allora non aspettare oltre, contattaci. Ti daremo una mano noi.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

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Perché avere un sito web è fondamentale per la tua attività?

Ammettilo: anche tu ti sei chiesto perché dovresti avere un sito web per la tua attività, soprattutto dal momento che, di recente, si sente spesso dire in giro che i siti internet aziendali non servono più.

Sembra quasi che sia più importante, per un’azienda, padroneggiare al meglio i social media, invece che dedicarsi ad un sito web costoso e, magari, anche complesso da gestire.

Oggi ti spiegherò perché è invece necessario e fondamentale possedere un sito web aziendale e perché averne uno può fare la differenza.

Sito web aziendale o profili social? Meglio entrambi!

Innanzitutto, avere un sito darà ai tuoi potenziali clienti un’immagine di te molto professionale. Si tratta di una sorta di biglietto da visita digitale, che sarà disponibile online 24 ore su 24 a tutti coloro che avranno bisogno di informazioni su di te e sui prodotti o servizi di cui la tua attività si occupa.

Adesso potresti chiedermi: non posso sfruttare i social media per veicolare ai miei potenziali clienti tutte le informazioni di cui hanno bisogno?

Certamente, ma per un’operazione tanto importante non dovresti affidarti solamente ai tuoi profili social.

Pensaci bene: tu ti fideresti di un professionista il cui unico punto di contatto sul web sia rappresentato da un profilo social? O preferiresti scegliere invece un’attività presente sul web sia mediante i social network, sia con un sito web ben curato? A te la risposta.

Con un sito web aziendale avrai la possibilità di essere trovato tramite i motori di ricerca (come Google) ogni volta che un potenziale cliente effettuerà una ricerca sui prodotti o servizi che hai da offrire.

Dunque, avrai un grandissimo vantaggio che potrebbe fare la differenza ai fini della vendita: raggiungerai i tuoi potenziali clienti proprio al momento giusto, quando avranno realmente bisogno di te, nell’istante in cui saranno alla ricerca dei tuoi prodotti.

L’importanza di disporre di un sito web aziendale risiede proprio in questo: ti consentirà di ampliare il tuo pacchetto clienti, così da aumentare le tue entrate.

Essere competitivi grazie al proprio sito web

Infine, un ultimo motivo per il quale un sito web è oggigiorno ancora necessario è che, ormai, su internet ci sono praticamente tutti, anche la tua concorrenza.

Vuoi consegnare tutti i tuoi potenziali clienti ai competitor? Sicuramente no.

Per questo devi lasciare tracce di te e della tua attività sul web, in modo che coloro che abbiano bisogno dei tuoi prodotti o servizi possano raggiungere te (e non qualcun altro).

Ricapitolando: perché avere un sito web aziendale è di vitale importanza?

  • per essere competitivi e avere maggiore visibilità
  • per ampliare il tuo business
  • per farti trovare al momento opportuno

Se sei arrivato fin qui ma non sei ancora del tutto convito circa i motivi per cui è necessario avere un sito web per la tua attività, o se vuoi capire come il team di Emera può aiutare la tua azienda a crescere sul web, contattaci.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

i social non funzionano

I social non funzionano

I social non funzionano: se anche tu la pensi così prenditi 2 minuti di tempo per leggere questo articolo.

Oramai lo sappiamo bene tutti: la pandemia Covid19 tuttora in corso ha dato un’accelerata al progresso ed in men che non si dica ci siamo ritrovati tutti “social”.

Facebook, Instagram, Linkedin, Twitter… in un attimo c’è stata la corsa a presidiare tutte le piattaforme in modo da accaparrarsi visibilità e presenza.

Terminato il primo periodo di grande entusiasmo, che più o meno è avvenuto intorno al primo lockdown, molti tra imprenditori e professionisti hanno cambiato idea e sono quasi diventati scettici circa la possibilità di utilizzare i social a beneficio della propria attività professionale o di impresa.

Così si è passati da una prima fase di presidio di ogni canale ad una fase di quasi abbandono delle piattaforme perché tanto

i social non funzionano

È vero, siamo un popolo latino, siamo amanti del contatto personale e delle relazioni dirette. Digeriamo un po' male l’idea di interfacciarci via web con clienti siano essi già acquisiti o potenziali.

Crediamo fortemente nel passaparola nel quale è radicato fortemente ogni nostro business e ogni scusa è buona per dare la colpa a Facebook.

Eppure, che ci piaccia o no dobbiamo conciliare il web con le relazioni interpersonali.

I social sono un mezzo di comunicazione potente, non possiamo ignorarli o trascurarli. I social non sono il futuro: sono il presente. Il nostro presente.

Tanto per dare un’idea… è di questi giorni la notizia che la celebre azienda svedese IKEA ha deciso, dopo ben 70 anni, di non stampare più il catalogo ma di gestire meglio i social media perché “tanto oramai gli utenti sono tutti sui social”.

Eppure, ancora oggi qualcuno insiste. I social non funzionano.

Corretto, giusto.

I social non funzionano se:

  • Non c’è una strategia a monte. Questo accade quando non si definiscono gli obiettivi, non si studia il mercato in cui si opera, non si definisce bene il target di riferimento…
  • Non c’è un piano editoriale ben definito e manca un calendario editoriale preciso: semplicemente ogni giorno si decide cosa pubblicare e dove.
  • Non c’è continuità nella pubblicazione: si pubblica “quando si ha tempo”
  • Non c’è una gestione professionale: i post sono privi di immagini adeguate, per non perdere tempo si collegano gli account, il copy non è adeguato, il linguaggio è troppo tecnico….
  • Non si realizzano campagne, non si progettano funnel cioè veri e propri percorsi che portano gli utenti a prendere decisioni di acquisto.

Insomma, l’improvvisazione non porta a nulla. È solo una perdita di tempo e nuoce fortemente all’immagine dell’azienda o del professionista.

Meglio non esserci affatto. Peccato, però. Se anche voi state ragionando in questo modo, sappiate che questa soluzione offre spazio ai vostri concorrenti.

In un mercato fortemente competitivo non basta saper fare: bisogna anche far sapere.

Laura Caracciolo, Social Media Manager

Per approfondire leggi anche https://www.emeracomunicazione.it/2020/04/15/lecommerce-oggi-al-tempo-del-coronavirus/

come fare personal branding su linkedin

Come fare Personal Branding su LinkedIn

Perchè LinkedIn è molto più di un curriculum online

Curare il proprio personal branding significa gestire la propria immagine professionale in modo che gli altri ci riconoscano come gli esperti di riferimento in quel determinato settore.

Ne parla Laura Caracciolo in questo articolo che spiega perché e come fare personal branding su LInkedin che è consigliato per approfondire l’argomento.

La necessità di “metterci la faccia”, di distinguersi dai concorrenti e di selezionare con cura i propri clienti ideali, elementi che lei mette in evidenza, ci portano a considerare attentamente LinkedIn quale canale per il nostro personal branding.


Ma come, LinkedIn non è lo strumento per chi cerca/offre lavoro?

Quando me lo chiedono rispondo con slancio:
Non solo!”

È ancora troppo diffuso l'equivoco di fondo che essere presenti su LinkedIn significhi, di fatto, pubblicare una sorta di curriculum online. Ma questa è una convinzione assai limitante che rischia solo di far perdere opportunità di business!

Se ben inserito nella strategia di comunicazione LinkedIn diventa infatti l’alleato per farsi notare da contatti profilati.

Qualche motivo per cui  valutare questa piattaforma per il  marketing online?

  • A proposito del “metterci la faccia” → Il cuore di LinkedIn sono le persone, intese come professionisti: un profilo ben costruito è l'optimum per raccontarci attraverso biografia, esperienze lavorative, percorso formativo, competenze confermate, testimonianze positive sul nostro operato, pubblicazioni e progetti realizzati, network di contatti e così via.
  • A proposito del distinguerci dai nostri concorrenti → Su LinkedIn abbiamo la possibilità di pubblicare contenuti utili a farci avvicinare da profili per noi interessanti. Possiamo farlo attraverso la creazione di post o articoli approfonditi, la condivisione e i commenti alle risorse pubblicate da altri, la partecipazione attiva alle discussioni nei gruppi tematici.  Ogni nostra azione e reazione contribuisce a costruire l'immagine percepita della nostra figura, sia  umana che  professionale.
  • A proposito del selezionare accuratamente i nostri clienti ideali → Ciò che possiamo aspettarci quando ci muoviamo nell'ecosistema di LinkedIn è che le persone lo abitino per un motivo preciso: fare business. Non ingannare il tempo rilassandosi, bensì sviluppare relazioni, creare opportunità, aggiornarsi.

E in più bisogna considerare che LinkedIn...

  • genera quasi la metà del traffico dai social media verso siti web B2B;
  • permette di entrare in contatto diretto con i decision makers aziendali;
  • se ben utilizzato, consente ancora di ottenere una buona visibilità organica (senza dover  investire per forza budget in advertising, come accade su Facebook);
  • al momento non è utilizzato con piena consapevolezza da parte dei suoi (numerosi) utenti italiani: c’è ancora spazio per farsi notare, se non si perde altro tempo!

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